
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO, CHE VEDIAMO? CANALE 20 PROPONE IL BEL “KING KONG” DI PETER JACKSON, VISIVAMENTE BELLISSIMO, CON NAOMI WATTS FORSE UN PO’ TROPPO SOFISTICATA COME LA BIONDA PREDA DELLO SCIMMIONE – RAI MOVIE RIPROPONE “GLI ANNI PIÙ BELLI”, COMMOVENTE NEL SUO ESSERE UN KOLOSSAL DEI SENTIMENTI MUCCINIANI AL 100% - NELLA NOTTE PASSA “COSA FAI A CAPODANNO?”. COSTRUITO SU SCAMBI DI COPPIA (“SONO PELOSI? I DETTAGLI SONO IMPORTANTI, NON VORREI TROVARMI CON UN GORILLA A LETTO”) E SITUAZIONI LESBO, È IL PRIMO FILM CHE OSA METTERE IN SCENA UN POLITICO DI DESTRA NEO-SALVINIANO (“LA SINISTRA È MORTA!”) – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Canale 20 alle 21, 05 propone il bel “King Kong” di Peter Jackson, appena uscito dalla trilogia de Il signore degli anelli, con Naomi Watts, forse un po’ troppo sofisticata come la bionda preda dello scimmione, Jack Black, Adrien Brody, Jamie Bell, Kyle Chandler, Thomas Kretschmann e Andy Serkis che dà vita a King Kong.
Visivamente bellissimo. Leggo che l’urlo di King Kong è quello di un leone rovesciato (l’urlo, non il leone…). Bryan Singer diresse per due giorni la scena dello scimmione contro il Tirannosauro con tre dita a mano... Serkis studiò i gorilla molto da vicino e divenne amico di un gorilla chiamata Zaira. Peter Jackson, che doveva fare il film prima della Trilogia, dopo il successo dei suoi tre film venne pagato la bellezza di 20 milioni di dollari.
Il film è ambientato nel 1933, l’anno di lavorazione del primo mitico King Kong con Fay Wray.
Occhio che dura tre ore e qualcosa. Dopo l’11 settembre, per rispetto dei tanti morti caduti nell’attentato alle Torri Gemelle, la Paramount ritirò tutti i dvd che mostravano in copertina King Kong in cima al World Trade Center.
Rai Movie alle 21, 10 ripropone “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino con Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Claudio Santamaria. Commovente nel suo essere un kolossal dei sentimenti mucciniani al 100%.
Con tanto di eterni riferimenti a Ettore Scola e a “C’eravamo tanto amati” (ma perché? Il mondo mucciniano è più interessante di quello scoliano coi riferimenti a Fellini…), con i personaggi che urlano e si rincorrono per le strade di Roma, con le canzoni di Claudio Baglioni che non ho mai sopportato, con i maschi che fanno i maschi belli e traditori ma che si amano tra di loro e le donne sempre un bel po’ zoccole (non lo dico io, lo dice la sceneggiatura).
Insomma. E’ un film imperfetto ma pieno di vita che Muccino vede come film generazionale degli oggi quasi cinquantenni italiani, a cavallo tra il 1983 de “Il tempo delle mele” e delle botte in testa della polizia, gli anni di Mani pulite, quelli dell’arrivo di Berlusconi, fino ai Cinque stelle e a quello che siamo oggi.
Poteva metterci meno elementi, meno storie, invece no, Muccino riempie il suo film di tutto, dalla trattoria scoliana agli anni ’80 rifatti un po’ alla Vanzina, grande intuizione, magari anche un po’ alla Brizzi prima maniera, alla crescita dei tre amici, Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, e della ragazza che tutti e tre amano, la Gemma di Micaela Ramazzotti, nella Roma di questi ultimi trent’anni, tra gli avvocati orrendi che hanno fatto i soldi coi grandi processi ai tangentari e ai simil-Poggiolini, gli sfigati che si buttano in politica, il sottobosco dei critici di cinema (“Primissima mi pubblica un’intervista a Carlo Verdone”), con Santamaria che rifà il personaggio di Stefano Satta Flores in “C’eravamo tanto amati” e finisce per buttarsi alla Mastroianni nella Fontana di Trevi con Micaela Ramazzotti.
Adoro la prima parte del film, che dura 37 minuti, ho cronometrato, con i tre amici ragazzi, interpretati da Andrea Pittorino, Francesco Cantorama, Matteo Del Buono e Gemma piccola interpretata da Alma Noce. Ci sarebbe piaciuto vederne anche di più. Anche perché i giovani attori sono diretti benissimo e Muccino sa come farli muovere nella Roma ricostruita del tempo.
Quando crescono e diventano Favino, Rossi Stuart e Santamaria, ritorniamo di colpo sia nel cinema mucciniano alla Fandango che ben conosciamo che nell’eterno recupero di Scola, e allora avremmo preferito Vanzina, presente nella prima parte, anche se va detto che la storia d’amore fra un impacciato Kim Rossi Stuart professore e la bella ma ignorantella Micaela Ramazzotti funziona benissimo e lei diventa da subito il motore del film.
gigi riva doc nel nostro cielo un rombo di tuono
Iris alle 21, 15 propone il film sul basket “Coach Carter” di Thomas Carter con Samuel L. Jackson, Rob Brown, Robert Ri'chard, Rick Gonzalez, Antwon Tanner. Su La7 alle 21, 15 trovate invece il documentario di Riccardo Milani su Gigi Riva, orgoglio del Cagliari, “Nel nostro cielo un rombo di tuono”.
Su Cielo alle 21, 20 un action misterioso, “Isolation – Pericoli alle Bahamas” di Shane Dax Taylor con Dominic Purcell, Luke Mably, Marie Avgeropoulos, Claudia Church, Chelsea Edmundson e Stephen Lang. Mi sembra più curioso il thriller realistico “Chi è senza colpa” di Michael R. Roskam con Tom Hardy, Noomi Rapace, James Gandolfini al suo ultimo film, Matthias Schoenaerts, John Ortiz, Ann Dowd, piuttosto stimato dalla critica.
corrado guzzanti in la passione di carlo mazzacurati
Passiamo alla seconda serata con la replica del “Batman” di Tim Burton con Jack Nicholson, Michael Keaton, Kim Basinger, Jack Palance, Robert Wuhl, Pat Hingle, Canale 27 alle 23, 15.
Rai Movie alle 23, 25 propone uno dei film che preferisco di Carlo Mazzacurati, “La passione” con Silvio Orlando, Cristiana Capotondi, Kasia Smutniak, Stefania Sandrelli e Corrado Guzzanti, dove in un paesino toscano un regista non più sulla cresta dell’onda dirige la sua versione della Passione di Cristo con gli abitanti del paese. Corrado Guzzanti ruba la scena a tutti come Gesù Cristo.
Italia 1 alle 0, 25 propone “Halloween”, reboot di David Gordon Gree, ma musicato da John Carpenter con Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Haluk Bilginer, Rhian Rees.. Ricordate il vecchio serial killer Michael Myers, quello del primo Halloween col mascherino? Guarda un po’, dopo quarant’anni di manicomio criminale, riesce a scappare, recupera il mascherino, e torna nella città, Charleston, dove aveva ammazzato un po’ di babysitter carucce per chiudere i conti.
Lo interpreta, a quarant’anni da Halloween, lo stesso interprete di allora, Nick Castle, quando sta fermo, quando si muove è uno stuntman veloce. E lo attende, armata fino ai denti di fucili e pistole di ogni tipo, la Laurie Strode di Jamie Lee Curtis, con rughe e capelli bianchi, ma ancora bella.
Ovvio che lì per lì nessuno pensa che il criminale a piede libero possa essere così pericoloso, è proprio il giorno di Halloween, guarda un po’ la coincidenza, e i giovani del posto cercano di divertirsi con film dell’orrore, festicciole e sane attività sessuali. Ma Michael Myers è tornato proprio per uccidere e nel corso della notte punterà dritto su Laurie Strode per il regolamento dei conti.
Un po’ come il Suspiria di Luca Guadagnino, anche questo Halloween 2018 di David Gordon Green, che curiosamente doveva dirigere qualche anno fa Suspiria per Guadagnino produttore, è una specie di film-omaggio a un grande classico, e cerca, inoltre, di ripeterne il realismo e le atmosfere.
Suspiria va più in profondità e mette in gioco molti altri elementi legati alla Germania e al cinema del tempo diventando proprio un altro film, meno horror e più profondo, Halloween è più indirizzato a essere un remake con rispetto e amore per il film precedente. Ma fa paura, almeno a me, e offre a Jamie Lee Curtis un grande ritorno.
il culo di ilenia pastorelli in cosa fai a capodanno?
Cine 34 alle 0, 30 passa “Cosa fai a Capodanno?” di Filippo Bologna con Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Alessandro Haber, Vittoria Puccini, Isabella Ferrari. E’ il primo cinepanettone di Capodanno (come altro chiamarlo? cine-aragosta?) politicamente scorretto del nostro cinema.
Costruito su scambi di coppia (“Sono pelosi? I dettagli sono importanti, non vorrei trovarmi con un gorilla a letto”), droghe a go-go, situazioni lesbo, battute politiche pesanti, anzi è il primo film che osa mettere in scena un politico di destra neo-salviniano (“la sinistra è morta!”).
luca argentero cosa fai a capodanno?
Commedia nera scritta e diretta, alla sua opera prima, da Filippo Bologna, già cosceneggiatore di Perfetti sconosciuti, con un megacast di volti noti. Dalla coppia coatta Luca Argentero-Ilenia Pastorelli a quella perversa Alessandro Haber-Vittoria Puccini, da quella scambista borghese Riccardo Scamarcio-Valentina Lodovini a una Isabella Ferrari radical chic con tendenza Prati con figli “de sinistra”, tal Ludovico Succio. Con l’aggiunta comica di due caratteristi di tante commedie italiane, cioè Massimo de Lorenzo e Carlo De Ruggeri, qui utilizzati alla Franco e Ciccio, incaricati di portare il catering di aragoste e pesce vario nella baita degli scambisti festaioli e che disquisiscono sulla sofferenza delle aragoste come se fossero avidi lettori di David Foster Wallace.
luca argentero ilenia pastorelli cosa fai a capodanno?
Per la verità c’era già stato qualche anno fa un cinepanettone (non cinearagosta…) politicamente scorretto, “Ogni maledetto Natale”, diretto a sei mani da Ciarrapico-Torre-Vendruscolo, con un grande Corrado Guzzanti. Andò male, perché, si dice, l’umorismo nero e scorretto non piace al pubblico italiano. Boh? Vedremo. Questo è forse più accattivante e più giocato sul sesso. Magari un sesso più dichiarato che praticato…
Rai Movie all’1, 40 passa “Botte di Natale” diretto da Terence Hill con Terence Hill, Bud Spencer, Anne Kasprik, Ruth Buzzi, Ron Carey, Eva Hassmann. Sempre un piacere vederli.
dio esiste e vive a bruxelles 1
Ho sempre molto apprezzato la commedia assurda “Dio esiste e vive a Bruxelles” di Jaco Van Dormael con Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau, Catherine Deneuve, Pili Groyne, Laura Verlinden, La7 all’1, 50. il grande ritorno di un regista bislacco ma talentuoso come Jaco Van Dormael, autore di opere clamorose come Toto le heros, L'ottavo giorno e dello sfortunato Mr. Nobody, il cui costo eccessivo e il cui insuccesso lo aveva un po' segnato.
Von Dormael torna quindi sulla scena dopo cinque anni con con quest’opera ironica e profondamente belga, che prende un po’ in giro le Sacre Scritture. "Dio esiste e vive a Bruxelles", è la frase che ci dice da subito la piccola protagonista del film Ae, Pily Groyne.
dio esiste e vive a bruxelles 1
Ci dice anzi che Dio si annoiava, per questo creò Bruxelles, e dopo gli animali. E infine gli uomini. Se Dio, in canotta, ciavatta e mutandoni ha le sembianze bonarie di una star francofona come Benoit Poelvoorde, che sta tutto il giorno al computer chiuso in una grande stanza da dove controlla il mondo, sua moglie è la grossa Yolande Moureau e la piccola Ae è sua figlia, sorella proprio di Gesù.
Dio è odioso e impossibile sia con la moglie che con la figlia, stressato dal troppo lavoro, al punto che la ragazzina non ne può più. L'ha fatta grossa, però. Entrando di nascosto nell'ufficio del padre ha rivelato a tutti gli esseri umani la data della loro morte, scatenando le situazioni più assurde.
Iris alle 2, 20 propone “No Sudden Move” di Steven Soderbergh con Benicio Del Toro, Don Cheadle, Ray Liotta, Brendan Fraser, Jon Hamm, David Harbour. Chiuderei con “Bertolucci secondo il cinema” di Gianni Amelio con Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Laura Betti, Robert De Niro, Gérard Depardieu, tutto girato sul set di “Novecenro”.