CAFONALINO - GLORIA PER MONIQUE VEAUTE, “IMPATACCATA” A PALAZZO FARNESE CON LA LEGION D’ONORE - DA VILLA MEDICI AL FESTIVAL DI “ROMA EUROPA, PASSANDO PER LA DIREZIONE DI PALAZZO GRASSI A VENEZIA, QUARANT’ANNI DI UNA FRANCESE IN ITALIA - AD OMAGGIARLA VELTRONAL A LADY BERNABÈ, DA GUIDO FABIANI A SCARPELLINI (MANO NELLA MANO CON LA SUA ARCHITETTA SABRINA)…

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Roberta Petronio per "Il Messaggero"

A Palazzo Farnese ancora decorazioni al femminile. Dopo la cerimonia che ha insignito il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è arrivato il momento di Monique Veaute. L'ambasciatore di Francia in Italia Jean-Marc de La Sablière ha appuntato l'altra sera sulla giacca del presidente di RomaEuropa festival le insegne di Cavaliere nell'ordine della Legion d'Onore, sottolineandone la curiosità, il gusto per le scoperte, l'eccellenza sviluppata anche nei rapporti culturali franco-italiani.

All'evento hanno partecipato, oltre al marito Marco Causi e ad un nutrito gruppo di familiari e amici, il direttore dell'Accademia di Francia Eric de Chassey, Jean-Marie Drot, Walter Veltroni e lo staff del festival che si prepara all'apertura dell'edizione 2011.


DISCORSO DI JEAN-MARC DE LA SABLIÈRE - AMBASCIATORE DI FRANCIA IN ITALIA

Cara Monique Veaute,

Sono molto felice di accoglierLa questa sera a palazzo Farnese per consegnarLe il titolo di Cavaliere della Legione d'onore, dopo 40 anni di vita dedicata alla cultura e alla collaborazione culturale tra la Francia e l'Italia.

Sarà difficile per me descrivere il Suo percorso cosi ricco e pieno di talento, poiché avendo iniziato la Sua carriera come giornalista a Radio France, molto presto viene attratta dal mondo dell'arte, dovrei dire il mondo degli arti. Infatti, nel 1982, ha fondato e diretto la sezione "musica" della Biennale di Parigi. Poi nel 1984, ha promosso l'apertura della grande hall della Villette.
Ha inoltre partecipato alla creazione del festival "Musica" di Strasburgo, di cui è ancora oggi membro del comitato artistico.

Ma è in Italia che potranno esprimersi il Suo talento e il Suo gusto per l'arte.

Prima a Villa Medici, dove con Jean-Marie Drot ha fortemente contribuito ad aprire l'Accademia di Francia fino allo spettacolo vivente e al cinema, gettando le basi di quella che sarebbe diventata una delle più ricche manifestazioni culturali italiane ed europee, il cosiddetto "festival Roma Europa".

Sotto la Sua guida, questo festival che ha festeggiato l'anno scorso i suoi 25 anni, è subito diventato una manifestazione di riferimento nella capitale italiana, per l'arte della scena, proponendo agli spettatori romani artisti di talento provenienti da tutta l'Europa ed esplorando la scena contemporanea sotto tutte le sue forme.

Ha scoperto artisti che hanno segnato la scena contemporanea quali Carmelo Bene, Castellucci, e Giorgio Barberio Corsetti. Ha saputo essere audace, e le Sue produzioni come "l'Illiade" e "l'Odissea" di Alessandro Baricco hanno segnato la storia del festival, ma anche recentemente come "il Flauto magico" con l'orchestra di Piazza Vittorio. Tali produzioni riflettono il Suo impegno a favore del multiculturalismo che le è caro.

Grazie a Lei, Roma e l'Italia hanno scoperto Bill T. Jones, William Forsythe, Jean-Claude Galotta, Bartabas, ma anche Peter Brook e Jan Fabre. Mi fermo qui perché la lista di questi artisti sarebbe troppo lunga. Artisti che hanno conosciuto il successo in Italia grazie a Lei. Ha saputo unire la curiosità e il senso del dialogo, necessari ad un'anima come la Sua, scopritore di talenti ed amante dell'arte.

Ma il Suo impegno in Italia non la ha allontanata dalla Francia. Difatti, in tutti questi anni, è stata Consigliere per la cultura e l'audiovisivo presso il Presidente dell'Assemblea nazionale Laurent Fabius. È stata poi nominata Consigliere culturale all'Ambasciata di Francia in Portogallo, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Compagnia di danza Montalvo Hervieu, e Commissario dell'anno della francofonia dal Presidente Chirac, incarico grazie al quale ha potuto presentare, su un'area di 800 metri quadrati, la letteratura francofona al Salone del Libro del 2006.

Il Suo senso del dialogo e la Sua voglia di creare possono finalmente esprimersi quando è nominata alla guida di Palazzo Grassi nel 2007, dove ha deciso di aprire Punta della Dogana. In tale occasione, ha riunito intorno a questo progetto un comitato scientifico di altissimo livello, i dirigenti del comune e della regione, nonché le associazioni al fine di creare un ponte e spiegare lo spirito di questo luogo in una prefigurazione.

Cara Monique, Lei è una persona rara, sempre sorridente, di buon umore, dinamica ed entusiasta. Lei rappresenta un legame tra la Francia e l'Italia, questi due paesi cosi vicini e uniti dalla stessa identica passione per la cultura, le arti, la creazione. È anche una cittadina europea convinta. La possiamo incontrare in tutte le grandi manifestazioni culturali europee, dal festival di Avignone al festival di Edimburgo, dalla Biennale di Venezia al festival di Berlino, dal Barbican a Londra all'Opera di Vienna.

Monique Veaute, in nome del Presidente della Repubblica, e in virtù dei poteri che mi sono conferiti, Le conferisco il titolo di Cavaliere della Legione d'onore./.

 

VELTRONI VEAUTE E AMBASCIATORE VELTRONI E MARINA MARCONI VELTRONI CHAT VEAUTE E AMBASCIATRUCE SCARPELLINI SCARPELLINI E MONIQUE VEAUTE PIERO MACCARINELLI E CLAUDIA FELUS MONIQUE VEAUTE

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