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IN VENETO ZAIA FA DEFLAGLARE IL CENTRODESTRA - GLI ALLEATI ALL’ATTACCO DOPO LE PAROLE DEL GOVERNATORE USCENTE LEGHISTA (“UNA LISTA COME LA MIA PUÒ ARRIVARE AL 40-45%) – FRATELLI D’ITALIA RECLAMA IL VENETO CON LUCA DE CARLO, TAJANI, IN APERTO SCONTRO COL CARROCCIO SU IUS SCHOLAE, TERZO MANDATO E FLAT TAX, LANCIA TOSI - ZAIA È INCAZZATO NON SOLO CON MELONI E TAJANI, MA ANCHE CON IL SUO SEGRETARIO SALVINI, ACCUSATO DI AVER FATTO SOLO MANFRINA PER LA NORMA SUL TERZO MANDATO...

Miriam di Peri per "la Repubblica" - Estratti

 

GIORGIA MELONI STRETTA TRA SALVINI E TAJANI SU POLITICO

Quel centrodestra che in Veneto naviga, secondo il governatore uscente Luca Zaia, «in acque torbidissime» ha trovato almeno un punto in comune. Ed è proprio l'irritazione nei confronti del numero uno di Palazzo Balbi, che nello sfogo affidato ai giornalisti ha parlato di una coalizione che sta «in una stanza buia». Le parole di Zaia hanno avuto il doppio effetto di creare nuove crepe nel Carroccio e galvanizzare gli alleati. Salvini, impegnato in Giappone, non interviene nel dibattito. 

 

Ma dallo staff di Zaia - da dove filtra che ci sarebbero stati dei contatti tra la premier e il governatore uscente - fanno sapere che il prossimo 15 luglio il leader della Lega sarà in Veneto per un evento legato a Milano Cortina e in quell'occasione incontrerà il presidente della regione.

MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE

 

Forza Italia, da settimane in aperto scontro col Carroccio su Ius scholae, terzo mandato e flat tax, attacca. A intervenire è il segretario forzista Antonio Tajani, che rilancia il nome dell'eurodeputato Flavio Tosi, su cui i berlusconiani puntano al tavolo con gli alleati. «Ogni forza farà le sue proposte - osserva Tajani - e troveremo il candidato migliore, non si tratta di lottizzare. Non imponiamo candidati, ma non vogliamo che ci vengano imposti».

 

A chi gli fa notare come il Veneto sia una delle roccaforti elettorali della Lega, che infatti rivendica una candidatura in continuità, Tajani replica con un laconico «ci metteremo attorno a un tavolo e vedremo». Non manca, però, la spallata finale sulla sanità. Perché l'emergenza maggiore riguarda le Rsa, che contano migliaia di anziani in lista d'attesa. Tajani ricorda che proprio in Veneto Tosi è stato assessore alla sanità e sibila: «È una questione non di secondaria importanza, perché se sulle eccellenze si va molto bene, sulla sanità di prossimità c'è da fare molto».

MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - MEME IN VERSIONE STUDIO GHIBLI

 

Più netto Tosi, con gli occhi puntati ai nervi tesi che si registrano in Veneto: «Se Zaia è qualcosa di diverso rispetto alla Lega, allora tratti per conto suo. Ma se è un esponente della Lega, sarà Salvini a trattare per lui. Se non è così, lo dicano». Incalza gli alleati a cui contende la candidatura anche sull'ipotesi della lista civica di Zaia, che promette di allargare la platea degli elettori oltre il perimetro della coalizione.

 

«Nulla vieta - sottolinea - che la Lega inserisca il nome di Zaia nel suo simbolo». In ogni caso, l'europarlamentare ha le idee chiare: «Non è Zaia a decidere per il Veneto, sarà discusso al tavolo nazionale». Con una carezza al partito azionista di maggioranza della coalizione, perché «a fare la parte del leone sarà FdI, a cui spetta la maggior parte delle posizioni. Poi è chiaro che ciascuno ha i suoi desiderata, ma saranno loro ad avere più voce in capitolo».

 

luca zaia salvini

E sulla «coalizione che brancola nel buio», il forzista è netto: «Al buio, forse, c'è Zaia. Non c'è nessun torpore». C'è il rischio che il centrodestra si spacchi? «No, realmente no. Al di là delle velleità e delle strategie che ci stanno, la coalizione resiste. Poi uno può legittimamente alzare il tiro, magari per chiedere eventuali compensazioni, sta nelle cose. Sono convinto che la coalizione non si spaccherà. Sarà Giorgia Meloni a non consentirlo». 

(…)

 

flavio tosi

Parole distensive anche quelle usate dall'altro competitor in lizza per la candidatura in quota FdI, il senatore Luca De Carlo, secondo cui non c'era «alcuna minaccia nelle parole di Zaia». E se ribadisce che a prevalere sarà l'unità della coalizione, ricorda anche agli alleati che il suo partito ha dalla sua «il consenso popolare, in Veneto il 32,6% alle politiche e il 37,6% alle europee. Porteremo al tavolo della coalizione i nostri nomi. In quell'occasione uscirà il miglior candidato possibile». Le elezioni non sono ancora state indette, ma la campagna elettorale è ormai ai nastri di partenza.

LUCA ZAIA FLAVIO TOSILUCA DE CARLOLUCA DE CARLO LUCA ZAIA FLAVIO TOSIFLAVIO TOSI E LUCA ZAIA

meloni salvini tajani

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