
PERCHE' SI CREANO LE CODE IN AUTOSTRADA? - NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, NON E' COLPA DEGLI INCIDENTI, MA DEGLI AUTOMOBILISTI - CERTO, INFLUISCONO RESTRINGIMENTI DELLA CARREGGIATA E LAVORI IN CORSO, MA A PESARE DI PIU' SONO GLI EFFETTI A CATENA CREATI DAI GUIDATORI CHE CAMBIANO CORSIA IN CONTINUAZIONE - LA SOLUZIONE: SE TUTTI I VEICOLI VIAGGIASSERO A ...
Estratto dell'articolo di Emilio Deleidi per www.corriere.it
Capita a tutti: si viaggia lentamente in autostrada, poi la colonna rallenta, infine si ferma. Senza un motivo: non sono segnalati incidenti, cantieri, restringimenti. E, allora, ci si chiede perché. […] La risposta viene dalla fisica. Proviamo a immaginare un’autostrada come un condotto d’acqua: la sua portata ha un limite massimo, determinato dalla sezione.
[…] se la condotta si restringe, l’acqua rallenta, per poi prendere una velocità maggiore una volta superato l’ostacolo. È quello che si verifica in autostrada, in presenza di una riduzione del numero di corsie: le auto rallentano per favorire l’immissione dei guidatori che si trovano la strada sbarrata, quelle più a monte rallentano fino a fermarsi, mentre il flusso riacquista velocità una volta superata la strozzatura.
«OSTACOLI» MOBILI
Noi, però, abbiamo ipotizzato che non ci siano ostacoli sulla nostra strada. Ma siamo sicuri che sia proprio così?
Nei giorni di punta, il flusso dei veicoli può essere uguale o superiore alla capacità teorica dell’infrastruttura (la portata del «condotto»). In questi casi, quando il flusso occupa tutte le corsie disponibili, si parla di traffico semi-saturo.
A quel punto, basta una piccola perturbazione per trasformarlo in saturo e creare un effetto «a fisarmonica»: i primi veicoli vicini all’evento rallentano, costringendo i successivi a rallentare a loro volta, finché gli ultimi, magari lontani chilometri, decelerano ancora di più, fino a fermarsi.
[…] Basta un veicolo che cambia corsia, saturando la nostra (le auto diventano troppe rispetto alla portata). Oppure, un guidatore che, per curiosità, rallenta per osservare qualcosa; o, ancora, un conducente che si distrae e diminuisce l’andatura. Tutte queste «perturbazioni», pur minime, determinano gli effetti di cui parlavamo e originano la coda «inspiegabile». […]
ESISTE UNA SOLUZIONE?
Se tutti i veicoli viaggiassero sempre a una velocità costante, parametrata a quella dei veicoli che li precedono, e mantenendo una distanza adeguata e immutata, le code non si formerebbero, perché non si verificherebbe la propagazione del loro rallentamento fino all’arresto degli ultimi. Ma per arrivare a questo, bisognerebbe che ogni guidatore mantenesse sempre invariate le condizioni del «sistema» in cui si trova.
[…] Accadrà più facilmente con la guida totalmente autonoma, quando si formeranno dei “treni” di veicoli agganciati tra loro da radar e telecamere, in grado di procedere in maniera lineare, senza le variazioni indotte dal fattore umano. Tecnicamente, un traguardo neanche troppo lontano.