FINALMENTE UN PRIMATO ITALIANO! SECONDO IL RAPPORTO 2014 DI “TRANSPARENCY” SIAMO IL PAESE PIÙ CORROTTO D’EUROPA - SUPERATE BULGARIA E GRECIA MA LA STRADA E’ LUNGA: SIAMO SOLO AL 69ESIMO POSTO AL MONDO

Elena Ciccarello per il “Fatto quotidiano

                      

rapporto transparency 2014 sulla corruzione :5rapporto transparency 2014 sulla corruzione :5

L’Italia è prima per corruzione tra i paesi dell’Ue. Lo scrive nero su bianco l’ultima classifica della corruzione percepita, il Corruption Perception Index 2014 di Transparency International, che riporta le valutazioni degli osservatori internazionali sul livello di corruzione di 175 paesi del mondo. L’indice 2014 colloca il nostro paese al 69esimo posto della classifica generale, come nel 2013, fanalino di coda dei paesi del G7 e ultimo tra i membri dell’Unione Europea.

rapporto transparency 2014 sulla corruzione :4rapporto transparency 2014 sulla corruzione :4

 

Rispetto al passato l’Italia ferma la sua rovinosa discesa verso il basso della classifica (i valori sono uguali al 2011 e 2013), ma resta maglia nera tra gli Stati occidentali. Anzi peggiora la sua situazione complessiva in Europa, dato che Bulgaria e Grecia la raggiungono al 69esimo posto, migliorando la loro posizione in classifica. Adesso dietro all’Italia, in Ue, non c’è più nessuno.

 

Nel panorama globale, in una scala da zero (gravemente corrotto) a 100 (assolutamente pulito), il nostro paese con i suoi 43 punti si colloca tra le nazioni al mondo che non raggiungono neppure la sufficienza in trasparenza. Nel CPI 2014 l’Italia è sorpassata dalle migliori performance di Sud Africa e Kuwait (in 67esima posizione) e seguita da Montenegro e dall’isola africana di Sao Tomé (in 76esima posizione). Nel G20 si colloca in una posizione inferiore a tutte le nazioni europee, sorpassata come è prevedibile da Usa e Canada, ma anche da Arabia Saudita e Turchia.

 

rapporto transparency 2014 sulla corruzione :3rapporto transparency 2014 sulla corruzione :3

Come ogni anni la classifica mondiale stilata da Transparency è guidata da Danimarca e Nuova Zelanda, mentre al fondo si collocano Nord Corea e Somalia. La media delle 175 nazioni comunque continua a non raggiungere la sufficienza, dimostrando che la corruzione continua ad essere un problema capillarmente diffuso nel mondo: il 69% dei 175 paesi ha punteggi inferiori a 50.

 

Hanno performance mediamente migliori i paesi del G20, trainati in su nella classifica da quelli del G7. Tranne che per l’Italia, che invece contribuisce ad abbassare la media. Buona la situazione complessiva anche dei paesi dell’Unione Europea, il cui punteggio medio è di 64/100, anche grazie a nazioni come la Danimarca, la Finlandia e la Svezia che da sempre hanno i migliori posti in classifica (rispettivamente con 92, 89 e 87 punti). Solo il 18% delle nazioni europee non raggiunge la sufficienza. E tra queste, di nuovo, l’Italia.

rapporto transparency 2014 sulla corruzione :2rapporto transparency 2014 sulla corruzione :2

 

Ma quale significato può avere la pessima performance dell’Italia? Difficile dirlo. Il CPI 2014 è calcolato utilizzando 12 differenti fonti di dati da ben 11 diverse istituzioni internazionali che registrano la percezione della corruzione nel settore pubblico negli ultimi due anni.

 

rapporto transparency 2014 sulla corruzione :1rapporto transparency 2014 sulla corruzione :1

Ma esistono alcuni dati di fatto: l’arresto della caduta dell’Italia in classifica coincide ai mesi in cui è stata varata la legge Severino sulla corruzione e a quelli più recenti in cui il Governo Renzi ha attribuito nuovi poteri all’Autorità anticorruzione, nominandone come presidente Raffaele Cantone. Fattori che potrebbero aver contribuito a non peggiorare ulteriormente la nostra situazione agli occhi degli organismi internazionali, ma che non sono bastati comunque a migliorarla.

 

Ogni eventuale segno positivo è ancora affossato dal rumore dei recenti scandali dell’Expo e del Mose, con la loro inevitabile eco internazionale. Ma anche, e soprattutto, dal ritardo con cui il nostro Paese sta rispondendo alle sollecitazioni europee in tema di autoriciclaggio, prescrizione, falso in bilancio, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e whistleblowing.

rapporto transparency 2014 sulla corruzione rapporto transparency 2014 sulla corruzione

 

E più in generale dal senso di diffusa impunità per corrotti e corruttori che ancora circola il paese e su cui ha puntato il dito il Greco, il gruppo di Stati contro la corruzione, nel suo rapporto 2011. Se la pagella di Transparency è legata solo alla percezione è pur vero che proprio tale percezione orienta gli investimenti nel nostro paese. È una sorta di termometro dell’opinone che imprenditori ed esperti hanno. E se questa è la situazione, per l’Italia è ancora febbre alta.

 

CORRUZIONE CORRUZIONE

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?