spari dell idf con i diplomatici in visita a jenin

QUEL CHE ACCADE A GAZA, SUCCEDE SILENZIOSAMENTE IN CISGIORDANIA – GLI SPARI DELL’ESERCITO ISRAELIANO CONTRO I DIPLOMATICI UE IN VISITA A JENIN SQUARCIANO IL VELO SU QUANTO AVVIENE NELL’ALTRA FETTA DI TERRA ABITATA DAI PALESTINESI – I COLPI SONO STATI SPARATI ACCANTO A UNO DEI CANCELLI DELLO STORICO CAMPO CREATO NEGLI ANNI ’50 DAI PALESTINESI IN FUGA DA HAIFA: LO SCORSO GENNAIO I MILITARI LO HANNO SGOMBERATO. UFFICIALMENTE PER “SRADICARE IL TERRORISMO”. IN PRATICA HANNO ALLONTANATO 40MILA PERSONE DALLE LORO CASE - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per "la Repubblica"

 

spari dell idf con i diplomatici in visita a jenin 7

Colpi d’avvertimento sparati in aria per allontanare una delegazione formata da trenta diplomatici di diversi Paesi — arabi, asiatici ed europei — a Jenin, nella Cisgiordania occupata.

 

Li ha sparati l’esercito israeliano, nei pressi di uno dei cancelli dello storico campo profughi creato negli anni Cinquanta dai palestinesi in fuga da Haifa. Uno spazio ormai vuoto da mesi: sgombrato dai militari lo scorso gennaio nel corso di un’operazione chiamata “Muro di ferro”, ufficialmente condotta per «sradicare il terrorismo» ma che in pratica ha portato all’allontanamento di circa 40mila persone dalle loro case.

 

spari dell idf con i diplomatici in visita a jenin 1

E infatti la visita era stata organizzata dal ministero degli Esteri dell’Autorità Palestinese proprio per raccontare ai rappresentanti dei governi stranieri «la distruzione e la sofferenza» della popolazione. Prima era stata però dettagliatamente discussa con l’esercito, che l’aveva autorizzata.

Anche il percorso era stato accuratamente definito perché, avevano detto gli uomini dell’Idf, «in zona ci sono ancora combattimenti attivi ».

 

Cosa abbia innervosito i militari sul campo, non è chiaro. Secondo quanto riportato dal portavoce, «la delegazione ha deviato dal percorso ed è arrivata in una zona in cui era vietato sostare. I soldati hanno sparato colpi di avvertimento per tenere quelle persone lontane».

l esercito israeliano spara su un gruppo di diplomatici a jenin 7

 

Alcuni giornalisti palestinesi che seguivano i politici locali alla guida del gruppo, avevano le telecamere accese e poco dopo hanno diffuso le immagini di quanto accaduto, dove si vede chiaramente la pattuglia che spara dall’interno del campo. E i diplomatici che, dopo un momento di confusione, corrono verso le loro auto. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma solo momenti di forte tensione.

 

Fra i funzionari internazionali c’era anche il viceconsole italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino. Una volta rientrato in sede, ha riferito i fatti al ministro degli Esteri Antonio Tajani che lo aveva chiamato per assicurarsi delle sue condizioni e avere chiarimenti sull’accaduto. «Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili. Chiediamo al governo di Israele di chiarire », ha dunque tuonato il titolare della Farnesina su X, convocando immediatamente l’ambasciatore israeliano in Italia.

l esercito israeliano spara su un gruppo di diplomatici a jenin 6

 

[… Parole durissime sono naturalmente arrivate anche dal ministero degli Esteri dell’Autorità Palestinese. Che ha descritto l’accaduto come un atto «deliberato e illecito, palese e grave violazione del diritto internazionale». Tornando poi a chiedere protezione internazionale per il personale diplomatico che opera in quell’area e per l’intero popolo palestinese. In serata, poi, perfino Hamas ha fatto sentire la propria voce: «Quel che è accaduto è una manifestazione dell’arroganza degli occupanti israeliani e della loro violazione di tutte le norme internazionali».

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Di sicuro, la dinamica che ha portato all’incidente internazionale che ha indignato mezzo mondo non è stata finora chiaramente spiegata. Esprimendo «rammarico per l’inconveniente causato», il comandante della divisione della Cisgiordania dell’esercito israeliano, generale Yaki Dolf, ha chiesto un’indagine sull’accaduto. […]

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