terremoto albania

LA TERRA CONTINUA A TREMARE IN ALBANIA: ALMENO 23 MORTI, 15 DISPERSI E 650 FERITI - E’ QUESTO IL PRIMO BILANCIO DEL TERREMOTO: DURAZZO LA CITTA’ PIU’ COLPITA - CASE E HOTEL CROLLATI, 43 PERSONE ESTRATTE VIVE DALLE MACERIE. POPOLAZIONE IN STRADA ANCHE A TIRANA. IL PREMIER EDI RAMA PROMETTE AGLI SFOLLATI ALLOGGI NEGLI ALBERGHI: "L'INVERNO NON POTRÀ ESSERE TRASCORSO NÉ A CIELO APERTO, NE IN TENDE" - VIDEO

Alberto Custodero per repubblica.it

 

terremoto albania

Mentre la terra continua a tremare - è del primo pomeriggio una nuova potente scossa, magnitudo 5, registrata a nord di Durazzo - nuovo aggiornamento sul bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito l'Albania nelle prime ore del mattino. Il numero dei morti è salito a 23 e a 15 i dispersi ufficiali. I feriti sono circa 650, mentre non è precisato il numero dei dispersi.

 

Intanto continuano le operazioni di soccorso che hanno portato all'estrazione dalle rovine di 43 persone sopravvissute al crollo di alcuni palazzi. Sotto le macerie sono morte 12 persone a Durazzo, la più importante città portuale, sette a Thumane, località montana e frazione di Kruja, la città natale dell'eroe nazionale Skanderbeg. A Kurbin è invece deceduto un uomo che nel tentativo di salvarsi si è lanciato nel vuoto dal balcone di casa. Un morto anche a Lezha, nel Nord del Paese, per il crollo di una strada. Nella capitale Tirana, la gente è scesa in strada nella notte in preda al panico.

 

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Come annunciato, il premier albanese Edi Rama si è recato nella cittadina di Thumane dove ha incontrato alcune delle famiglie di sfollati ospitate in tende di fortuna allestite in un campetto di calcio. Rama, visibilmente scosso, ha rivolto alle persone sfollate parole di conforto e poi è ripartito senza fare dichiarazioni alla stampa. Il primo ministro in serata ha affrontato la questione degli sfollati con un post, spiegando che il governo è in trattativa con gli alberghi di Durazzo, Kavaja e anche a Valona se necessario, per offrire loro un alloggio. "L'inverno - scrive Rama su Facebook - non potrà essere trascorso né a cielo aperto, ne in tende".

 

Il primo sisma, di magnitudo 6,5, ha colpito il Paese delle Aquile alle ore 3,54. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa dieci chilometri di profondità ed epicentro tra Shijak e Durazzo. Sempre a Durazzo si sono accartocciati su se stessi anche tre alberghi. Almeno quattro le vittime - due donne, un anziano e il suo nipote adolescente - tra le macerie dell'hotel Vila Palma, uno stabile di tre piani. Il secondo hotel è crollato nella zona della spiaggia: secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa albanese, dove un uomo è stato trovato senza vita.

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Ma alle prime luci dell'alba tutta Durazzo è apparsa una città profondamente ferita da pareti sventrate, crepe, calcinacci e paura, mentre cittadini cercavano di organizzare squadre per rimuovere i detriti ovunque fosse percepito un segno di vita. Sui social sono rimbalzate le immagini struggenti del salvataggio di un bambino urlante, metà del corpo prigioniero delle macerie.

 

"E' stata una scossa forte e lunga, si muoveva tutto. In preda alla paura e al panico siamo corsi in strada". Questo il racconto di Aida, italiana di origine albanese, da Tirana. "Qui fortunatamente non ci sono stati danni importanti, a differenza di Durazzo e dei paesi vicini dove ci sono stati diversi crolli. Noi siamo al primo piano - racconta ancora Aida, che in questi giorni si trova nella capitale albanese in visita alla sua famiglia - e appena sentita la scossa abbiamo preso i miei nipoti di due e sette mesi e siamo andati in strada. E qui restiamo, al momento, perché le repliche, seppur più brevi e meno intense, continuano".

 

Il premier albanese Edi Rama si è rivolto al Paese facendo il punto sui social. "Il violento terremoto ha causato gravi conseguenze e sfortunatamente ci sono delle vittime - ha confermato Rama -. Tutte le strutture statali sono al lavoro fin dai primi momenti successivi al sisma. Si lavora intensamente per salvare ogni vita possibile in alcuni punti critici a Durazzo e Thumane", prosegue il premier, che invita la popolazione a "mantenere la calma e a sostenere a vicenda". Rama ha annunciato alla stampa che si recherà immediatamente a Durazzo, la più colpita dal terremoto.

 

La comunità internazionale si è già mobilitata. A quanto riferito da Rama, "tutti gli amici dell'Albania si stanno rapidamente attivando". Tra i Paesi che stanno mandando aiuti e quelli che hanno dato disponibilità a inviarli, Rama cita l'Italia, la Grecia, la Francia la Turchia, ma anche l'Ue e gli Usa." Il premier italiano Giuseppe Conte e il premier greco Mitzotakis hanno inviato aerei con squadre di soccorso", scrive Rama.

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Gli aiuti dall'Italia.

In effetti, la macchina italiana degli aiuti si è messa immediatamente in moto per andare in soccorso dell'Albania. Il Sistema nazionale di protezione civile si è attivato, su disposizione del presidente del Consiglio dei ministri, nell'ambito del 'Meccanismo europeo' per rispondere alla richiesta di intervento pervenuta dalle autorità albanesi. A Tirana e Durazzo sono in arrivo, spiega una nota, uomini e materiali del Servizio nazionale per garantire il soccorso alla popolazione in queste prime fasi dell'emergenza.

 

Grazie al comando delle Capitanerie di porto, all'Aeronautica militare, alla Guardia di finanza e al Comando operativo interforze, sono in partenza per l'Albania diversi mezzi e oltre 200 uomini tra team dei vigili del fuoco e squadre Usar di ricerca e soccorso, personale medico Areu della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell'Ucis e della guardia di finanza, tecnici del Dipartimento della protezione civile.

 

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese conferma: "Un centinaio di unità tra operatori e tecnici dei vigili del fuoco sono già partiti per l'Albania per dare sostegno e aiuto in una situazione così difficile". Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha messo a disposizione un elicottero CH-47 dell'Esercito e un aereo C-130 dell'Aeronautica militare per il trasporto in Albania di assetti della Protezione Civile e dei vigili del fuoco.

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Per il terremoto in Albania "abbiamo attivato l'unità di crisi della Farnesina, stiamo monitorando tutto, al momento non risultano italiani coinvolti" ha spiegato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo ad Agorà su Rai Tre. L'associazione "Italy in Albania" su Twitter ricorda a tutti i cittadini italiani il numero di emergenza connazionali dell'Ambasciata (+35542274900).

 

La Regione veneto ha dato disponibilità al dipartimento nazionale di Protezione Civile "per la partenza della colonna mobile regionale" per l'Albania, ha fatto sapere il governatore Luca Zaia.

 

Ampia disponibilità anche dal governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Qui ci sono tanti albanesi - ha sottolineato Bonaccini - abbiamo rapporti, come Regione, con l'Albania in diversi settori, siamo nella macroregione adriatico-ionica come lavoro comune. Abbiamo detto subito che dentro al sistema di Protezione Civile nazionale, per i bisogni che ci saranno, il sistema di Protezione Civile regionale e le istituzioni sono pronte a fare qualsiasi cosa ci venga chiesto e di cui ci sia bisogno".

 

Sulla stessa linea il governatore pugliese Michele Emiliano: "Abbiamo messo in preallarme il nostro sistema di Protezione Civile regionale collegato alla sanità per la predisposizione di circa 250 posti letto in ospedali e strutture con specifico riferimento ai traumi e alle trasfusioni di sangue. Allertati anche i nostri centri trasfusionali per la trasmissione del sangue in Albania. La Puglia, anche per questioni di vicinanza oltre che di reciproca e profonda conoscenza con tutte le istituzioni albanesi, è stata impegnata direttamente dalla Protezione civile nazionale e noi siamo a disposizione per portare ai nostri fratelli e sorelle tutto l'aiuto necessario".

 

La telefonata di Mattarella.

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Il presidente della Repubblica ha telefonato al capo dello Stato albanese Ilir Meta per esprimere le proprie condoglianze ai familiari delle vittime del terremoto e la solidarietà del popolo italiano all'amico popolo albanese. Mattarella ha inoltre informato il presidente Meta dell'invio in Albania di personale specializzato e mezzi umanitari dall'Italia ed ha espresso, si legge in una nota della presidenza albanese, la disponibilità delle autorità italiane a contribuire al superamento di questo momento drammatico per l'Albania.

Il presidente Meta ha ringraziato Mattarella per la particolare attenzione, la solidarietà e la pronta reazione e si è detto riconoscente per gli aiuti e il sostegno che "mai è mancato dall'Italia amica".

 

Il sisma nei Paesi vicini all'Albania.

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Il terremoto si è fatto sentire anche nei Paesi vicini all'Albania. Una scossa di terremoto di magnitudo 5,4 è stata registrata questa mattina alle 10:19 in Bosnia-Erzegovina, per ora non si hanno notizie di danni o vittime. Sisma vvertito anche in Croazia, nella regione meridionale di Dubrovnik, mentre la scossa di magnitudo 5,4 registrata stamane alle 10:20 nel sud della Bosnia si è sentita in tutta la Dalmazia. In meno di un'ora sono seguite altre due scosse minori, di magnitudo 3 e 3,3, anch'esse con epicentro nel sud della Bosnia e anch'esse avvertite in quasi tutta la Dalmazia. Una scossa di terremoto di magnitudo 4,6 ha colpito in Grecia occidentale, 6 chilometri a est-nordest di Ano Kastritsion.

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