
“TRUMP È TROPPO RADICALE, SARÀ PUNITO ALLE ELEZIONI DI METÀ MANDATO” – CHARLES KUPCHAN, GIÀ CONSIGLIERE DI OBAMA E CLINTON: “I TAGLI ALL'ASSISTENZA O I DAZI, CHE FANNO SALIRE I PREZZI, DANNEGGERANNO DONALD. LA BASE GLI RESTERÀ FEDELE, MA I REPUBBLICANI MODERATI E GLI INDIPENDENTI STANNO GIÀ AVENDO RIPENSAMENTI. ALLE ELEZIONI DI MIDTERM I DEMOCRATICI RIPRENDERANNO LA MAGGIORANZA ALMENO IN UN'AULA DEL CONGRESSO” – IL PESO DEL CASO EPSTEIN: “TRUMP È IL PEGGIOR NEMICO DI SE STESSO. LA SUA BASE NON HA REAGITO A DAZI O DEPORTAZIONI, MA SI È RIBELLATA PER UN COMPLOTTO ALIMENTATO DA LUI”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
donald trump maga make america great again
Dazi a parte, il cambiamento radicale dirompente provocato da Trump è stato molto più forte in politica interna che estera, ma si è spinto troppo avanti e pagherà il prezzo alle elezioni del prossimo anno». È la previsione di Charles Kupchan, professore alla Georgetown University e direttore per l'Europa nel Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca di Obama.
Come giudica i primi sei mesi del secondo mandato?
«Gli effetti sono stati più significativi sul piano domestico, perché su quello internazionale la realtà lo ha frenato. Voleva mettere fine alle guerre e terminare gli impegni all'estero, ma ha scoperto di non poterlo fare.
donald trump - deportazione dei migranti
Sul piano interno invece la vita quotidiana negli Usa è diventata irriconoscibile. Vediamo ogni giorno provvedimenti impensabili, dal Big Beautiful Bill che taglia l'assistenza sanitaria e gonfia il debito, alle deportazioni che violano la legge. Ogni mattina dobbiamo darci un pizzico per chiederci se sta avvenendo davvero, ma è così».
Si pensava che i giudici facessero da argine.
«Ci sono molti casi pendenti, però la Corte Suprema si è schierata con l'amministrazione sui temi centrali, mentre i repubblicani al Congresso approvano tutto quello che vuole».
I tagli della "finanziaria" non colpiscono anche i suoi elettori?
MIGRANTI IN CATENE DEPORTATI DA TRUMP
«Sì. Quelli all'assistenza o i dazi, che fanno salire i prezzi e minacciano di far saltare l'economia globale, lo danneggeranno. La base gli resterà fedele, ma i repubblicani moderati e gli indipendenti stanno già avendo ripensamenti. La mia previsione è che alle midterm i democratici riprenderanno la maggioranza almeno in un'aula del Congresso, se non entrambe».
Sta perdendo consenso anche sull'immigrazione?
«È andato troppo avanti e troppo in fretta, si vede nei sondaggi. Gli americani non sono persone indecenti e disumane, ma quello fa lui, schierando la Guardia nazionale a Los Angeles, è disumano. I democratici hanno sbagliato e pagato la linea sull'immigrazione, perché molti vogliono limitare quella illegale, però Trump non deporta i criminali. Danneggia molti settori, dall'agricoltura alle costruzioni, provocando reazioni negative delle imprese».
Farà l'accordo con l'Europa?
«È molto difficile capire cosa vuole, perché la logica dei dazi continua a cambiare: un giorno serve per aumentare le entrate, un altro per riportare il lavoro manifatturiero, poi per punire Canada e Messico per fentanyl e immigrazione, o il Brasile per il processo a Bolsonaro. Ci saranno accordi e i livelli verranno abbassati, ma vedremo dazi consistenti che causeranno enormi tensioni internazionali e danni all'economia Usa».
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Sulla fine della guerra in 24 ore ha fallito.
«Sì, ma c'è un cambiamento significativo di posizione. Il motivo principale è che si è sentito umiliato da Putin, è arrabbiato e ha ripreso a dare armi. Il test per capire quanto profondo e duraturo sarà il cambio è se userà i 3,8 miliardi stanziati da Biden per le forniture militari, e se chiederà al Congresso altri fondi e sanzioni secondarie.
Credo lo farà, a meno che Putin non accetti la tregua entro 50 giorni, anche perché non vuole passare alla storia come il presidente che gli ha regalato l'Ucraina. Poi l'intervento in Iran lo ha incoraggiato ad usare la forza».
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Quanto pesa la lite con Musk?
«Mi aspettavo che sarebbe accaduta prima. Ora c'è Epstein».
Come giudica questo caso?
«Trump è il peggior nemico di se stesso. La sua base non ha reagito a dazi o deportazioni, ma si è ribellata per un complotto alimentato da lui. Dimostra il momento spaventoso in cui viviamo, dominato dai social media di destra».
La democrazia americana rischia?
«Non sono mai stato così preoccupato, perché è circondato da yes men e la Corte Suprema è con lui. Però ci sono segnali di resistenza, come Harvard o gli studi legali. Credo che se prenderà provvedimenti tipo annullare le elezioni, dichiarare la legge marziale o pretendere il terzo mandato, le istituzioni e il popolo americano lo fermeranno. Si comincia con le midterm»
volti di migranti illegali arrestati davanti alla casa bianca
donald trump
Charles Kupchan
IL POST DELLA CASA BIANCA SUI PRIMI SEI MESI DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP
donald trump circondato da audaci signorine epstein party a mar a lago