
NON CI SONO COLPEVOLI PER IL CRAC DI BANCA MARCHE DEL 2016, COSTATO I RISPARMI DI UNA VITA A MOLTI INVESTITORI – LA CORTE DI APPELLO HA ASSOLTO CON FORMULA PIENA I SEI IMPUTATI, COMPRESO MASSIMO BIANCONI, EX DIRETTORE GENERALE DELL’ISTITUTO CHE IN PRIMO GRADO ERA STATO CONDANNATO A 10 ANNI E MEZZO DI CARCERE – LE FORMULE ASSOLUTORIE SONO STATE PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE, PER NON AVER COMMESSO IL FATTO E PERCHÉ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO…
Estratto dell’articolo di Marina Verdenelli per www.ilrestodelcarlino.it
Non ci sono colpevoli per il crac di Banca Marche, conclamato nel 2016 e costato i risparmi di una vita per molti investitori. La Corte di Appello di Ancona oggi ha assolto con formula piena gli altri sei dei 12 imputati complessivi che la vicenda aveva portato a processo.
Diverse le formule assolutorie decise dalla Corte, presieduta dalla giudice Antonella Di Carlo, per la bancarotta fraudolenta: il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato.
L'assoluzione è arrivata per Massimo Bianconi, ex direttore generale di Banca Marche che in primo grado aveva preso 10 anni e mezzo di condanna, per Stefano Vellesi, vice direttore generale Area Mercato di Bdm che in primo grado aveva preso 9 anni, per Giuseppe Barchiesi, ex dg Medioleasing (condannato a 7 anni e mezzo in primo grado), Daniele Cuicchi, ex capo servizio commerciale Medioleasing (condannato a 4 anni e mezzo in primo grado), Massimo Batistelli, ex capo area crediti Bdm (condannato a 4 anni e 10 mesi in primo grado) e Giuseppe Paci, ex capo concessione crediti Bdm (5 anni e 8 mesi aveva preso in primo grado).
Un imputato assolto in primo grado,Tonino Perini, ex vice presidente Bdm, aveva fatto appello per la formula assolutoria ma il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Le motivazioni della sentenza usciranno tra 90 giorni. […]