CHE FIGURA DI “CALTA” – QUATTRO SOCI DI MINORANZA HANNO DENUNCIATO LA “CALTAGIRONE EDITORE” CONTESTANDO L’OPERATO DEL GRUPPO. TRA I PUNTI DIRIMENTI, L’ECCESSIVA CONCENTRAZIONE (L’80%) DELLA LIQUIDITÀ IN GENERALI E MEDIOBANCA, GIUDICATA “ESTREMAMENTE RISCHIOSA” E FRUTTO DEGLI “INTERESSI PERSONALI” DI AZZURRA CALTAGIRONE E DEL PADRE – SECONDO I SOCI CONTESTATORI, “SAREBBE NECESSARIO VENDERE LE TESTATE GIORNALISTICHE…” – LA RISPOSTA DEL COLLEGIO SINDACALE

DAGONOTA

francesco gaetano caltagirone con la figlia azzurra

Sul sito della Caltagirone editore è stata appena pubblicata una relazione del collegio sindacale relativa alla denuncia ricevuta il 16 maggio da quattro soci di minoranza che detengono il 2,2% del capitale.

 

Gli azionisti contestano alcune questione, condensate in cinque punti.

 

I 4 più interessanti sono:

1) La concentrazione dell’80% della liquidità del gruppo in Generali e Mediobanca, tra l’altro partecipate tra loro, viene considerata una scelta estremamente rischiosa;

 

2) Gli azionisti accusano Azzurra Caltagirone, presidente del gruppo editoriale, di perpetuare gli investimenti in Generali e Mediobanca “per interessi personali” suoi e del padre Francesco Gaetano.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET

3) secondo i soci contestatori, “sarebbe necessario vendere le testate giornalistiche che invece vengono mantenute per interessi sociopolitici del socio di maggioranza”

 

4) la politica dei dividendi penalizza in modo ingiustificato i soci di minoranza.

 

Contestazioni a cui ha risposto punto per punto il Collegio sindacale, che ha giustificato le partecipazioni finanziarie con i buoni risultati economici delle stesse (della serie: rendono, e molto, e quindi sticazzi degli “interessi personali).

 

PARTECIPAZIONI DELLA CALTAGIRONE EDITORE

Riguardo alla parte più succosa, quella del “suggerimento” di vendere le testate giornalistiche (“il Messaggero”, “il Mattino” e “il Gazzettino”, oltre alla free press “Leggo”), il collegio sindacale “rileva che il Gruppo Caltagirone Editore Spa, nonostante il risultato operativo negativo, non ha mai avuto problemi di continuità aziendale come emerge anche dalle relazioni annuali delle società di revisione che si sono succedute negli anni. Il Collegio, pertanto, non riscontra criticità non ritiene conoscibili né sindacabili eventuali interessi sociopolitici del Socio di maggioranza”

 

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SULLA DENUNCIA EX ARTICOLO 2408 E.E. RICEVUTA IN DATA

16.05.2024.

Da https://www.caltagironeeditore.com/

 

papa francesco bergoglio azzurra e francesco gaetano caltagirone nella sede del messaggero

Signori Soci,

Il Collegio Sindacale della Caltagirone Editore spa rende noto di aver ricevuto in data 16.05.2024 una denunzia ex articolo 2408 comma 2 e.e. proveniente da quattro soci che hanno dichiarato di detenere complessivamente 2.821.000 azioni della Caltagirone Editore spa rappresentanti il 2,257% dell'intero capitale sociale.

 

Le questioni prospettate sono state esaminate nelle riunioni del Collegio tenutesi nei giorni 28 maggio, 10 giugno, 14 giugno, 20 giugno, 16 luglio, 24 luglio e 26 luglio 2024 (di cui alle pagine da 84 a 156 del Libro dei Verbali del Collegio).

 

il messaggero

I verbali danno conto delle informazioni e della documentazione richieste dal Collegio alla Società in sede di esame delle numerose questioni ad esso sottoposte, il cui relativo contenuto, ove rilevante, si trova direttamente riprodotto nei verbali medesimi. Non si è reso necessario acquisire pareri

 

Il Collegio Sindacale, sulla base della documentazione analizzata, ha ritenuto all'unanimità che all'esito dell'esame del contenuto specifico della denuncia presentata in data 16.05.2024 non siano emerse criticità.

 

In particolare, nella denuncia pervenuta in data 16.05.2024 si legge quanto segue:

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

1) il portafoglio titoli in cui è investita la liquidità della società è rappresentato per l'80% da azioni della società Generali e di Mediobanca. Questa scelta viene definita dai quattro soci alquanto rischiosa in quanto concentra il rischio dell'investimento in soli due titoli che tra l'altro sono tra loro partecipati;

 

2) la scelta di questi titoli è dettata da interessi personali del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Caltagirone Editore spa che è Consigliere della Banca Generali e del di lei genitore;

 

3) vengono contestati i canoni di locazione dei contratti sottoscritti con parti correlate per immobili;

 

4) viene contestato il compenso riconosciuto al Presidente del Consiglio di Amministrazione che verrebbe ritenuto dai quattro soci congruo se contenuto entro g li Euro 150.000,00;

 

azzurra e francesco gaetano caltagirone

5) secondo i quattro soci, sarebbe necessario vendere le testate giornalistiche che invece vengono mantenute per interessi sociopolitici del Socio di maggioranza.;

 

6) la politica dei dividendi penalizza in modo ingiustificato i soci di minoranza: la mancanza di dividendi determina la bassa quotazione delle azioni della Caltagirone Editore e agevola le Opa predatorie da parte del Socio di maggioranza.

 

Per aumentare le quotazioni i quattro soci suggeriscono di fare acquistare alla Società azioni proprie, e propongono inoltre di convocare l'assemblea per la liquidazione controllata e graduale della società.

 

Al riguardo, il Collegio osserva quanto segue.

francesco gaetano caltagirone philippe donnet

 

Per quanto attiene alla gestione del portafoglio titoli in cui è investita la liquidità della società Caltagirone Editore Spa (punto 1), il Collegio ha constatato preliminarmente che la Caltagirone Editore Spa detiene esclusivamente le azioni "Assicurazioni Generali" e non anche azioni "Mediobanca Spa".

 

Quanto poi al merito, il Collegio ritiene di non poter muovere alcuna osservazione sull'investimento finanziario eseguito nelle azioni della società Assicurazioni Generali Spa, tenuto conto:

 

i) della data da cui la società Caltagirone Editore Spa detiene in portafoglio le azioni della società Assicurazioni Generali Spa (anno 2009);

 

ii) delle plusvalenze latenti che tali azioni esprimono (Euro 26,9 milioni: dato aggiornato al 30.06.2024);

ASSICURAZIONI GENERALI

 

iii) dei dividendi complessivi incassati dalla società Caltagirone Editore Spa (Euro 36,1 milioni dato aggiornato al 30.06.2024);

 

iv) del costo complessivo dell'investimento (Euro 39,5 milioni);

 

v) dell'attuale valore di borsa del titolo Assicurazioni Generali Spa.

 

Per quanto attiene alla presenza di conflitti di interesse del socio di controllo e del Presidente (punto 2), il Collegio Sindacale dà atto che non può indagare su eventuali interessi personali che la famiglia del Presidente del Consiglio di Amministrazione può avere nella società Assicurazioni Generali Spa, e che comunque si deve osservare che:

 

GUIDO BOFFO

• riveste alcuna carica all'interno della società Assicurazioni Generali Spa;

 

• Il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Caltagirone Editore spa è componente non esecutivo del Consiglio di amministrazione di Banca Generali Spa dal giugno 2016 mentre l'investimento nelle azioni Assicurazioni Generali risale al 2009 come sopra esposto;

 

le performance positive per la società Caltagirone Editore Spa dell'investimento nelle azioni della Assicurazioni Generali Spa rendono comunque irrilevanti eventuali interessi della famiglia del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Caltagirone Editore spa nella società Assicurazioni Generali Spa che, peraltro, il Collegio Sindacale non è in grado di conoscere né tanto meno di sindacare.

 

francesco gaetano caltagirone e la figlia azzurra

Per quanto attiene ai canoni di locazione dei contratti sottoscritti con parti correlate per immobili (punto 3), il Collegio ha rilevato che la società Caltagirone Editore Spa ha sottoscritto un contratto di locazione il cui canone di locazione, alla data di sottoscrizione del contratto, era in linea con i prezzi di mercato ed è stato sottoposto all'esame del Comitato degli Amministratori indipendenti.

 

Per quanto riguarda le procedure previste per le OPC, si fa presente che poiché l'operazione rientra tra le operazioni di minore rilevanza e tra le operazioni ordinarie dell'attività operativa, e i termini e le condizioni contrattuali non si discostano dai valori di mercato e dagli usi negoziali, essa è esclusa dall'ambito di applicazione della procedura OPC in base all'articolo 5, punto 5.1 lettera d).

 

Quanto ai contratti di locazione sottoscritti dalle società controllate dalla società Caltagirone Editore Spa (punto 3), questa ultima ha applicato quanto previsto dall'art. 9, paragrafo 1 delle procedure per OPC.

GUIDO BOFFO

 

Per quanto attiene al rilievo sull'importo del compenso riconosciuto al Presidente del Consiglio di Amministrazione (punto 4), preso atto dei compensi maturati dal citato Presidente nell'arco temporale 2021/2024 e che detti compensi sono stati tutti deliberati dai rispettivi organi competenti di ciascuna società sentito il parere favorevole dei rispettivi Collegi Sindacali e sentiti, ove presenti, gli Amministratori indipendenti, il Collegio Sindacale ritiene di non dover muovere alcuna osservazione su detti compensi.

 

Per quanto attiene alla necessità di vendere le testate giornalistiche che invece verrebbero mantenute per interessi sociopolitici del Socio di maggioranza e di cambiare il Presidente del Consiglio di Amministrazione (punto 5), il Collegio Sindacale rileva che il Gruppo Caltagirone Editore Spa, nonostante il risultato operativo negativo, non ha mai avuto problemi di continuità aziendale come emerge anche dalle relazioni annuali delle società di revisione che si sono succedute negli anni. Il Collegio, pertanto, non riscontra criticità non ritiene conoscibili né sindacabili eventuali interessi sociopolitici del Socio di maggioranza.

 

Per quanto attiene, infine, alla politica dei dividendi attuata dalla società Caltagirone Editore Spa (punto 6), il Collegio Sindacale ritiene di non poter in alcun modo interferire nelle scelte demandate all'Assemblea dei Soci, specie se le scelte fino ad ora adottate sono prudenti e assicurano la permanenza all'interno della Società della liquidità necessaria per fare fronte con regolarità agli impegni presi.

 

ALBERTO NAGEL

Quanto alla proposta suggerita dai quattro soci denuncianti di fare acquistare alla Società azioni proprie per aumentare la loro quotazione e di convocare l'Assemblea per la liquidazione controllata e graduale della Società (punto 6), il Collegio Sindacale ritiene di non poter interferire sulle scelte che potrebbe adottare la Società, con il voto favorevole della maggioranza dei soci, sull'acquisto di azioni proprie, fatta salva l'osservanza delle disposizioni contenute nel codice civile che disciplinano la materia. Sulla base delle considerazioni sopra esposte, il Collegio Sindacale non ritiene che vi siano i presupposti per convocare l'Assemblea dei Soci per deliberare la liquidazione controllata e graduale della Società.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…