vladimir putin volodymyr zelensky ucraina guerra in ucraina

ARMATA LESSA – SECONDO LE NUOVE STIME DEGLI USA, LE VITTIME RUSSE DELLA GUERRA IN UCRAINA POTREBBERO ESSERE 188MILA, TRA MILITARI E MERCENARI DEL GRUPPO WAGNER – A MOSCA SONO SPUNTATE BATTERIE ANTIAEREE SUI TETTI: NON È PAURA REALE, MA SOLO PROPAGANDA – LA LOTTA DI POTERE TRA L’ESERCITO E LE TRUPPE “IRREGOLARI” DI KADYROV E PRIGOZHIN

1. MEDIA, PER USA MILITARI RUSSI E WAGNER MORTI SONO 188 MILA

PUTIN ZELENSKY

(ANSA) - Secondo le stime degli Usa, il numero delle vittime russe potrebbe aver raggiunto quota 188.000 dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: il dato è stato rivelato al quotidiano Sun in occasione del vertice di Ramstein in Germania.

 

Il quotidiano ha attribuito le cifre a "fonti della Difesa", dopo che il generale statunitense Mark Milley ha affermato che la Russia ha subito "un'enorme quantità di vittime, ben oltre 100.000". Si ritiene che il numero di vittime includa sia le forze russe che il gruppo di mercenari Wagner. Oggi l'esercito di Kiev ha reso noto che i soldati russi morti sono 120.160, di cui 860 rimasti uccisi ieri.

putin Yevgeny Prigozhin

 

2. Cnn, foto con missili da Corea Nord a Wagner su treni russi

(ANSA) - Gli Stati Uniti hanno rilasciato foto recentemente declassificate di vagoni ferroviari russi in viaggio dalla Federazione alla Corea del Nord e ritorno a novembre, in quella che gli Usa ritengono sia stata la consegna iniziale di razzi e missili per l'uso da parte dell'organizzazione mercenaria Wagner Group in Ucraina.

 

gruppo wagner 5

Lo scrive la Cnn pubblicando immagini e mappe del trasporto di armi su ferrovia. Ieri l'amministrazione Usa ha preannunciato che il Dipartimento del Tesoro statunitense designerà l'organizzazione mercenaria russa Wagner Group come "organizzazione criminale transnazionale" e imporrà ulteriori sanzioni la prossima settimana contro il gruppo e la sua rete di supporto in tutto il mondo.

 

putin zelensky

Un alto funzionario dell'intelligence occidentale ha dichiarato ieri che l'Occidente è "certamente preoccupato che la Corea del Nord possa pianificare di espandersi e fornire più attrezzature militari o sostenere tali consegne"

 

3. IL CREMLINO MINACCIA E PREPARA LA GUERRA TOTALE

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

[…] Se l'obiettivo della conferenza di Ramstein era anche quello di mandare alla Russia una dimostrazione delle difficoltà che l'aspettano, e di tentare di spingere almeno parte dei militari verso un atteggiamento più realistico, a Mosca si parla insistentemente di una nuova chiamata dei russi alle armi, e forse della dichiarazione della legge marziale, in una svolta definitiva verso la guerra totale.

 

MISSILI ANTIAEREI SUI TETTI DI MOSCA

Che il Cremlino non si aspettasse nulla di buono è evidente dall'installazione delle batterie di difesa antiaerea nei centro di Mosca [...] Non è chiaro quanto la Russia consideri davvero imminente un attacco alla capitale, e quando si tratti invece di una manovra psicologica, visto che la propaganda ha anche ripreso a minacciare la guerra nucleare.

 

L'ex presidente Dmitry Medvedev ha ricordato nel suo canale Telegram che «le potenze nucleari non perdono mai le guerre cruciali», e il deputato della Duma Viktor Sobolev ha promesso una mobilitazione totale «quando il fronte si espanderà a Polonia e Baltici».

 

Yevgeny Prigozhin

Dietro a questo attacco della propaganda si potrebbe nascondere uno scontro sui tempi e le modalità dell'offensiva. Nei canali Telegram degli «inviati di guerra» più falchi gira la voce delle dimissioni di Mikhail Teplinsky, comandante delle truppe d'assalto aviatrasportate russe: si sarebbe rifiutato di eseguire il piano di attacco di Gerasimov, per non sacrificare i suoi paracadutisti.

 

Al suo posto sarebbe arrivato il generale Oleg Makarevich, sgradito alle frange più estreme come i mercenari di Prigozhin e i ceceni di Ramzan Kadyrov, infuriati dai tentativi di Gerasimov di ridurre l'influenza dei loro eserciti «irregolari».

 

gruppo wagner 2

Il ridimensionamento dei mercenari […] aumenta però il rischio di una nuova mobilitazione per i russi comuni. Il portavoce di Putin Dmitry Peskov l'ha smentita, ma in diverse regioni russe sono ripartite le lettere di coscrizione. Secondo la giornalista Farida Rustamova invece la mobilitazione non ci sarà: non perché il Cremlino tema una rivolta della popolazione, ma perché le autorità regionali «non sanno dove mettere quelli già reclutati». Secondo Milley, la Russia ha messo sotto le armi almeno 250 mila nuovi soldati, dopo aver perso più di 100 mila uomini, praticamente tutta l'armata con la quale aveva lanciato l'invasione di un anno fa.

gruppo wagner 3GRUPPO WAGNER - EX COMANDANTE DI PLOTONE ANDRIY MEDVEDEVGRUPPO WAGNER - EX COMANDANTE DI PLOTONE ANDRIY MEDVEDEVevgheny prigozhin nell obitorio 1

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…