pessimismo

IO PENSO NEGATIVO PERCHÉ SON VIVO – SE PENSATE AL PEGGIO, NON È SOLO QUESTIONE DI CARATTERE: LA MENTE, SOPRATTUTTO QUELLA DELLE DONNE, È PORTATA VERSO LA CATASTROFE PERCHÉ È UNA FORMA DI ADATTAMENTO EVOLUTIVO CHE PERMETTE DI EVITARE I PERICOLI E REAGIRE VELOCEMENTE IN CASO DI CRISI - LA VERITÀ È CHE SI IMPARA DI PIÙ DALLE ESPERIENZE BRUTTE CHE DA QUELLE POSITIVE – COME DISINNESCARE I PENSIERI NEGATIVI

Stefania Medetti per "d.repubblica.it"

 

pessimismo 1

Se pensi sempre al peggio, non è solo questione di carattere. C’è una radice genetica nei nostri pensieri negativi. Prepararsi al peggio, infatti, è una forma di adattamento evolutivo che ci ha permesso di evitare i pericoli e reagire velocemente in caso di crisi.

 

“Siamo costruiti per imparare di più dalle esperienze negative che da quelle positive”, ha scritto Rick Hanson, psicologo, autore di “Hardwiring Happiness: the new brain science of contentment, calm and confidence” (Costruire la felicità: la neuro-scienza dell’appagamento, della calma e della fiducia, ndr) e Senior Fellow al Greater Good Science Center, un centro di ricerca sulla compassione, la felicità e l’altruismo dell’Università della California, Berkeley.

pensare positivo 5

 

La nostra mente, dunque, è naturalmente portata in direzione di pensieri negativi, ma non è tutto. Questa propensione - stando a una ricerca dell’Università del Colorado - si manifesta maggiormente nelle donne. In certi casi, il loop di pensieri negativi sembra inarrestabile: più si cerca di arginarli, più si presentano con prepotenza. “Proprio per come siamo costruiti, cercare di fermare i pensieri controproducenti li alimenta”, rivela Hanson.

 

pessimismo 3

Meglio, invece, diventarne deliberatamente consapevoli e trasformare il proprio discorso interiore. Da qui l’invito a passare da modalità tipo: “Devo smettere di pensare a quella promozione” a formule come: “Sto pensando troppo a quella promozione”. Un principio analogo alla mindfulness, in cui si osserva l’insorgere del pensiero, senza alimentarlo. C’è dell’altro, per quanto diverse siano le situazioni in cui ci troviamo, i pensieri negativi cadono in una serie di modalità definite. Ecco quali sono e come si disinnescano:

pensare positivo 4

 

1) Considerare esiti diversi di una stessa situazione

Quando immaginiamo una situazione futura, tendiamo a riempire gli spazi vuoti. Proprio perché il futuro non si è ancora manifestato, abbiamo la possibilità di elaborare considerazioni negative o positive in proposito. Solitamente, utilizziamo le esperienze pregresse come una sorta di “canovaccio” per ipotizzare quello che succederà e, dunque, capita che scegliamo di eleborare considerazioni negative e di preoccuparci in anticipo senza una vera ragione.

 

pessimismo 5

La soluzione. “Per sviluppare l’abitudine a un modo di pensare più equilibrato, possiamo scrivere il pensiero che sorge spontaneo e poi quello diametralmente opposto”, suggerisce Indu Khurana, psicoterapista e life coach britannica. “In questo modo diamo al nostro cervello la possibilità di contemplare entrambe le prospettive, si soffermarsi su entrambe”.

 

Per variare l’esercizio, si possono verbalizzare i pensieri: “In questo caso, ci servono due sedie, per cambiare fisicamente posizione. Ci sediamo sulla prima esprimendo il pensiero che abbiamo in mente e poi passiamo alla seconda per verbalizzare un punto di vista più equilibrato, proprio come farebbe un amico con noi”. 

 

2) Smetterla di pensare in termini di "doveri"

Siamo abituati a una scansione “per tappe” dell’esistenza e questo, a volte, ci fa sentire inadeguate. Per esempio: tutte le nostre amiche hanno trovato un lavoro e noi no. La maggior parte delle persone che conosciamo ha dei figli e noi no. Le nostre conoscenze sembrano soddisfatte della loro carriere e noi no. Questo porta in automatico a vedere nero.

pensare positivo 6

 

La soluzione. Invece di abbracciare ciecamente le aspettative della cultura di appartenenza, o di chi ci sta attorno (come i familiari) dovremmo prenderci del tempo per riflettere. “Chiediamoci cosa vogliamo nella vita e stiliamo la nostra personale lista di valori.

 

Proprio perché le situazioni cambiano, e noi altrettanto, dobbiamo porci periodicamente queste domande”, fa notare la psicoterapeuta. Mettere a fuoco le nostre priorità quando ne sentiamo il bisogno, inoltre, è anche un modo per stabilire i nostri obiettivi sul breve e lungo termine.

 

3) Basta confrontarsi con parametri esterni

pessimismo 4

Non ci misuriamo solo su quello che la società prescrive, ma spesso ci intrappoliamo in confronti con altre persone che conosciamo o, addirittura, che non conosciamo e di cui leggiamo sui media. Un esercizio decisamente sbagliato.

 

La soluzione. Un modo per uscirne è trovare il proprio “mantra”. “Scegliamo una frase che ci ricorda l’unicità della nostra storia. Ognuno può trovare la propria affermazione da utilizzare al bisogno, va benissimo anche il semplice: Non è tutto oro ciò che luccica”.

pensare positivo 2

 

In alternativa, possiamo richiamare alla mente le volte in cui abbiamo sbagliato a confrontare situazioni diverse a prescindere. “Se vogliamo vedere risultati diversi, rispetto al pensare in negativo, dobbiamo partire facendo cose diverse da quelle cui siamo abituati. Iniziamo a smettere di confrontarci”, suggerisce la psicoterapeuta.

 

4) Poniamoci obiettivi vicini

Capita che alterniamo posizione fra il tutto e il niente. Ci convinciamo che se non otteniamo la promozione a cui aspiriamo, se non abbiamo la famiglia che ci siamo immaginate, se non facciamo quella vacanza che desideriamo, non valiamo nulla. Dimentichiamo, insomma, tutte le gradazioni che si trovano nel mezzo e che spesso il percorso per conquistare la meta è ricco di soddisfazioni ed esperienze che arricchiscono perfino più rispetto al raggiungimento della cima.

 

pessimismo 2

La soluzione. Proviamo a concentrarci per apprezzare il modo in cui lavoriamo per raggiungere i nostri obiettivi, anche se non li abbiamo raggiunti. Questo atteggiamento non solo ci mette al riparo da considerazioni giudicanti, ma ci dà la possibilità di scoprire aspetti di noi stesse che non immaginavamo, come la resilienza, la compassione, la fiducia. “Abbiamo sempre la possibilità di scegliere di abbracciare consapevolmente il nostro percorso”, suggerisce la psicologa. Farlo, concede immediato sollievo e benessere.

pensare positivo 3

 

5) Distinguere le sensazioni dai fatti

Certe volte, infine, pensiamo in negativo perché non ci sentiamo bene al 100%. “Assicuriamoci che gli elementi base della buona salute siano presenti nella nostra vita: una dieta equilibrata, l’esercizio fisico, la giusta quantità di sonno e idratazione, le relazioni interpersonali”. Una volta in cui abbiamo “spuntato” questi elementi, stimoliamo pensieri positivi.

pensare positivo 1

 

Come? “Tenete un giornale della gratitudine. Scrivete cinque cose ogni giorno, partendo da elementi semplici come l’aria che respirate. Facendo questo esercizio ogni giorno, a poco a poco il vostro modo di pensare evolverà in una direzione più positiva”, conclude l’esperta.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...