VOLEMO LI SORDI DE’ SORDI! - SULL’EREDITÀ DI ALBERTONE S’ABBATTONO ANCHE GLI APPETITI DEI PARENTI DI CAMPAGNA: CIRCA 40 PERSONE DI VALMONTONE VOGLIONO IMPUGNARE IL TESTAMENTO

Rita Di Giovacchino per "il Fatto quotidiano"

Villa Sordi, un anno dopo. Tutto è come prima dentro la grande casa di via Druso, che affaccia sullo slargo che separa l'Appia antica da Caracalla, e che Albertone nel 1958 riuscì a strappare per un soffio a Vittorio De Sica gettando sul piatto 80 milioni. Ad aggirarsi nelle stanze tappezzate da gigantografie delle foto più famose del grande attore romano, ma anche da quadri di De Chirico e Guttuso, c'è ancora la sorella Aurelia, 96 anni, sorridente e perduta nel suo mondo ovattato di ricordi.

La bufera di qualche mese fa, il via vai di magistrati, poliziotti, medici che indagavano sul suo stato di salute, sui soldi che aveva allegramente sperperato, sul patrimonio immobiliare assottigliato, sembra ormai alle spalle. Perfino Arturo Artadi, il maggiordomo tutto fare, benché indagato per circonvenzione di incapace, è tornato a casa per prendersi cura della "signorina". Ad acconsentire al suo rientro è stato il presidente della prima sezione Mario Ciancio, giudice tutelare.

L'ex ragazzo brasiliano, che Sordi considerava quasi un figlio, non può più nuocere, gli è stata sottratta la procura generale affidatagli da Aurelia, continui pure a fare l'autista e a coltivare le rose.

Acqua passata, ma il fuoco cova sotto la cenere, l'inchiesta del pm Eugenio Albamonte prosegue alla ricerca della "mente" del raggiro che non può essere Artadi perché nelle operazioni finanziarie compiute, nelle decisioni prese, s'intravede una mano competente, appetiti più importanti verso l'ingente patrimonio che il grande attore ha costruito in 50 anni di gloriosa carriera.

Impossibilitati a contattarla, increduli per le notizie pubblicate sui giornali, alcuni preoccupati, altri speranzosi di potersi inserire nel war game dell'eredità, in questi mesi si è formato un nuovo schieramento , finora rimasto discretamente dietro le quinte, ma pronto a scendere nell'arena. Quale? Chi? I parenti.

Nessuno sapeva che Albertone avesse parenti, oltre agli amati genitori, una sorella e un fratello morti da tempo, e Aurelia rimasta al suo fianco fino alla fine. Invece ci sono e quanti sono! Non è una famiglia ma una tribù, divisa in ceppi diversi che si estendono dai vicoli del centro storico a Valmontone, orde di cugini, cognati, affini di primo e secondo grado scendono per li rami del padre Pietro e della madre Maria Righetti.

Una colonia è stata individuata anche dalle parti di Macerata, ma il loro legame si è estinto nel corso di generazioni. Qualche mese fa c'è stato un consiglio di "famiglia" che si è via via allargato e sono ormai 40 quelli che aspirano a impugnare il testamento. I "cugini di Sordi" in un primo momento si sono rivolti all'avvocato Giulia Bongiorno, è stata lei stessa a dirottarli verso lo studio di Andrea Azzaro, civilista e perciò competente in questioni di eredità ma il caso non è di facile soluzione.

Per lo più sono persone semplici, per qualcuno ereditare anche una minima parte della grande ricchezza sarebbe una salvezza e ne hanno perfino diritto. A parte un giornalista della Rai, Igor Righetti, titolare della rubrica il Comunicattivo, e Renato Ferrante, 75 anni, anche lui attore, cugino carnale in quanto figlio di una sorella della madre di Sordi, gli altri non se la passano bene. L'avvocato per avviare le pratiche aveva chiesto una quota minima di 200 euro a testa. "Dottò, se po' fa cento?", ha chiesto qualcuno. Altri, quando hanno saputo che Aurelia ha regalato ad Arturo un milione ha avuto un malore! Chi l'ha mai vista una cifra del genere.

Il cugino attore, che somiglia in modo impressionante ad Alberto, lo stesso sguardo e perfino il timbro di voce, fa da portavoce della famiglia allargata: "Non è per una questione di soldi che ci siamo rivolti all'avvocato, se c'è qualcuno che si sta approfittando di Aurelia è nostro compito tutelarla". Ma Sordi sapeva di avere tutti questi parenti? Di sicuro li ha tenuti distanti, era un solitario ma soprattutto diffidente e un po' egoista. Un italiano vero, non un romano de core.

Ogni tanto invitava il professor Porzio a pranzo, il medico che Aurelia ha rinnegato. "Albè, ma siamo sempre soli, invita qualcun altro", si lamentava lui. "Lascia perde', so' tutti invidiosi". Per Sordi la famiglia era solo quella stretta, talmente stretta che non si è mai voluto sposare: "E che me metto un'estranea a casa?", battuta famosa.

Renato, il cugino sosia, lo adorava e non era il solo. Da ragazzino gli faceva le poste a via di Panico, dove abitava, oppure lo raggiungeva sul set de I vitelloni. Alberto gli offriva il cestino, ma poi si rabbuiava: "Ma me sei venuto a trovà o a fa colazione?". Anche lui non è più riuscito a incontrare Aurelia: "Neppure per il decennale della morte di Alberto l'abbiamo vista, c'era Arturo, mi ha detto che sta bene, chissà". Per impugnare il testamento bisogna attendere la perizia medica definitiva per stabilire quali erano le sue condizioni di salute nel 2011.

Non siamo di fronte a una patologia specifica, ma a una degenerazione da senescenza in evoluzione. Oltre ad Artadi sono indagati l'avvocato Francesca Piccolella e il notaio Gabriele Sciumbata, che hanno curato la stesura del testamento a favore di una fantomatica Fondazione, dietro non si sa chi ci sia, e che va a sostituire la Fondazione cinema fortemente voluta dall'attore. In quel periodo nel telefono di via Druso è stata inserita una segreteria telefonica, Aurelia ha cambiato medico, avvocati e notai. Nessuno è più riuscito a incontrarla, neppure loro.

 

ALBERTO SORDI NE I VITELLONI ARTURO ARTADI L AUTISTA DI ALBERTO SORDILA MADONNA COL BAMBINO DI ALBERTO SORDIAlberto il grande Aurelia Sordi Carlo e Luca Verdone Photomovie Claudio Porcarelli embedded 1953 Alberto Sordi e Vittorio Gassman Alberto SordiALBERTO SORDI

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”