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IL DIVANO DEI GIUSTI – IERI, VISTO CHE NON NE POTEVO PIÙ DELLA GRUBER E DI MASSIMO GIANNINI ANCORA CON UN NUOVO CIUFFO (ALLORA RIDATECE SCANZI!) SONO CAPITATO NEL PROGRAMMA DELLA PALOMBELLI DOVE UNA ELISABETTA SGARBI VERSIONE REGISTA-EDITORE-FARMACISTA-VIROLOGA LANCIAVA IL SUO “FILM” SUI VACCINI, IN REALTÀ GIRATO NEL 2019. MAGARI, È PIÙ DIVERTENTE RISPETTO A QUEL CHE VEDREMO STASERA, VISTO CHE C’È DAVVERO POCHINO. LA COSA PIÙ INTERESSANTE È UNA RARA COMMEDIA CHE VEDE CO-PROTAGONISTA IL BEL GIULIO BERRUTI, “10 REGOLE PER FARE INNAMORARE”. ALMENO LA BOSCHI SE LO VEDE… – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

massimo giannini otto e mezzo

Che noia stasera. Vi avviso. Almeno ieri sera, visto che non ne potevo più della Gruber e di Massimo Giannini ancora con un nuovo ciuffo, allora ridatece Scanzi!, sono capitato nel programma della Palombelli dove c’era una Elisabetta Sgarbi versione regista-editore-farmacista-virologa che lanciava il suo “film” sui vaccini, in realtà girato nel 2019, cioè prima della pandemia. E in realtà non è neanche un film, ma le riprese dei bla-bla-bla di nove scienziati, c’è anche Cacciari, che parlano di vaccini. Boh?

 

ROBERTO BURIONI IN Vaccini. 9 lezioni di scienza di Elisabetta Sgarbi

Magari, il film della Sgarbi è più divertente rispetto a quel che vedremo stasera, visto che c’è davvero pochino. La cosa più interessante è una rara commedia, Canale 5 alle 22, 50, che vede co-protagonista il bel Giulio Berruti, oggi fidanzato di Maria Elena Boschi, “10 regole per fare innamorare” di Cristiano Bortone con Vincenzo Salemme, Giuseppe Scilla, Enrica Pintore, scritto da Fausto Brizzi. Allora non funzionò per nulla, anche se Bortone era un regista con molte ambizioni. Magari stasera almeno la Boschi se lo vede.

 

10 regole per fare innamorare

In prima serata mi rivedrei “Cado dalle nubi”, Canale 5 alle 21, 20, primo film di Checco Zalone, per molti il migliore, diretto da Gennaro Nunziante, con tutto un cast da fiction di Valsecchi, Giulia Michelini-Fabio Troiano, ma fa ancora molto ridere, con tanto di presa per il culo dei leghisti e del rito dell’ampolla.

 

giulio berruti 10 regole per fare innamorare

 

Non credo sia alla sua altezza “Faccio un salto all’Avana” di Dario Baldi, Cine 34 alle 21, con Brignano, Pannofino, Cornacchione, anche se è il film che cercò di lanciare Aurora Cossio, bella colombiana che fu per breve tempo fidanzatuccia di Silvio Berlusconi.

 

frequency 2

Questa la storia: “Sono sull’autobus per piazza Venezia, vedo un cartello “cercasi commessa” appeso a un negozio, il giorno dopo torno per chiedere un lavoro ma il cartello non c’è più.

 

Decido di provare lo stesso. Il secondo giorno di lavoro entra un cliente con le guardie del corpo e il negozio viene chiuso per lui. Mi si avvicina, sceglie me. È Silvio Berlusconi”. Cinque giorni dopo lascia il lavoro e entra nel mondo del cinema. Ma dura poco.

 

 

provocazione

Per il resto in prima serata vedo che danno “Frequency” di Gregory Hoblit con Dennis Quaid, James Caveziel, Iris alle 21, il modesto “Van Helsing” di Stephen Sommers con Hugh Jackman, Kate Beckinsdale, canale 20 alle 21, 05, il bellissimo ma molto visto “Arrival” di Denis Villenueve con Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker, Rai Movie alle 21, 10, uno dei pochi film che non fanno paura di Alfred Hitchcock, “La congiura degli innocenti” con Shirley MacLaine, Tv2000 alle 21, 10.

elisabetta sgarbi

Dribblate la replica di Nico Giraldi/Tomas Milian “Delitto in Formula Uno”, Cine 34 alle 22, 50, e magari puntate sul non eccelso, ma ormai storico “Provocazione” di Piero Vivarelli con Moana Pozzi, Marino Masé, Petra e Hula, Cielo alle 23, 10.

 

provocazione 9

E’ un thriller-porno che segnò un po’ uno sconfinamento di Moana dall’hard per tentare il soft d’autore. La storia vede Moana che ha due figliastre un po’ mignotte, Petra e Hula, ve le ricordate?, che non vanno bene a scuola. Te credo. Così chiama un professore per le ripetizioni, il triestino Marino Masé, vecchio stallone già poco in forma, e tutte e tre se lo vogliono fare.

 

arrival

Film di noia mortale, migliora quando Moana e Petra sono in azione. Ricordo che andai per Il Manifesto a intervistare Vivarelli e Moana… Musiche di Roberto Ciotti, però.

 

Brutto, ma proprio brutto, “Il prescelto” di Neil LaBute, Italia 1 alle 23, 10, remake con Nicholas Cage del celebre “The Wicker Man” di Robin Hardy. Salterei i troppo visti “Air Force One” di Wolfgang Peterson con Harrison Ford, Gary Oldman, Glenn Close, Nove akke 23, 30, “Contact” di Robert Zemeckis con Jodie Foster, Iris alle 23, 30, e punterei sul superclassico “I mostri” di Dino Risi con Gassman e Tognazzi, Rete 4 alle 00, 45, capolavoro della commedia all’italiana e primo film costruito, come diceva Risi, a spezzatino, cioè a episodi di lunghezze variabili.

 

faccio un salto all’avana

Imperdibile l’episodio del pugile (“…i cazzotti fanno male, eh?”), con Tognazzi che combina a Gassman un incontro micidiale. C’è anche Mario Brega…

 

frequency 1

Attenti allo Tsui Hark con Van Damme e Dennis Rodman su Tv8 alle’1,15, “Double Team”, fumettone assurdo, ma ci sono un Mickey Rourke a pezzi e una bella scena di combattimento a Roma. Rai Uno passa alle 2 di notte l’ultimo film di Carlo Mazzacurati, “La sedia della felicità” con Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston, ennesima versione, ma abbastanza divertente, del classico romanzo di Ilf e Petrov “le 12 sedie”, uscito nel 1927.

 

i giorni dell’abbandono

Ci sono almeno venti versioni del romanzo. Ma tra una versione cecoslovacca (Martin Fric e Michal Waszynski, 1933), una addirittura nazista (E. W. Emo, 1938), una brasiliana con Oscarito (Franz Eichhorn, 1957), una cubana (Tomas Gutierrez Aléa, 1962), una svedese, una iraniana e varie russe e americane, brillano quella bellissima e molto classica di Mel Brooks, “Il mistero delle dodici sedie” (1970) con Ron Moody come Vorobyaninov, Frank Langella come Ostap Bender e  Dom De Luise come l’avido Pope Fyodor, e quella sfortunatissima, perché fu l’ultimo film di Sharon Tate, uscito dopo la sua morte, firmata da Nicholas Gessner e Luciano Lucignani, “Una su tredici”, 1969, con Vittorio Gassman e un gran cammeo di Orson Welles.

 

la sedia della felicita

 

Nel film di Carlo Mazzacurati, uscito dopo la prematura morte del suo regista a 58 anni, le sedie sono solo otto e non ci si premura affatto di dire da dove è tratto il soggetto. Un capolavoro che funziona, come meccanismo narrativo, in qualsiasi situazione.

 

 

giulio berruti guglielmo scilla 10 regole per fare innamorare

L’azione dalla Odessa post-bolscevica degli anni ’20, fra tesori nascosti dalla nobiltà in fuga, pope arraffatutto e tristi case del popolo, al nordest veneto post-bossiano,

 

dove il nobile decaduto diventa la modesta sciampista con conti da regolare Bruna, una sempre brava Isabella Ragonese, l’ingenuo Ostap Bender il tatuatore romano con matrimonio sbagliato alle spalle Dino,

 

un perfetto Valerio Mastandrea, e Pope Fyodor si trasforma nell’ugualmente avido Padre Weiner di Giuseppe Battiston, prima della dieta.

 

 

 

 

 

moana pozzi provocazione

 A differenza della Odessa di Ilf e Petrov, il nordest di Mazzacurati è presentato dallo scrittore Vitaliano Trevisan all’inizio del film come un mondo che si muove tra “Pulp Fiction” e Goldoni, un po’ delinquenziale e un po’ commedia, insomma.

 

vaccini 9 lezioni di scienza film di elisabetta sgarbi 2

Le cose migliori, insomma, arrivano tardi nella notte. Come “Il bigamo” di Luciano Emmer con Marcello Mastroianni, Giovanna Ralli, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Memmo Carotenuto, Cine 34 alle 2, 35. Sceneggiatura di Sergio Amidei, Age, Scarpelli e Vincenzo Talarico, con Mastroianni accusato di bigamia da Franca Valeri e difeso da uno scatenato Vittorio De Sica(“noi qui siamo la difesa o l’accusa”).

 

 

van helsing

Giovanna Ralli è la seconda moglie, Memmo Carotenuto è Quirino, il compagno di cella. Vinsero entrambi il Nastro d’Argento nel 1956 e nel 1957 (il film venne candidato due volte…). Chissà perché questa commedia meravigliosa non ha lo stesso status delle grandi commedie del tempo. Magari il ruolo del bigamo era più adatto a Sordi che a Mastroianni, che si sta preparando a lasciare la commedia per Fellini.

alain delon mr klein

 

Passa pure “I giorni dell’abbandono” di Roberto Faenza, Rete 4 alle 3, 35, inerme dramma borghese con Margerita Buy e Luca Zingaretti, scritto da ben sei sceneggiatori e tratto da un romanzo di Elena Ferrante, che forse si poteva mandare in onda un po’ prima.

provocazine.

 

Cine 34 passa alle 4, 20 il rarissimo eurospy di Sergio Bergonzelli “M.M.M.83 – Missione Morte Molo 83” con Fred Beir, Gerard Blain e Anna Maria Pierangeli, che era da poco tornata da Hollywood. “Era bravissima”, ricordava Bergonzelli, “una vera gioia per un regista perché sapeva rendere i dettagli e le intenzioni.

 

alain delon mr klein

Aveva lavorato anche con Paul Newman in Lassù qualcuno ti ama. Poveretta è morta. (..) La paura di invecchiare l’ha uccisa”. La Pierangeli ha qui un ruolo maggiore che nei suoi altri 007 all’italiana. Se la vede con ben due agenti segreti, l’americano Fred Beir e il francese Gérard Blain. Sta col secondo ma si è innamorata del primo. I due devono risolvere un caso di omicidio in Sicilia.

m.m.m.83 – missione morte molo 83

 

È stato ucciso uno scienziato che stava lavorando a un progetto top secret, un nuovo carburante che può prendere il posto della benzina. Vabbé… Rai Movie alle 5 passa il miglior titolo della giornata, “Mr Klein” di Joseph Losey con Alain Delon, Jeanne Moreau, Michael Lonsdale, Juliet Berto, storia di doppelganger nella Francia di Pétain. Il Klein di Delon scopre il suo doppio in un Klein ebreo. Diventa un’ossessione…

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