sara pedri e il primario saverio tateo

“SARA SI È BUTTATA NEL LAGO” – LA RICERCA DELLA VERITÀ DELLA SORELLA DI SARA PEDRI, LA GINECOLOGA SCOMPARSA QUASI UN ANNO FA DOPO TRE MESI DI LAVORO ALL’OSPEDALE SANTA CHIARA DI TRENTO: “ABBIAMO VISTO COME SI ERA RIDOTTA. ERA VITTIMA DI MOBBING E SI ERA AMMALATA. NON DORMIVA, NON MANGIAVA. LA VERITÀ STA EMERGENDO. CI SONO 110 TESTIMONIANZE. SANITARI IN LACRIME HANNO RACCONTATO DI EPISODI ANGOSCIANTI. IL PRIMARIO TATEO DISPIACIUTO? NON CI HA MAI TELEFONATO…”

Margherita Montanari per il "Corriere della Sera"

 

sara pedri 3

Per prime sono arrivate le domande, ora è tempo di risposte. A quasi un anno dal 4 marzo scorso, giorno della scomparsa della ginecologa 31enne Sara Pedri, sua sorella Emanuela non ha smesso di cercare la verità. Nel tentativo di far luce sul disagio vissuto da Sara nei tre mesi di lavoro nel reparto di ginecologia dell'Ospedale Santa Chiara di Trento, ha tastato il perimetro di una situazione ben più complessa, che avrebbe coinvolto altri colleghi. Ne è nata un'inchiesta della Procura di Trento, che vede indagati per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione e disciplina l'ex primario Saverio Tateo, già licenziato, e la sua vice Liliana Mereu, trasferita.

il primario saverio tateo 1

 

Emanuela, chi era sua sorella Sara prima di entrare nel reparto di ginecologia?

«Sara era una persona educata, vitale, senza insicurezze, e volenterosa. L'ex primario Tateo, nelle dichiarazioni rilasciate ai Carabinieri nell'immediatezza della scomparsa, l'aveva descritta come una ragazza educata e desiderosa di imparare. Viene istintivo chiedersi perché, in tre mesi di lavoro nel suo reparto, mia sorella abbia cominciato a sentirsi incapace e sia diventata tutt'altra persona da quella che conoscevamo».

 

Che ambiente c'era in reparto?

sara pedri 2

«Un ambiente in cui era sconsigliato parlare dei problemi e in cui aleggiava la minaccia di licenziamento. Il personale era così abituato a vivere in un clima tossico, operato dai vertici, che era diventato la normalità. Quando Sara si è resa conto di non riuscire a reggerlo si è convinta di essere lei il problema. Tateo dice di non aver colto il clima pesante, visto che gli venivano riconosciuti risultati d'eccellenza dai pazienti. Ma il punto sono i lavoratori: molti sono stati male nel suo reparto. Ci sono 110 testimonianze e 21 persone offese che raccontano disagi inascoltati e fatti oggettivi che hanno portato al licenziamento di un professionista. Sarà il giudice a stabilire dove sta la verità».

 

sara pedri 1

Nell'incidente probatorio a Trento alcune parti offese stanno raccontando le vessazioni che avrebbero subìto in reparto

«Ho deciso di tenermi in disparte, voglio che la verità emerga spontaneamente. In aula sta accadendo proprio questo. Sanitari in lacrime hanno raccontato di episodi angoscianti avvenuti anche prima dell'arrivo di Sara. Si è parlato della registrazione di un incontro inquisitorio dell'ex primario con una dottoressa».

 

liliana mereu col primario saverio tateo

In un'intervista a «La Stampa» l'ex primario Saverio Tateo si dice dispiaciuto per quanto successo a Sara e invita i familiari a sperare che non abbia fatto una scelta irreversibile.

«Tateo non ci ha mai telefonato, neanche dopo la scomparsa di una ragazza che aveva lavorato nel suo reparto. Leggere ora che la mia famiglia non deve perdere la speranza, che magari mia sorella non ha compiuto una scelta irreversibile, lo trovo indelicato».

sara pedri scomparsa

 

Perché la sua famiglia lo esclude?

«Siamo convinti che Sara abbia compiuto un gesto estremo perché abbiamo visto come si era ridotta. Mia sorella era vittima di mobbing e si era ammalata. Parlava con un filo di voce, non dormiva, non mangiava. Voleva liberarsi da un malessere. E poi Carabinieri e Procura, impegnati nelle ricerche, non ci hanno mai fatto sperare che Sara si trovasse da un'altra parte. È nel lago di Santa Giustina, vicino a dove è stata ritrovata la macchina. A marzo, quando le acque si saranno abbassate, riprenderanno le ricerche. Confidiamo nell'utilizzo dei cani molecolari. È tempo di risposte».

il primario saverio tateo 2

 

Com'è stato l'ultimo anno senza sua sorella?

«Non ho avuto tempo di piangere. La sofferenza ha dovuto lasciare spazio all'impegno. La mia famiglia ha subìto un danno irreparabile e ha cercato risposte. Il caso sollevato dalla sparizione di Sara ha toccato la collettività. Ora porto avanti questa battaglia per lei, perché sensibilizzare sul tema del mobbing può salvare vite. Oggi Sara sarebbe qui, se qualcuno si fosse accorto prima di cosa accadeva. Bastava che una persona denunciasse al posto suo, se mia sorella non aveva il coraggio per farlo».

liliana mereu 1sara pedri 7liliana mereusara pedri 2sara pedri 1sara pedri 3sara pedri 4sara pedri 5sara pedri 6liliana mereu 2

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?