vasile frumuzache denisa maria adas ana maria andrei

IL SERIAL KILLER DELLE PROSTITUTE IN TOSCANA ERA UN INSOSPETTABILE - VASILE FRUMUZACHE, IL RUMENO CHE HA UCCISO DENISA MARIA ADAS E POI HA CONFESSATO DI AVER AMMAZZATO UN'ALTRA ESCORT, ANA MARIA ANDREI, LO SCORSO ANNO, È UNA GUARDIA GIURATA DI 32 ANNI, SPOSATO E CON DUE FIGLI - È STATO LUI A FAR RITROVARE I RESTI DELLE DUE DONNE, A MONTECATINI, IN PROVINCIA DI PISTOIA - VASILE AVEVA RUBATO LA MACCHINA ALLA PRIMA VITTIMA E HA CAMBIATO TARGA E COLORE AL VEICOLO - DIETRO IL PRIMO OMICIDIO CI FU IL RIFIUTO DELL'ESCORT AD AVERE UN RAPPORTO SESSUALE CON L'UOMO, CHE LA STRANGOLÒ - DENISA, INVECE, LO AVEVA RICATTATO: "HA SAPUTO DA ME CHE ERO SPOSATO, MI HA CHIESTO 10 MILA EURO CHE IO NON AVEVO". DOPO AVERLA SOFFOCATA, VASILE L'HA DECAPITATA CON UN COLTELLO DA CUCINA

«HO UCCISO ANCHE UN’ALTRA DONNA» L’ASSASSINO DI DENISA FA TROVARE I RESTI

Estratto dell'articolo di Antonella Mollica per il "Corriere della Sera"

 

 

ANA MARIA ANDREI

A distanza di poche ore dalla prima confessione il killer di Denisa fa una seconda rivelazione choc: «Ho ucciso un’altra prostituta». Romena, come lui e come la escort scomparsa da un residence di Prato, cercata per tre settimane e ritrovata senza vita mercoledì mattina.

 

Vasile Frumuzache, guardia giurata di 32 anni, sposato, padre di due bambini, ha fatto ritrovare ieri i resti della donna ammazzata l’estate scorsa. Erano a poca distanza dal punto in cui ha abbandonato il cadavere decapitato di Denisa, tra i rovi in una zona impervia di Montecatini alto, vicino a un casolare abbandonato. Un luogo appartato dove ogni tanto lui andava a riposarsi, come ha spiegato agli investigatori, non lontano dai negozi dove lavorava come vigilante.

VASILE FRUMUZACHE

 

A fare nascere il sospetto negli inquirenti è stata un’auto ritrovata nel garage di casa, a Monsummano Terme: una Bmw nera alla quale era stato cambiato colore e targa (da romena a tedesca). «Ho trovato la macchina abbandonata nei campi, dentro c’era una targa tedesca, e ho deciso di venderla come pezzi di ricambio», la sua prima versione.

 

È bastato controllare il numero di telaio per scoprire che quell’auto in origine era rossa e apparteneva a Ana Maria Andrei, prostituta scomparsa da Montecatini a luglio. Era stata la cugina, prostituta anche lei, a denunciarne la scomparsa il primo di agosto.

 

Convocato dal procuratore capo Luca Tescaroli ieri pomeriggio l’uomo, assistito dall’avvocato Diego Capano, è crollato dopo poco. E ha ricostruito l’omicidio seguito a una denuncia di scomparsa rimasta nell’ombra: «Abbiamo iniziato un rapporto sessuale nella sua auto, le avevo detto che ero italiano e non romeno, quando ha capito che avevo mentito non ha più voluto continuare. Così ho perso la testa e le ho messo le mani al collo». La donna ha provato a scappare ma lui l’ha colpita con un coltello alla gola e l’ha uccisa, abbandonando poi il corpo nel prato.

 

DENISA MARIA ADAS

Frumuzache ha tenuto l’auto in garage per dieci mesi ma anche la scheda telefonica della vittima. La sera della scomparsa di Denisa, alle 23.18 i tabulati segnalano che riceve una chiamata sul suo cellulare proprio dal numero di Ana Maria (un tentativo di chiamata). La cella telefonica riporta alla zona del residence Ferrucci. «Ho tenuto la scheda e ho bruciato il telefono», ha raccontato, dicendo però di non ricordare il perché di quella chiamata: «Forse l’ho fatta per errore o per vedere se funzionava ancora».

 

Gli inquirenti stanno adesso cercando conferme alla prima confessione, quella sul delitto di Denisa Paun. «Ho strangolato Denisa nel letto — ha detto — lei mi ricattava. Ha saputo da me che ero sposato, mi ha chiesto 10 mila euro che io non avevo. Mi ha detto che aveva le telecamere, che aveva delle persone a disposizione che potevano risalire a mia moglie». Così l’ha strangolata e poi, dopo circa un’ora, con un piccolo coltello da cucina che ha trovato nella stanza, l’ha decapitata e l’ha portata via con una valigia.

denisa maria adas 7

 

Senza lasciare però la minima traccia di sangue, né nella stanza 101 del residence, né nell’auto. Le telecamere lo riprendono mentre esce prima con la valigia nera, poi con il trolley bianco che carica entrambi nella sua auto, una Golf scura. «Sono andato a casa e ho pensato di uccidermi — ha detto — ma quando ho visto i miei figli ho cambiato idea».

 

Così non ha potuto fare altro che nascondere i resti di Denisa: ha bruciato nel giardino di casa la valigia e la testa, per impedire che fosse riconoscibile nel caso in cui qualcuno l’avesse ritrovata, e ha lasciato il resto del corpo vicino a un dirupo. La guardia giurata ha detto di aver fatto tutto da solo ma gli accertamenti degli inquirenti vanno comunque avanti. L’uomo ha fatto ritrovare anche i due telefoni cellulari di Denisa, gettati a qualche chilometro di distanza dentro un sacchetto di plastica. La seconda confessione dell’uomo apre adesso scenari completamente diversi. Le indagini non si fermano e soprattutto si cercano negli archivi altre denunce di donne scomparse. Anche vecchie di anni.

 

LA DOPPIA VITA DI VASILE E L’OMBRA DEL SERIAL KILLER «OSSESSIVO CON LE VITTIME» 

Estratto dell'articolo di Giorgio Bernardini per il "Corriere della Sera"

 

denisa maria adas 5

Sempre silenzioso, lo sguardo basso, mai un gesto fuori posto. «Sempre pacato, solo un po’ strano», racconta un collega di Vasile Frumuzache, la guardia giurata di 32 anni arrestata per il duplice omicidio di due sex worker romene. Una vita ordinaria, casa e lavoro, una normalità apparente che celava un abisso. Del resto nessuno, nella zona della Valdinievole dove la guardia giurata presta servizio, si sarebbe aspettato che dietro quel volto timido si nascondesse una furia omicida. 

 

[...] Frumuzache ha confessato due delitti in poche ore. E per come si sono messe le cose nessuno si sente di escludere altri colpi di scena; su di lui si allunga l’ombra del serial killer. 

 

Il 32enne era arrivato in Italia con la famiglia a 14 anni da Nehoiu, piccolo paese nella contea romena di Buzau. Si erano trasferiti a Trapani. La madre è rimasta lì, lui, invece, si è trasferito presto in Toscana con la moglie Luizsa, anche lei romena. Si sposano, mettono su casa a Monsummano Terme, crescono due figli piccoli, oggi 4 e 5 anni.

 

denisa maria adas 4

Una famiglia tranquilla agli occhi di tutti: li si vedeva portare i bambini a scuola, fare la spesa insieme, condividere un profilo Facebook costellato di foto natalizie, vacanze e compleanni. Eppure, qualcosa, in quella vita lineare, non combaciava. Gli unici momenti in cui Vasile si muoveva da solo coincidevano infatti con l’assenza della moglie: a luglio 2024, quando Luizsa era a Trapani, e ancora a maggio scorso, quando era impegnata a Salerno per un corso. Proprio in quei frangenti sono avvenuti i due femminicidi. 

 

Vasile lavorava con discrezione. Non aveva precedenti, né problemi con la giustizia.  Mai avuto bisogno di un avvocato, tanto da accettare di tenere il difensore d’ufficio che gli è stato assegnato, Diego Capano. «Per ora non ho ancora parlato con la moglie» dice il legale che non fornisce altre informazioni.

 

Ma nel corso delle indagini emerge un profilo inquietante: preciso al poligono di tiro, isolato nei rapporti sociali, ossessivo nel controllo delle vittime. Ha conservato l’auto di Ana Maria, ridipinta e nascosta nel garage sotto casa. Ha decapitato Denisa, infilando la testa in una valigia. Ha tentato di bruciare i resti, poi di nasconderli. Un’escalation brutale, quasi rituale.

 

VASILE FRUMUZACHE

Che anche nella scoperta dei delitti ricorda in qualche modo la vicenda di Gianfranco Stevanin, ritenuto colpevole di almeno sei femminicidi nel 1994: le vittime erano tutte prostitute. La pericolosità di Frumuzache era stata intuita anche dalla procura pratese guidata da Luca Tescaroli, che ha impiegato i carabinieri del Gis per fermarlo con un’operazione ad alto rischio, temendo che potesse reagire armato. «Ha mostrato un sangue freddo inquietante», dicono gli investigatori. 

denisa maria adas 1Maria Cristina Paun DENISA MARIA ADASdenisa maria adas 2denisa maria adas 6denisa maria adas 3

Ultimi Dagoreport

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…