nataloni etruria

PASSATO NATALE, CI RESTA NATALONI - ECCO TUTTI I LEGAMI DELL’EX CONSIGLIERE DI BANCA ETRURIA, LUCIANO NATALONI - IL COMMERCIALISTA INDAGATO DALLA PROCURA DI AREZZO PER VIOLAZIONE DELLE NORME SUL CONFLITTO D’INTERESSE E’ RIUSCITO A COLLEZIONARE OLTRE 100 POLTRONE

Gianluca Paolucci per “la Stampa”

LUCIANO NATALONILUCIANO NATALONI

 

«L'anima nera è lui», dice un ex consigliere di Banca Etruria. Sta parlando di Luciano Nataloni, classe 1962 da Massa Marittima in provincia di Grosseto, commercialista dai molti incarichi e dai molti legami. Studio in via delle Mantellate a Firenze - a pochi passi dallo studio legale di Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd nonché attuale datore di lavoro del fratello di Maria Elena Boschi, Emanuele, dopo il suo addio a Etruria - entra nel cda dell' istituto di Arezzo nel novembre del 2011.

 

La sua ascesa parte però molto prima: poco più che trentenne inizia a collezionare incarichi nelle società controllate o partecipate dal Comune di Firenze. È sindaco effettivo della Mercafir (la società che gestisce i mercati generali della città) fino al 2001, sindaco di Ataf (trasporto pubblico) per dieci anni fino al 2004, presidente del collegio sindacale della Firenze Parcheggi fino al 2005, sindaco della Silfi (illuminazione pubblica del Comune) dal 2001 e fino al 2007. Sono anni di giunte rosse ma il renzismo è ancora di là da venire.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  8protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 8

 

Finiti gli incarichi per Palazzo Vecchio, l' altra intersezione tra Nataloni e la politica passa per le coop rosse e i consorzi costituti per gestire i servizi pubblici in una serie di Comuni della Toscana. Il suo nome compare ad esempio nella Centro servizi ambiente, che gestisce i servizi di raccolta di rifiuti per una serie di Comuni della provincia di Arezzo. Il partner privato, accanto ai Comuni dell' area, è la Unieco, importante coop emiliana ora in crisi, il cui nome compare anche nell' inchiesta aretina su Etruria per la vicenda del centro commerciale Città Sant' Angelo. Ma su questo torneremo più avanti.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  7protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 7

 

Nel settore dei rifiuti, tra coop e enti locali, il suo nome compare anche nella Sta, holding tra Unieco, La Castelnuovese di Lorenzo Rosi e Cooplat. Lavorerà anche per il Consorzio Etruria, gigante delle coop rosse travolto da un crac e tra le società perquisite venerdì dalla Gdf.

 

L' ultimo filone d' interesse del «professionista» Nataloni è forse quello che nella vicenda di Etruria è apparso più volte: gli outlet. E' presidente del cda di Città Sant' Angelo, l' outlet alle porte di Pescara costruito da Castelnuovese e Unieco. Ci arriva tramite la Europ Invest, gruppo italo-belga specializzato nel settore, al quale si deve anche la realizzazione degli spazi di Serravalle, Valdichiana (a pochi chilometri da Arezzo), Reggello (nei pressi di Firenze) e Vigevano (la Vigevano Village ha sede nel suo studio).

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  5protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 5

 

Proprio nel business degli outlet lavora la Party srl di Tiziano Renzi. Di certo a Reggello, forse anche per il progetto di Fasano, secondo un' inchiesta del Fatto quotidiano. Ovvero quello portato avanti dalla Egnazia, società presieduta dall' ex presidente di Etruria Lorenzo Rosi e partecipata da La Castelnuovese, da un paio di società offshore e dalla Nikila Invest. Società che a sua volta è socia della Party srl di Tiziano Renzi.

 

Con Renzi sindaco di Firenze, Europ Invest e Castelnuovese avevano anche provato a presentare un progetto per il nuovo stadio della Fiorentina, rimasto solo sulla carta.

Adesso è indagato dalla procura di Arezzo per la violazione delle norme sul conflitto d' interessi, per i prestiti concessi a società delle quali era amministratore, sindaco o consulente. Sono almeno 14.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  6protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 6

 

Tra gli oltre 100 incarichi collezionati in carriera, Nataloni era anche a capo del Comitato controllo e rischi di Banca Etruria. Ovvero lo stesso che avrebbe dovuto sovrintendere ai conflitti d' interesse. Quando gli uffici propongono di realizzare una sorta di mappatura degli interessi dei consiglieri, scrive Bankitalia in una relazione, proprio Nataloni boccia l' idea con la motivazione che avrebbe «ingessato» l' attività del consiglio.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  4protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 4

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)