1- FESTA DELLE PIE DAME ROMANE PER LA COMUNITA DI SANT’EGIDIO E CON RICCARDI NEO-MINISTRO SI SCAPICOLLANO LETTA, ALE-DANNO, ABETE, DE LAURENTIIS, GUBITOSI 2- PER MOLTI DATA IN DIFFICOLTA DOPO L’ELEZIONE DI RATZINGER (I TRASTEVERINI PRO TETTAMANZI), SEMBRA AVERE TROVATO NUOVA VERVE CON LA NOMINA DI ANDREA RICCARDI AL MINISTERO DELLA COOPERAZIONE, ARRIVATA NON SENZA IL PLACET DI BAGNASCO 3- AL DI LA DEL GOVERNO ITALIANO, E'SUL FRONTE ECCLESIALE CHE SANT’EGIDIO SI SEGNALA IN FORTE ASCESA. NON MANCANO MOLTI GIORNI ALLA NOMINA DEL NUOVO PATRIARCA DI VENEZIA. E LA NOTIZIA DI QUESTE ORE E' CHE TRA I NOMI CHE EGLI CONSIDERA PAPABILI PER VENEZIA C’E ANCHE QUELLO DI VINCENZO PAGLIA. 66 ANNI, CIOCIARO, DAL 2000 VESCOVO DI TERNI, E' STATO IL GRAN “PATRIARCA” DI SANT’EGIDIO

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

1- ROMA AI PIEDI DI SANT'EGIDIO
Lucilla Quaglia per Il Messaggero

Una grande composizione di ceri color avorio illumina il cammino degli illustri invitati di Agenda Sant'Egidio, ovvero l'associazione fondata nel 2009 da Maite Bulgari per promuovere tutte le attività della Comunità presieduta da Marco Impagliazzo.

Proseguendo ecco un trionfo di luci giallo-arancio, ideate dal talentuoso regista Denis Krief, in onore dei duecento personaggi del mondo dell'imprenditoria, della politica e della cultura, letteralmente affascinati dal nuovissimo e originale spazio dell'Ostiense, ex sede di una vecchia stamperia.

La solidarietà costituisce sempre un grande appeal per la società romana e sono quindi numerosi gli amici accolti dalla Bulgari e coinvolti da tempo nel raggiungimento di importanti traguardi per la sua organizzazione, sia nell'attività di fundraising che nella diffusione della cultura della donazione.

Nella lunga lista di invitati si leggono i nomi del Ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi e poi Paolo Bulgari, monsignor Vincenzo Paglia, Gianni e Maddalena Letta, Aurelio De Laurentiis, Luigi Abete, Brunello Cucinelli, Sergio Balbinot, Giampaolo e Rossana Letta, Rocco Crimi, Luigi Gubitosi, Franca e Paola Fendi, il direttore artistico del teatro dell'Opera Alessio Vlad e la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva.

Tra tovaglie di lino e simbolici centro tavola di salvia, applausi per i video sul Fundraising Activity Report 2011, ricchi di informazioni sulle attività di raccolta fondi finora svolte e quelle in itinere.

Ma la particolarità della serata è sicuramente il grande Gennaro Esposito, chef campano due Stelle Michelin tra i più celebrati dal panorama internazionale, che realizza un articolato menù. I piatti? Risotto con cipolla ramata di Montoro, sauro bianco affumicato, alga croccante, profumo di limone e peperoncino, maialino con pesto di albicocche agrodolce, fichi secchi e purea di mela annurca e imperdibile e goloso buffet di sfogliatelle napoletane. Ricette cucinate inoltre con il supporto di un gruppo di ragazzi della Comunità di Sant'Egidio.

All'esclusivo dinner, servito in maniera impeccabile dai volontari dell'associazione, prenotati inoltre blasoni e luminari come i principi Domenico e Martine Orsini, Patrizia e Giovanni Aldobrandini, Carlo e Lucia Odescalchi, Luigi Chiariello e Lamberto Gancia e politici come il Sindaco di Roma Gianni Alemanno con Isabella Rauti e il presidente della Provincia Nicola Zingaretti.

E mentre un coro russo intona suggestivi canti, scambio di saluti tra le attivissime componenti del comitato organizzativo - presieduto dalla Bulgari - Anna Addario, Federica Cerasi, Raffaella Chiariello, Claudia Cornetto Bourlot, Esther Crimi, Rossana Letta, Barbara Maccaferri e Santa Santarelli.

2- ULTIMA CHIAMATA PER VENEZIA. SUL TRENO ANCHE IL VESCOVO DI SANT'EGIDIO
Paolo Rodari per "il Foglio"

Fu grazie a un'intuizione di Igor Mann del 1995 che tutti ancora oggi la conoscono come l'"Onu di Trastevere". Per il Vaticano, invece, è sempre stata semplicemente un'organizzazione dalle indiscusse capacità diplomatiche, la cui azione spesso raggiunge quei campi sui quali "gioca" anche la seconda sezione (Affari esteri) della segreteria di stato.

La Comunità di Sant'Egidio, per molti data in difficoltà dopo l'elezione al soglio di Pietro del cardinale prefetto Joseph Ratzinger (non è un mistero per nessuno che i trasteverini credettero fino all'ultimo nell'elezione di Dionigi Tettamanzi), sembra avere trovato una nuova verve mentre il settimo anno di pontificato di Benedetto XVI ha da qualche settimana effettuato il suo giro di boa.

La nomina di Andrea Riccardi al ministero della Cooperazione, infatti, è arrivata non
senza il placet del cardinale presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco il quale, già nel 2009, volle Riccardi in cattedrale a Genova per parlare di laicità e bene comune. Ma al di là del governo italiano, è sul fronte ecclesiale che Sant'Egidio si segnala in forte ascesa. Non mancano molti giorni alla nomina del nuovo patriarca di Venezia.

Ed è qui che, non senza qualche sorpresa, Sant'Egidio potrebbe dire la sua. Venezia è sede prestigiosa non soltanto perché è l'unica, assieme a Lisbona, a mantenere il rango onorifico di patriarcato, ma anche perché nell'ultimo secolo tre dei sette Pontefici sono stati eletti in conclavi nei quali erano entrati come patriarchi di Venezia: Giuseppe Sarto (Pio X), Angelo Giuseppe Roncalli (Giovanni XXIII), e Albino Luciani (Giovanni Paolo I). Il dossier relativo a Venezia è ora nelle mani del prefetto dei vescovi, il cardinale franco canadese Marc Ouellet. Ratzingeriano di ferro, tratta le nomine più importanti direttamente con l'appartamento papale.

La notizia di queste ore è che tra i nomi che egli considera papabili per Venezia c'è anche quello di Vincenzo Paglia. 66 anni, ciociaro, dal 2000 vescovo di Terni, è stato assistente di Sant'Egidio. E' postulatore della causa di beatificazione del vescovo di San Salvador Oscar Romero (il presule che per il suo impegno nel denunciare le violenze della dittatura del suo paese venne ucciso mentre celebrava) per il quale Paglia più volte, non senza un certo fastidio nelle raffinate stanze vaticane, ha celebrato messa con la casula rossa, il colore che si concede ai martiri.

Nelle scorse settimane il cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone sembrava voler appoggiare invece l'ascesa a Venezia di Aldo Giordano, 57 anni, dal 2008 rappresentante pontificio a Strasburgo. Sulla sua candidatura però, sembra siano sorte complicazione dovute principalmente al fatto che non si vuole portare in una sede così prestigiosa un ecclesiastico che non è mai stato vescovo diocesano.

E' anche per questo motivo che in segreteria di stato è data come piu spendibile l'ipotesi che prende il nome di Francesco Moraglia. 58 anni, di Genova, dal 2007 vescovo di La Spezia e presidente del consiglio d'amministrazione di Tv2000, Moraglia è presule di visione teologica e liturgica in sintonia con Ratzinger. In alternativa c'è la strada veneta: Andrea Bruno Mazzoccato, arcivescovo di Udine, è uscito da un giro di pareri effettuato tra i vescovi veneti come il presule che gode del maggiore gradimento.

 

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