mucche gas

TAPPATE IL CULO ALLE MUCCHE! L’EUROPA VUOLE RIDURRE LE EMISSIONI DI AMMONIACA E METANO ENTRO IL 2025 E CHIEDE AGLI ALLEVATORI DI FAR LA LORO PARTE MA LA MASSIMA FONTE DI PRODUZIONE DEL METANO È L’INTESTINO DEI RUMINANTI…

Marco Gorra per “Libero Quotidiano”

 

vitelli al pascolo vitelli al pascolo

È più forte di loro. Anche nel mezzo della tempesta perfetta che rischia di spazzare via finanziariamente e politicamente le fondamenta stessa del Vecchio Continente, i fenomeni dell’Unione Europea devono trovare il modo non solo di provocare danni collaterali, ma anche di farli ricorrendo a quel peculiarissimo mix di ottusità, iperburocraticismo, correttezza politica e rifiuto totale di scendere a compromessi con il principio di realtà che da sempre il più autentico trademark delle decisioni prese sull’asse Bruxelles-Strasburgo.

mucche al pascolomucche al pascolo

 

Anche nel mezzo dell’uragano greco, l’Unione Europea ha ritenuto di imporre ad agricoltori ed allevatori comunitari di mettere un bel tappo nel sedere di mucche e ruminanti in genere. Succede mercoledì, quando ad Atene si sta per votare il famoso accordo con i creditori e quando l’Unione Europea quasi tutta segue col fiato sospeso gli eventi in diretta dal parlamento ellenico.

 

Quasi tutta, perché c’è un meandro dell’edificio comunitario in cui i guai della Grecia non fanno né caldo nè freddo: la commissione Ambiente dell’Europarlamento. Dove tutti gli occhi sono per la nuova Direttiva comunitaria contro l’inquinamento. C’è l’effetto serra, c’è il riscaldamento globale, c’è l’emergenza ambientale: tutti temi su cui l’Unione non può far sentire la propria voce. All’uopo, il Commissariato per l’Agricoltura guidato dall’irlandese Phil Hogan ha predisposto un ambizioso piano con entrata in vigore nel 2030 consistente in vigorosa riduzione delle emissioni nocive. Vigorose sì, ma non abbastanza per lo zelo ambientalista della Commissione.

EFFETTO 
SERRA 
EFFETTO SERRA

 

Che prende il piano e gli inietta una robusta dose di ricostituente draconiano: tra le altre cose, la data di esordio viene anticipata al 2025, si includono nel novero degli inquinanti da ridurre anche metano e ammoniaco, si includono nella platea dei soggetti chiamati a ridurre le emissioni anche agricoltori ed allevatori. Tanto l’inasprimento che persino l’autrice del rapporto - la conservatrice britannica Julie Girling - si rifiuta di votarlo. Le perplessità della signora vengono fatte proprie da Popolari e resto dei partiti di centrodestra, che cercano di stoppare la manovra.

 

FERTILIZZANTE OTTENUTO DAL LETAME DI MUCCAFERTILIZZANTE OTTENUTO DAL LETAME DI MUCCA

Tutto vano: il pacchetto passa e prende la via dell’aula, dove andrà in votazione al rientro dalla pausa estiva. Il motivo di tanta perplessità è presto spiegato: l’inclusione di ammoniaca e metano e l’inclusione del settore primario nel piano è una mazzata micidiale: di ammoniaca abbondano infatti i più comuni fertilizzanti e concimi, e riconvertirsi in pochi anni ad altro prodotto ugualmente performante ma più eco-friendly può essere complesso.

 

Se la soluzione del problema dell’ammoniaca è solo complessa, quella del metano però è impossibile. Massima fonte di produzione del metano, infatti, è l’apparato digerente dei ruminanti. E, a meno di ad ora non preventivabili balzi in avanti della bioingegneria, l’ipotesi che da qui al 2030 si riesca ad intervenire sugli intestini di mucche e capre onde farne fuoriuscire altro tipo di gas appare abbastanza remota.

 

LETAMELETAME

Non risultando percorribile neppure la pista - suggestiva, per carità - dell’occlusione artificiale dello sfintere dei poveri quadrupedi, di modi per evitare che le emissioni bovine ed ovine impattino l’atmosfera ne resta solo uno: la rimozione coatta degli animali dall’aria aperta ed il loro ricollocamento in strutture chiuse dotate di appositi strumenti in grado di neutralizzare i pericolosi gas. Una specie di via di mezzo tra la stalla e la saletta fumatori del ristorante, insomma.

 

Questo il quadro, che gli europarlamentari più sensibili alle ragioni degli agricoltori abbiano tirato su le barricate diventa comprensibile: la transumanza ecologicamente corretta imposta dall’Unione avrebbe costi tremendi per gli allevatori, che si vedrebbero costretti a rivoluzionare dalle fondamenta le proprie aziende e a farlo pure in fretta. Ideologia, pastoie burocratiche, superfetazione regolamentare, disagio per il cittadino: gli ingredienti per una ennesima puntata del grande romanzo horror che va sotto il titolo di Unione europea ci sono tutti. Per sventare la minaccia, si può solo sperare che l’estate porti consiglio.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...