METTI UN LABRADOR IN CARCERE - A PERUGIA ALCUNI CUCCIOLI SARANNO ADDESTRATI DAI DETENUTI PER DIVENTARE GUIDE PER NON VEDENTI - I CANI POTRANNO MUOVERSI IN OGNI SPAZIO DELL'ISTITUTO PENITENZIARIO, AD ECCEZIONE DELLE ZONE DI SICUREZZA

Giorgio Galvani per “il Giornale”

 

eclipse la labrador che va sull autobus da sola 7eclipse la labrador che va sull autobus da sola 7

Solidarietà a quattro zampe. Cuccioli di Labrador affidati ai detenuti che li addestreranno per diventare presto guide sicure di persone non vedenti. Mirto e Margot, hanno varcato ieri mattina l'ingresso del complesso penitenziario di Capanne alla periferia di Perugia, accompagnati dai responsabili del Lions Club Concordia, promotori di un innovativo progetto, Prison puppy raiser (far crescere un cucciolo in prigione) che si pone a supporto del programma Lions Cani Guida per non-vedenti: quattro detenuti si occuperanno, nel rispetto del protocollo della scuola per cani Guida Lions di Limbiate, della loro socializzazione.

 

Un progetto interamente finanziato dal service perugino fino alla donazione dei cuccioli alla scuola cani guida Lions. Il carcere fornirà lo spazio ed affiderà ai detenuti la cura e l'accompagnamento interno dei cuccioli, che potranno muoversi in ogni spazio dell'istituto penitenziario, con esclusione delle zone di sicurezza.

eclipse la labrador che va sull autobus da sola 5eclipse la labrador che va sull autobus da sola 5

 

Gli istruttori cinofili della Scuola per Cani Guida Lions di Limbiate formeranno i detenuti affinché siano in grado di insegnare ai cuccioli i comandi utili all'interazione con i futuri compagni di viaggio, nonché nozioni sulla gestione e cura dei loro piccoli nuovi amici. Accudendo Mirto e Margot, nella prima fase della loro vita, i detenuti si sentiranno dunque utili per i non-vedenti di cui gli animali diventeranno successivamente guida.

 

Negli Stati Uniti, dove il programma Leader Dogs for the Blind, lanciato nel lontano 2002, interessa oggi 6 case circondariali, ha importantissimi risvolti umani e sociali in quanto i reclusi selezionati per il programma, una volta liberi, sono meno inclini ad essere coinvolti in situazioni illegali e sono motivati nel loro nuovo compito di educatori-formatori, sapendo che il ruolo da loro svolto in qualità di puppy raiser sarà determinante per la crescita equilibrata del cane. Partecipano al programma la società svedese Husse, tramite il rappresentante di zona, Gianguido Colato, che fornirà gratuitamente l'alimentazione, ed il veterinario, Stefano Arcelli.

labrador retriever labrador retriever

 

I cuccioli, attentamente selezionati nell'allevamento Enci, Rosacroce Wanals di Massimiliano Perugini, vivranno il carcere come una famiglia molto numerosa. «Quello cui abbiamo assistito oggi è un esempio di positiva partecipazione delle persone detenute ad attività di volontariato sociale, un impegno attivo che ha risvolti umani e sociali di altissimo valore», è quanto dichiarato dalla vicepresidente della Regione Umbria con delega alle politiche sociali, Carla Casciari, intervenuta alla originale consegna dei due cuccioli di labrador a quattro detenuti del complesso penitenziario di Capanne.

 

labrador retriever labrador retriever

«Partecipare a questo progetto – ha aggiunto - da un lato consentirà ai detenuti l'apprendimento di nozioni che potranno tornare utili una volta conclusa la pena per avviare percorsi di autonomia e reinserimento della società, dall'altro avranno sensibilmente contribuito alla socializzazione dei cuccioli anche in vista dell'importante ruolo che andranno a ricoprire come cani guida».

 

«Una iniziativa resa possibile grazie alla disponibilità della direttrice del complesso penitenziario di Capanne, Bernardina Di Mario – hanno precisato con orgoglio ed un pizzico di commozione, i responsabili del Lions Concordia di Perugia – che unisce l'amore e la tutela degli animali con la solidarietà verso coloro che senza una guida sicura non riuscirebbero ad orientarsi e talvolta a vivere una esistenza dignitosa».

 

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