proteste a favore di calin georgescu in romania vladimir putin

È PIÙ DEMOCRATICO ACCETTARE LE INGERENZE DI PUTIN O BANDIRE UN CANDIDATO? L’ESCLUSIONE DEL CANDIDATO FILO-RUSSO CALIN GEORGESCU DALLE ELEZIONI IN ROMANIA È UN ASSIST A PUTIN E ELON MUSK. DÀ MANFORTE ALL’IDEA DELLA “DITTATURA” CHE VIETA LE IDEE DIVERSE E ALLE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA PER LA “LIBERTÀ” – MUSK ATTACCA SOROS E SENTENZIA: “È UNA FOLLIA” – MA LE INGERENZE DI MOSCA NON SONO UN’INVENZIONE: LA MANIPOLAZIONE ELETTORALE E LE AZIONI IBRIDE DA PARTE DI MOSCA SONO PROVATE – LA CAMPAGNA “ALTAMENTE ORGANIZZATA” SUI SOCIAL E L’INTERESSE DI “MAD VLAD”: LA ROMANIA HA UN CONFINE DI 650 KM CON L’UCRAINA, ED È UN PAESE STRATEGICO PER LA NATO…

Estratto dell’articolo di Monica Perosino per “La Stampa”

 

calin georgescu 2

Un altro colpo di scena ha scosso la già complicata situazione politica della Romania, strattonata da inferenze russe, loschi manipolatori, presunte spie, e, in ultimo, anche dalle pressioni di Elon Musk. Ieri la commissione elettorale centrale di Budapest ha respinto la candidatura di Calin Georgescu, leader filorusso dell'estrema destra, alla corsa per le presidenziali del 4 maggio.

 

Un "no" al quale, come già in passato, si sono opposti i suoi sostenitori, che subito dopo la decisione sono scesi in piazza affrontando i gas lacrimogeni della polizia al grido di "Libertà, Libertà". Perfino Elon Musk si è schierato sui social, definendo l'esclusione di Georgescu dalle presidenziali «una follia».

 

ARMI TROVATE NELLA VILLA BUNKER DI Horatiu Potra

Georgescu aveva presentato la sua candidatura, nonostante dubbi sulla sua idoneità, dopo che la Corte suprema romena aveva annullato le elezioni due giorni prima del secondo turno di dicembre, a causa di un'accusa di ingerenza russa a suo favore.

 

E se ancora non è chiaro quali siano i motivi per i quali la candidatura è stata respinta è certo che il candidato presidente è sotto inchiesta penale per sei capi d'imputazione, tra cui false informazioni sul finanziamento della campagna elettorale, che sarebbe stata pagata dalla Russia.

 

Georgescu era arrivato sulla scena politica dal nulla e aveva vinto il primo turno delle presidenziali del 24 novembre scorso, annullate dalla Corte costituzione due giorni prima del ballottaggio dell'8 dicembre per una serie di irregolarità nel finanziamento della sua campagna elettorale, con accuse di ingerenze russe a suo favore che hanno portato anche all'allontanamento quale "persona non grata" di alcuni diplomatici.

 

LE MINACCE DI TRUMP E MUSK ALL UCRAINA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

A fine febbraio Georgescu era stato fermato dalla polizia e interrogato dai giudici che lo avevano messo sotto inchiesta con pesanti accuse, tra l'altro attentato all'ordine costituzionale, false dichiarazioni sul finanziamento della sua campagna elettorale, costituzione di una organizzazione di carattere fascista, razzista e xenofoba. Ciononostante, aveva deciso di ripresentare la sua candidatura.

 

La vicenda è un caso esemplare in cui si intersecano azioni di guerra ibrida, manipolazione, propaganda, corruzione e un fiume di denaro che ha inondato il Paese per deciderne il futuro. Ma è allo stesso tempo il tentativo […] di impedire che uno Stato straniero, in questo caso la Russia, si intrometta nelle questioni interne romene.

 

calin georgescu 1

La decisione dell'annullamento delle elezioni era arrivata dopo la declassificazione di informazioni di intelligence secondo cui la Russia aveva condotto una vasta campagna per promuovere il candidato filo-Putin, anti Ue e anti-Nato, Calin Georgescu.

 

Nel rapporto dell'intelligence si parla di uno sforzo di manipolazione elettorale «coordinato e sponsorizzato da uno Stato», con la Romania obiettivo delle «azioni ibride» della Russia.

L'improvviso e sorprendente aumento di popolarità di Georgescu sarebbe dovuto quindi a una campagna «altamente organizzata» sui social media, attraverso la condivisione di messaggi identici e l'uso di influencer.

 

proteste per calin georgescu

L'interesse russo per la Romania non sorprende, dal momento che condivide un confine di 650 chilometri con l'Ucraina, ed è considerato dagli alleati occidentali Paese strategico, con tre basi militari Nato e circa 5.000 truppe a supporto delle operazioni di difesa congiunta. La Romania, inoltre, fornisce una via di transito vitale per milioni di tonnellate di grano ucraino e ospita 170.000 profughi di guerra.

 

Dall'invasione su larga scala del 24 febbraio 2022, Bucarest è diventata uno dei principali partner per la sicurezza di Kyiv, con un accordo bilaterale decennale che prevede tra l'altro, un protocollo per la sicurezza del Mar Nero, lo sminamento, l'intelligence e il controspionaggio, sicurezza informatica. Inoltre, finora la Romania ha fornito all'Ucraina veicoli corazzati per il trasporto di personale, lanciarazzi multipli, obici, proiettili di artiglieria, lanciagranate, mitragliatrici e molto altro.

ELON MUSK E STARLINK IN UCRAINA

 

Un candidato come Georgescu, esplicitamente contrario alla Nato e, soprattutto all'invio di aiuti militari all'Ucraina, deve essere parso al Cremlino il cavallo perfetto su cui puntare.

 

Georgescu ha sempre affermato di aver speso «zero» per la promozione elettorale. Ma i documenti di intelligence identificano un account TikTok che avrebbe effettuato pagamenti per 381.000 dollari in un solo mese dal 24 ottobre, a utenti che promuovevano Georgescu.

 

MUSK PUTIN 2

Le agenzie di intelligence hanno inoltre segnalato 85.000 tentativi di hacking […].

Il rapporto afferma che i criminali informatici hanno utilizzato metodi avanzati per rimanere anonimi, lavorando su larga scala e con metodi che ricordano molto da vicino quelli della Russia.

 

Georgescu […] ha […] protestato […] su X, definendola «un colpo diretto alla democrazia nel mondo». «L'Europa è ormai una dittatura - aggiunge -, la Romania vive sotto la tirannia!». Molti gli interventi sui social a suo favore, tra cui quello, eminente, di Elon Musk.

 

Calin Georgescu

«This is crazy», una follia, per il capo del Doge, escludere Calin Georgescu dalle elezioni in Romania. Musk ha ripostato alcuni tweet sull'argomento accompagnandoli con dei brevi commenti. Tra gli altri, vi si afferma che «la democrazia è ufficialmente morta in Romania e nell'Unione Europea». In un altro post rilanciato da Musk a firma Mario Nawfal, si afferma che ci sarebbe «una Ong sostenuta da Soros dietro la censura a Georgescu». E Musk commenta: «Ancora Soros...».

calin georgescu. calin georgescu. calin georgescu 3

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”