scontri tifosi lazio roma e polizia

IL DERBY? UNA SCUSA PER UNA GUERRA ULTRA’! PRIMA DI LAZIO-ROMA, SCONTRI E CARICHE TRA TIFOSI E POLIZIA, 13 AGENTI FERITI. A DARE MAN FORTE AGLI ULTRÀ BIANCOCELESTI CENTO TIFOSI BULGARI DEL LEVSKI SOFIA (UNO DI LORO E’ STATO AGGREDITO IN SERATA). ACCANTO AI ROMANISTI I SUPPORTER CROATI “BAD BLUE BOYS” DELLA DINAMO ZAGABRIA E I GRECI DEL PANATHINAIKOS. ALCUNI TIFOSI DELLA ROMA HANNO CERCATO DI RAGGIUNGERE GLI ULTRÀ LAZIALI CHE A LORO VOLTA HANNO LANCIATO PETARDI CONTRO LA POLIZIA – IL MINISTRO PIANTEDOSI: “VERGOGNOSI ATTACCHI DEI DELINQUENTI CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE. PRESTO VARAREMO NUOVE MISURE”

 

Luca Monaco per repubblica.it - Estratti

 

scontri tifosi lazio roma e polizia

I tifosi della Roma che cercano di raggiungere i rivali biancocelesti. E gli ultrà della Lazio che lanciano bombe carta contro la polizia. Tredici agenti del reparto Mobile e del commissariato di Ponte Milvio sono rimasti feriti. E il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che promette nuove misure per garantire l’incolumità degli agenti. In serata, un tifoso bulgaro del Levski Sofia che era insieme a un gruppo di connazionali è rimasto ferito durante una aggressione da parte di alcuni ultrà romanisti che sono riusciti a scappare.

 

 

Piantedosi: “Violenze contro gli agenti, avanti con nuove misure”

"Si susseguono i vergognosi attacchi di delinquenti contro le forze dell'ordine – si legge nella nota del ministro che ricorda anche gli altri episodi avvenuti nel weekend – a Milano per una manifestazione caratterizzata da danneggiamenti e aggressioni, a Torino in occasione di un rave abusivo, a Roma con ultrà scatenati in violenze di ogni tipo. A fronte di questi comportamenti indegni e inaccettabili – annuncia ringraziando le forze dell’ordine, cui va il pieno sostegno del governo – oltre al decreto-legge sicurezza appena varato, siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa".

scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 19

 

 

 

 

La guerriglia all’Olimpico

Sono scene che poco hanno a che fare con lo sport, quelle che hanno coinvolto le due tifoserie a poche ore dal derby della capitale. Gli agenti sono stati costretti ad utilizzare gli idranti per far disperdere gli ultrà che si nascondevano tra i bar di Ponte Milvio. Un passante che si trovava da quelle parti ha accusato un malore ed è stato soccorso dai medici del 118.

 

 

Il clima è già rovente. Poco dopo le 16 un gruppo di romanisti ha cercato di raggiungere gli ultrà laziali nei pressi di ponte Milvio, si è creato un parapiglia in via Flaminia con i tifosi del Lipsia, gemellati con i biancocelesti. I due gruppi si sono scambiati alcuni colpi con le cinture dei pantaloni. Il tutto è durato pochi istanti. L’intervento della Digos ha subito ristabilito la calma e i romanisti sono scappati in direzione di piazza Mancini e dei chioschi di fronte all’Obelisco.

 

 

scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 18

Alle 17 un altro gruppo, circa 300 romanisti, ha cercato di raggiungere Ponte Milvio ma è stato fermato dai blindati in piazza Cardinal Consalvi. Dalle sei camionette sono scesi decine di agenti, che si sono fatti largo sotto una pioggia di bombe carta. Alla fine la polizia ha dovuto utilizzare gli idranti. Verso le 18 è ritornata la calma. Un gruppo di laziali tuttavia ha sfilato sotto il ministero degli Esteri per raggiungere i cancelli della curva Nord. Un corteo scandito dallo scoppio di petardi. Sull’asfalto di Ponte Milvio resta un tappeto di cocci di bottiglia mentre sette macchine parcheggiate in viale Pinturicchio sono state danneggiate. Alcuni cassonetti sono stati dati dalle fiamme.

 

 

 

La provocazione a Ponte Milvio

scontri tifosi lazio roma e polizia

Mentre nel corso della mattina le rappresentanze delle due tifoserie sono entrate nelle due curve per allestire le rispettive coreografie, nell’area dello stadio Olimpico hanno iniziato a radunarsi i tifosi in vista del fischio di inizio del derby, previsto per le 20.45.

 

A ponte Milvio gli ultrà laziali hanno esibito una striscioni all’indirizzo dei romanisti. Prima espongono “Curva Sud made in Bangladesh”, poi seduti sulle sdraio all’altezza del ponte, con i volti coperti dai fazzoletti biancocelesti, hanno inviato i romanisti a ingaggiare lo scontro: “Per favore, venite voi a caricare?”.

 

 

 

Il servizio d’ordine predisposto dal questore Roberto Massucci ha sigillato tutta l’area del foro Italico, predisponendo due aree ne distinte per l’accesso alle tribune.

scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 9

 

Ai laziali è stata dedicata tutta la zona nord intorno a Ponte Milvio, i romanisti accederanno alla curva e ai distinti Sud, da piazza Mancini, dai chioschi di fronte all’Obelisco e dal ponte della Musica.

 

A dare man forte agli ultrà della curva Nord ci sono circa cento tifosi bulgari del Levski Sofia. Accanto ai romanisti gli amici croati “Bad blue boys” della Dinamo Zagabria e i greci “Gate 13” del Panathinaikos.

 

 

Il dopo partita, aggredito un tifoso straniero

scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 8

Imponente lo schieramento della polizia al termine dell’incontro, per evitare contatti tra le due tifoserie. Ma una aggressione è avvenuta ai danni di un gruppo di tifosi del Levski Sofia, gemellati con i laziali, raggiunto da alcuni ultrà della Roma, all’altezza del ponte Duca d’Aosta. Uno dei supporter bulgari è rimasto ferito, gli aggressori sono scappati.

 

 

scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 2scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 5scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 4scontri prima del derby roma lazio foto lapresse 1

(…)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…