incendio pinzano tagliamento pordenone

TRAGEDIA IN PROVINCIA DI PORDENONE: A FUOCO UNA CASA, MUORE UN BAMBINO DI CINQUE ANNI – I SUOI DUE FRATELLI SI SONO GETTATI DALLE FINESTRE SFUGGENDO ALLE FIAMME, MA NON SAPEVANO CHE IL PICCOLO FOSSE IN CASA E NON HANNO CHIAMATO I SOCCORSI – UN VIGILE DEL FUOCO È ENTRATO PER SALVARLO E LO HA TROVATO SOTTO IL… – VIDEO

 

Da www.leggo.it

 

incendio in una casa a pinzano al tagliamento, muore un bambino di cinque anni 4

Semplicemente non sapevano che era in casa. È la ragione per cui nessuno dei soccorsi è stato avvertito - dunque intervenuto - e il piccolo è morto intossicato dalle fiamme e bruciato dalle ustioni. I suoi due fratelli, di 27 anni, gemelli, avevano appena fatto in tempo a sfuggire alle fiamme: il primo ad accorgersi dell'incendio ha riportato solo una intossicazione da fumo; il secondo, che dormiva, si è svegliato appena in tempo e, preso dal panico, si è lanciato dal primo piano: varie fratture e intossicazione.

 

incendio in una casa a pinzano al tagliamento, muore un bambino di cinque anni 2

È il tragico bilancio di un incendio divampato in una abitazione di migranti del Burkina Faso in un piccolo centro del pordenonese. Il piccolo aveva cinque anni, come è stato confermato dai soccorsi in serata. Sulla sua età si erano diffuse notizie diverse ma infine le autorità hanno accertato che aveva 5 anni.

 

A segnalare la sua presenza nell'abitazione è stata la madre dei tre, che era fuori al momento in cui si sono manifestate le fiamme. Rientrando, ha visto i due figli più grandi e non il piccolo e ha lanciato l'allarme. A quel punto coraggiosamente un vigili del fuoco si è lanciato tra le fiamme che ormai si erano propagate all'intera casa e ne è uscito poco dopo portando con sé il piccolo.

 

incendio in una casa a pinzano al tagliamento, muore un bambino di cinque anni 5

Lo ha trovato sotto il letto perché, resosi conto del pericolo, non ha avuto la lucidità o forse la possibilità di uscire dalla casa e, come fanno i bambini, ha ritenuto che quella di sistemarsi sotto il letto fosse una posizione e un luogo protettivo. Non è invece servito: quando il vigile lo ha portato all'esterno aveva praticamente già smesso di respirare. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei primi soccorsi; anche quelli successivi e più appropriati hanno avuto lo stesso esito.

 

incendio in una casa a pinzano al tagliamento, muore un bambino di cinque anni 3

Così l'elicottero atterrato per portarlo in ospedale è dovuto tornare alla base vuoto perché il piccolo burkinabé era morto. A causarne il decesso sarebbero state più causa: l'inalazione di tanto fumo e anche ustioni provocate dalle fiamme. Il vigile del fuoco che è andato a prendere in casa è rimasto intossicato e, come i due gemelli, è stato ricoverato in ospedale. Le condizioni dei tre non sono gravi, e nessuno dunque è in pericolo di vita.

 

La famiglia è molto nota nel piccolo centro, dove vive da anni e dove è perfettamente integrata. Il fratello che dormiva lavora di notte e si stava preparando per affrontare un nuovo turno di lavoro; così il suo gemello, che invece il turno di notte lo aveva concluso da poche ore e dunque stava riposando. Il padre, invece, è momentaneamente assente perché in visita da parenti, in Africa.

incendio in una casa a pinzano al tagliamento, muore un bambino di cinque anni 1

 

Fino a questo momento non sono state ancora accertate con precisione le causa che hanno innescato le fiamme, ma i vigili del fuoco di Pordenone, intervenuti con tre squadre (da Spilimbergo, Maniago e Pordenone) hanno ipotizzato che possa essersi trattato di un fatto accidentale. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e due ambulanze

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…