bac nord divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA SU NETFLIX NON POSSO CHE CONSIGLIARVI UN OTTIMO POLIZIESCO, TRATTO DA UNO SCANDALO CHE COLPÌ MARSIGLIA NEL 2012, “BAC NORD”, DIRETTO DA CÉDRIC JIMENEZ, CHE LO HA SCRITTA ASSIEME A SUA MOGLIE AUDREY DIWAN, GUARDA CASO PROPRIO LA VINCITRICE DEL LEONE D’ORO DI VENEZIA QUEST’ANNO CON IL SERISSIMO “L’EVENEMENT”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

bac nord 11

Mentre “Dune” procede con lo stesso incasso del giorno precedente, altre 400 mila euro, stasera su Netflix non posso che consigliarvi un ottimo poliziesco, tratto da uno scandalo che colpì Marsiglia nel 2012, “Bac Nord”, diretto da Cédric Jimenez, che lo ha scritta assieme a sua moglie Audrey Diwan, guarda caso proprio la vincitrice del Leone d’Oro di Vienezia quest’anno con il serissimo “L’evenement”. Certo, non avrei mai detto che la stessa mano possa aver ideato due film così diverso, ma adesso mi spiego perfettamente la grande professionalità, al suo secondo film da regista, ma tanti ne ha seguiti col marito, della Diwan.

 

bac nord 8

Bac Nord è il nome della squadra di polizia marsigliese che finirà indagata per corruzione e spaccio dopo una pericolosa operazione proprio di lotta allo spaccio in un quartiere malfamato della città in mano ai pusher. Strepitosi i tre protagonisti, Gilles Lellouche, François Civil, Karim Leklou, e strepitose anche le ragazze, Adéle Exarkopoulos e Kenza Fortas. Presentato fuori concorso a Cannes lo scorso luglio, il film è uscito in sala in Francia con grande successo, mentre da noi è finito subito in streaming. E’ la vita. 

il rubacuori

 

Sempre su Netflix avviso che è uscito un vecchio film di Aldo Maccione irresistibile, “Il rubacuori”, girato da Christian Gion a Tahiti nel 1983. Ci sono Anna Maria Rizzoli, Jole Silvani e Florence Guerin. Cultissimo. Aldo è amatissimo in Francia. Quanto ai film in chiaro delle 21 e dintorni, sono indeciso tra buttarmi su “I soliti ignoti”, Rai Storia alle 21, 10, capolavoro di Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Claudia Cardinali, Memmo Carotenuto, Capannelle e Totò (“il metodo Fu-Cimin”, ricordate?) e “Agente 007 – Licenza di uccidere” di Terence Young con Sean Connery, Ursula Andress, Joseph Wiseman e John Kitzmiller, il primo James Bond e forse il migliore, Rete 4 alle 21,25. 

 

FUN IN ACAPULCO

Visti e rivisti cento volte, d’accordo, ma almeno andiamo sul sicuro. Ursula non voleva neanche farlo il film, fu Kirk Douglas a convincerla. E allora, visto che era sotto contratto con la Paramount, vedendola in un film della United Artists, le chiesero di fare un film con loro, “Fun in Acapulco” con Elvis Presley. Ma sto divagando… Cine 34 presenta alle 21 “La collera del vento” di Mario Camus con Terence Hill e Maria Grazia Buccella. Non è un western, anche se viene mascherato da tale, ma un serissimo mélo ambientato in Andalusia nei primi del 900. In un primo momento il coproduttore del film doveva essere Goffredo Lombardo, cioè la Titanus. 

 

la collera del vento 4

È in questo momento che collabora al copione, in gran segreto, un regista italiano di grande prestigio come Valerio Zurlini. Sarà proprio Zurlini, secondo il critico Miguel Rubio, a spingere sul carattere politico del film senza perdere il suo lato western. Quando la Titanus si toglie dal progetto e subentra la Fair Film di Mario Cecchi Gori le cose cambiano. Anche perché il produttore italiano chiede alcune modifiche fondamentali. 

 

A cominciare dai protagonisti che devono essere Maria Grazia Buccella, presenza fissa nei film di Cecchi Gori e Terence Hill. A questo punto Camus ha la tentazione di scappare, ma dal momento che tanto denaro era stato già speso nel progetto va avanti. Su Canale 20 passa un “Van Helsing” un po’ cafone di Stephen Sommers con Hugh Jackman non ancora diventato il cupo Wolverine-Logan e la bellissima Kate Beckinsdale. Il film, però, è trribile. Rai Movie alle 21, 10 ha in cartellone un film diretto dalla moglie di Francis Coppola, una commedia con Diane Lane e Alec Baldwin alquanto graziosa, “Parigi può attendere”. 

 

il ricatto

Magari non è male “Il ricatto” di Eugenio Mira con Eija Wood e John Cusack, Iris alle 21, Meglio lasciar perdere “Amori, letti e tradimenti” di Alfonso Brescia con Marisa Mell, Don Backy, Ugo Bologna e Sonia Viviani, Cielo alle 21, 15, e il cartone americano “Ferdinand” di Carlos Saldanha e Catherine Malkashow, Italia 1 alle 21, 20, che volgarizza un bel po’ un celebre libro per bambini pacifista degli anni di guerra di Munro Leaf e Robert Lawson, già portato sullo schermo da Walt Disney. Inoltre non è facile spiegare ai bambini la parte più crudele del racconto, cioè la corrida. 

 

intrigo internazionale 1

In seconda serata è la volta buona per rivalutare il curioso, spettacolare ma sfortunato “The Walk” di Robert Zemeckis con Joseph Gordon Levitt nei panni dell’acrobata Philip Petit che nel 1976 si fece una camminata tra una torre gemella e l’altra sul suo filo, Rai Uno alle 22, 30. Attenzione però che torna anche un capolavoro come “Intrigo internazionale” di Alfred Hitchcock con Cary Grant, mai così cool inseguito da mezzo mondo, Eva Marie Saint e un James Mason cattivo, ma di classe, Iris alle 23. Confesso che mi vedrei anche “Lo squalo II” di Jeannot Szwark con Roy Scheider, Lorraine Gary, Murray Hamilton, che ho visto solo allora. 

 

la collina degli stivali 1

Purtroppo non era buona come il primo e, a quel tempo, i sequel erano trattati come serie B, regista non eccelsi e un terzo del cast del film precedente. E’ un buon film anche “Quel che sapeva Maisie” di Scott McGhee e David Siegel con Julianne Moore e Alex Skarsgaard, Rai Movie alle 22, 50. Cine 34 alle 22, 55 presenta anche un vero western all’italiana, “La collina degli stivali” di Giuseppe Colizzi con Bud, Terence, Victor Buono e Woody Strode. “Il film lo aveva scritto il mio amico Peppino Colizzi”, ricorda il co-produttore Manolo Bolognini. 

 

“Fu preso come regista Romolo Guerrieri. Ma gli fecero un brutto scherzo. Dopo aver visto i giornalieri, Bino Cicogna, che dirigeva la Euro, decise di sostituire il regista. Io stavo in Spagna a fare dei sopralluoghi. Tornai a Roma e cercai di trovare almeno una maniera elegante per sostituire Guerrieri. Bino disse a Colizzi di fare lui il regista, che era anche produttore assieme a me. E Colizzi disse che lo avrebbe fatto se rimanevo pure io.” 

 

la collina degli stivali 2

Il materiale girato da Guerrieri, in realtà, rimane nel film. Riguarda tutta la parte al circo. Questo spiega, comunque, perché il film sia un po’ scombinato. Glauco Onorato, voce ufficiale di Bud Spencer, compare, per la prima e unica volta, in un western accanto a Spencer. “Faccio un bel ruolo, anche se poi, ironia della sorte, sono stato doppiato a mia volta per non fare confusione, Credo da Luciano De Ambrosis”.

 

JACKIE BROWN -

Dopo mezzanotte arrivano film stravaganti come “Imogene . Le disavventure di una newyorkese” di Shari Sprenger Berman e Robert Pulcini con Kristen Wiig e Matt Dillon, Rai Movie alle 00, 35. Beh, scordavo che Paramount programma alle 00, 40 “Jackie Brown” di Quentin Tarantino, ma lo conoscerete a memoria. Cine 34 alle 00, 50 ripesca il tardissimo sequel “L’allenatore nel pallone II” ancora diretto da Sergio Martino e ancora interpretato da Lino Banfi coi suoi “porca puttena” e la sua “bizona”. Non è un capolavoro, ma chi se ne frega. 

 

luci d inverno

“Basta che funzioni”, Iris all’1, 35, è tra i migliori ultimi film di Woody Allen. Al suo posto troviamo Larry David, che non è la stessa cosa. Mi fece impressione, quando lo vidi in tv da ragazzino, la cupezza di “Luci d’inverno” di Ingmar Bergman col suo prete che teme la guerra fra America e Usa e l’arrivo dei cinesi, Rai Tre all’1, 45. Ci sono i soliti grandi attori, Gunnar Bjornstrand, Ingrid Thulin, Max Von Sydow e Gunnel Lindblom.

 

dio esiste e vive a bruxelles 1

 A notte fonda, alle 2, 45, Rai Uno presenta un film di gran divertimento come “Dio esiste e vive a Bruxelles” di Jaco von Dormael con Benoit Poelvoorde, mentre Rai Tre replica il capolavoro di Aleksei German ”E’ difficile essere Dio”, altro film che se la prende con la divinità. Rete 4 alle 4, 10 si lancia nel film più stracult della nottata, “La figliastra” di Eduardo Mulargia con Nino Terzo, Sonia Jeanine, Lucretia Love, commedia sexy che doveva dirigere in un primo tempo Lucio Fulci con lo stesso cast e che finisce poi nelle mani di Mulargia. Non ha nessuno status.

 

il vizio di vivere 1

Per il Vice de La Sicilia, di bocca buona quando si parla di prodotti locali: «un film divertentissimo e molto vivace, ambientato nella nostra bella Sicilia, focosa ed ospitale. [...] La regia, piena di esilaranti trovate, specie nel focosissimo finale, è di Eduardo Mulargia». Trashissimo. Tutto si chiude con un film televisivo che Dino Risi considerava buono, “Il vizio di vivere”, Iris alle 4, 50. E’ lì che Dino aveva chiuso Carol Alt in un polmone d’acciaio.

la collera del vento 3il vizio di vivere 2bac nord 10bac nord 1bac nord 5van helsing 1bac nord 3bac nord 7007 licenza di uccidereferdinand van helsing 2bac nord 4la collera del vento 4bac nord 2la collera del vento 2bac nord 9dio esiste e vive a bruxelles 2

Ultimi Dagoreport

de luca schlein guerini decaro

DAGOREPORT: SINISTR-ELLY COLTELLI! LA SCHLEIN PENSA DI IMBRIGLIARE LA MINORANZA RIFORMISTA CON UN CONGRESSO DOPO LE REGIONALI DI AUTUNNO, MA NON FA I CONTI CON LA REALTÀ DEL CORPACCIONE DEM. PIÙ DELLA METÀ DEGLI ISCRITTI AL PD, INFATTI, HA UN ORIENTAMENTO RIFORMISTA, DIVERSO DA QUELLO DELLA ATTUALE SEGRETARIA E MOLTI ESPONENTI DI PESO DEL PARTITO SONO SCHIERATI SU POSIZIONI A LEI AVVERSE, A INIZIARE DA VINCENZO DE LUCA, CHE TUONA: “NON CONSENTIREMO CHE LA CAMPANIA TORNI NELLA PALUDE NELLA QUALE ERA DIECI ANNI FA”. IL CONGRESSO PER ELLY PUÒ DIVENTARE UNA ROULETTE RUSSA IN CUI RISCHIA DI SPACCARE IL PARTITO...

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...