
UN'ALTRA PERSONA È MORTA DOPO ESSERE STATA COLPITA CON IL TASER DAI CARABINIERI: È UN ALBANESE DI 47 ANNI, DECEDUTO A GENOVA DOPO ESSERE STATO COLPITO CON LA PISTOLA ELETTRICA DAI CARABINIERI. I MILITARI ERANO STATI CHIAMATI DAI VICINI DELL’UOMO, CHE AVEVANO SENTITO URLA E FORTI RUMORI DAL SUO APPARTAMENTO. IL 47ENNE ERA IN FORTE STATO DI AGITAZIONE, PROBABILMENTE UBRIACO – IERI UN CASO SIMILE A OLBIA: DUE CARABINIERI SONO STATI INDAGATI PER LA MORTE PER ARRESTO CARDIACO DI UN 57ENNE , COLPITO POCO PRIMA CON IL TASER…
UN ALTRO MORTO PER IL TASER, 41ENNE COLPITO A GENOVA
(ANSA) - Un'altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant'Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica.
I colpi, secondo gli inquirenti, potrebbero aver provocato nell'uomo un arresto cardiaco. La pm Paola Calleri nelle prossime ore aprirà un fascicolo per omicidio colposo e disporrà l'autopsia. Le indagini sono affidate all'aliquota dei carabinieri di palazzo di giustizia.
Secondo quanto ricostruito al momento, i carabinieri sono stati chiamati dai vicini dell'uomo, che avevano sentito urla e forti rumori provenire dall'appartamento. Sul posto sono arrivate due pattuglie che hanno trovato il 47enne in forte stato di agitazione, probabilmente ubriaco.
A quel punto uno dei militari ha sparato un colpo col taser, che ha raggiunto di striscio sia l'uomo sia un collega. É stato dunque sparato un secondo colpo, ma anche questo non avrebbe avuto effetto. Sempre secondo le prime ricostruzioni, la pistola elettricasa sarebbe a quel punto passata nelle mani di un secondo carabiniere, che ha colpito l'uomo. Quando il personale del 118, chiamato immediatamente, è arrivato, non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
FERMATO COL TASER, PROCURA DI TEMPIO DISPONE L'AUTOPSIA
(ANSA) - Sarà effettuata nella tarda mattinata di giovedì 21 agosto l'autopsia sulla salma di Gianpaolo Demartis, il 57enne originario di Bultei, ma residente tra Sassari e Olbia, morto la notte di sabato 16 agosto in via San Michele a Olbia, dopo essere stato fermato col taser da una pattuglia dell'Arma chiamata da alcuni cittadini che segnalavano aggressioni da parte di un uomo per le strade del rione di Santa Mariedda.
A disporre l'esame autoptico il procuratore della Repubblica del Tribunale di Tempio Pausania, Gregorio Capasso che sta seguendo le indagini. L'obiettivo della procura è quello di individuare con esattezza le cause del decesso. Sono già stati effettuati e sono tutt'ora in corso specifici accertamenti per ricostruire la dinamica della vicenda.
FERMATO COL TASER, INDAGATI DUE CARABINIERI A OLBIA
(ANSA) - Sono indagati per omicidio colposo i due carabinieri intervenuti ad Olbia la sera di sabato scorso dopo che alcuni cittadini avevano segnalato aggressioni da parte di un uomo per le strade del rione di Santa Mariedda.
Fermato con il taser, Gianpaolo Demartis, 57 anni, originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia, è morto per arresto cardiaco nell'ambulanza verso l'ospedale. L'iscrizione sul registro degli indagati da parte del procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, è un atto dovuto dopo l'apertura del fascicolo e la decisione di procedere con l'autopsia sul corpo della vittima.
I carabinieri indagati sono il capo pattuglia e il militare che materialmente ha usato il taser per bloccare Demartis. L'inchiesta della Procura di Tempio si muove su un doppio binario: da una parte accertare con esattezza le cause esatte del decesso - i familiari hanno confermato che la vittima era cardiopatica -, dall'altra ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti.
SICUREZZA: AXON, 'NESSUNA EVIDENZA SCIENTIFICA DI CORRELAZIONE TRA TASER E DECESSI'
(Adnkronos) - "Ad oggi non esistono evidenze scientifiche che dimostrino una correlazione diretta di causa-effetto tra l'utilizzo del taser e il decesso dei soggetti colpiti. I dispositivi taser sono progettati per ridurre i rischi sia per gli operatori delle forze dell'ordine sia per i cittadini, offrendo un'alternativa non letale all'uso delle armi da fuoco".
E' quanto sottolinea Axon, società fornitrice di taser per le forze dell'ordine italiane, in merito alle notizie apparse in questi giorni sull'impiego dei dispositivi taser.
"Il funzionamento del taser si basa su impulsi elettrici a basso amperaggio che inducono una temporanea incapacità neuromuscolare (Nmi), con effetto che cessa immediatamente al termine del ciclo - spiega la società - Studi indipendenti - tra cui la ricerca della Wake Forest University School of Medicine - hanno dimostrato che nel 99,7% dei casi non si registrano danni permanenti, se non lesioni lievi causate prevalentemente da cadute". Axon conferma "la propria massima collaborazione con le autorità competenti e sottolinea l'importanza di attendere l'esito delle indagini e degli esami autoptici prima di formulare qualsiasi valutazione sulle cause dei singoli decessi".