vladimir putin soldi

A SCOPPIO RITARDATO, LE SANZIONI ALLA RUSSIA INIZIANO A FARSI SENTIRE - PUTIN AMMETTE CHE LE “SANZIONI ILLEGITTIME” OCCIDENTALI AVRANNO CONSEGUENZE PESANTI PER IL SUO PAESE: “SUL MEDIO TERMINE AVRANNO IMPATTO NEGATIVO” - IN UN ANNO L’ESPORTAZIONE DI GAS RUSSO SI È QUASI DIMEZZATA (-46%), L’IMPORT DI SEMICONDUTTORI (CRUCIALI PER ASSEMBLARE PRODOTTI ELETTRONICI PER USO SIA CIVILE CHE MILITARE) È CROLLATO DEL 74% IN UN ANNO E LE RISERVE MONETARIE DA 640 MILIARDI DI DOLLARI SONO SCESE A 580 MILIARDI, MA DI QUESTI 300 SONO STATI “CONGELATI” DALLE AUTORITÀ STRANIERE. DEI RESTATI 280, UN TERZO E’ IN ORO E UN TERZO IN VALUTA CINESE. SOLO 100 MILIARDI SONO SPENDIBILI SUI MERCATI

1 - E PUTIN AMMETTE: LE SANZIONI SI SENTONO

Estratto dell’articolo di L.Cr. per il “Corriere della Sera”

 

xi jinping con vladimir putin a mosca

Vladimir Putin ammette infine che l’arma delle «sanzioni illegittime» occidentali comporta conseguenze pesanti per il suo Paese. […] ha dichiarato ieri pubblicamente che, almeno «sul medio termine», le sanzioni hanno in effetti un impatto negativo. Ma l’annuncio non sembra affatto precludere al desiderio di aperture per avviare dialoghi di pace […] Al contrario, l’ammissione delle difficoltà è volto ad avvisare i russi che devono stringere la cinghia, prepararsi ad affrontare tempi difficili per continuare l’offensiva […]

 

XI JINPING VLADIMIR PUTIN

I toni di Putin su questi temi non cambiano: al momento la via diplomatica «è impossibile», occorre che il Paese si stringa al suo presidente con «fermezza e fiducia», la «guerra ibrida» con l’Occidente è destinata a durare a lungo e le responsabilità non sono di Mosca, bensì della Nato. […]

 

2 - ENERGIA, SEMICONDUTTORI, VALUTA: COSÌ SCRICCHIOLA L’ECONOMIA DI MOSCA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

putin contro l idra delle sanzioni dell occidente

 

Nelle riunioni tra funzionari europei e americani circolano cifre e tabelle sulla tenuta «nel medio termine» dell’economia russa. Ne abbiamo viste alcune. Nell’ultimo anno (gennaio ‘22—gennaio ‘23) l’esportazione di gas si è quasi dimezzata: -46%. A Mosca, il ministero delle Finanze ha di recente comunicato che all’inizio del 2023 gli introiti per la vendita del petrolio erano diminuiti del 60% rispetto a marzo 2022.

 

Come sappiamo, gas e petrolio sono le fonti vitali, le basi materiali del potere putiniano.

La guerra le sta erodendo, nonostante lo sforzo del Cremlino di sostituire i vicini mercati europei con quelli cinese e indiano. Il 5 dicembre 2022 l’Unione europea ha vietato l’importazione del greggio via nave e il 5 febbraio 2023 l’acquisto di prodotti derivati dal petrolio. Due misure che, evidentemente, cominciano a dare risultati, come di fatto ha riconosciuto ieri lo stesso Vladimir Putin.

SANZIONI CONTRO LA RUSSIA

 

A febbraio la quotazione del greggio russo era pari a 52,5 dollari al barile, 30 dollari in meno rispetto alla media del mercato globale. I 27 Paesi della Ue oggettivamente non potevano azzerare immediatamente le forniture di gas; hanno però concordato un tetto sul prezzo che ha inciso sugli introiti dei russi.

 

[…] Negli ultimi mesi si è discusso molto di semiconduttori, una componente cruciale per assemblare una miriade di prodotti elettronici per uso sia civile che militare. Prima dell’aggressione all’Ucraina, il fabbisogno russo era coperto al 90% dalle forniture occidentali. Le sanzioni hanno costretto il governo di Mosca a cercare altrove, soprattutto in Cina. Tuttavia, stando ai dati che circolano a Washington e a Bruxelles, l’import di semi conduttori è crollato del 74% in un anno.

RUSSIA SANZIONI

 

[…] le riserve monetarie, vale a dire le risorse statali da mettere in campo per fronteggiare crisi economiche o finanziarie. Prima del 24 febbraio ammontavano a 640 miliardi di dollari. Oggi sono scese a 580 miliardi, ma di questi 300 sono stati «congelati» dalle autorità straniere. Ne restano, dunque, 280: un terzo in oro, un terzo in valuta cinese e solo l’ultima parte, circa 100 miliardi, facilmente spendibile sui mercati mondiali.

 

la russia dopo le sanzioni 9

Tirando le somme, emerge il profilo di un Paese dalle prospettive economiche piuttosto cupe. Finora Putin è riuscito a mascherare le difficoltà […] I rapporti commerciali con la Cina, l’India e altri Stati fuori dal perimetro americano ed europeo hanno contenuto al 2,1% la caduta del prodotto interno lordo nel 2022, rispetto a previsioni che si spingevano fino al -15%. […] la spesa pubblica per le armi ha provocato un deficit statale pari a 34 miliardi di dollari (1,5% del pil) solo nei primi due mesi del 2023.

 

la russia dopo le sanzioni 8

[…] l’Occidente non ha ancora vinto la guerra delle sanzioni. […] si moltiplicano le accuse rivolte a Paesi che accettano di comprare beni da aziende Usa e Ue per poi girarli a Mosca. La lista comprende […] Cina […] Turchia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Emirati Arabi e altri ancora. I governi di questi Stati respingono le accuse. […]

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...