
L’AMERICA NON È UN PAESE PER POVERI – LA LEGGE DI BILANCIO PRESENTATA DA TRUMP AL CONGRESSO AUMENTERÀ IL DEBITO USA DI 3MILA MILIARDI DI DOLLARI, PUR TAGLIANDO SUSSIDI ESSENZIALI PER I REDDITI BASSI: OLTRE ALLA SFORBICIATA ALLE ASSICURAZIONI SANITARIE, SARANNO DECIMATI ANCHE I BUONI SPESA ALIMENTARE PER I POVERI E SOSPESI I FINANZIAMENTI ALLA RETE ABORTISTA PLANNED PARENTHOOD. VIA ANCHE CREDITI D’IMPOSTA PER L’ENERGIA PULITA E L’EFFICIENZA ENERGETICA…
1. LA «CNN» SMENTISCE IL TYCOON SUL MEDICAID
Estratto dell’articolo di Chiara Barison per il “Corriere della Sera”
Donald Trump holding a Million Dollars - Harry Benson
Già annoverata tra i motivi della rottura tra Donald Trump e Elon Musk, la legge di bilancio «One big beautiful bill» continua a far discutere.
La Cnn […] ha scritto che ciò che dice Trump in proposito non è del tutto corretto. In primo luogo, l’emittente statunitense precisa che il Congresso non ha ancora sottoposto il disegno di legge a Trump, ed è quindi possibile che il testo cambi prima di essere votato in Senato.
Riguardo all’impatto sul Medicaid — che al momento fornisce l’assicurazione sanitaria a 71 milioni di statunitensi a basso reddito — la Cnn spiega che quando Trump racconta che «resterà invariato» sta mentendo: la versione della «Bbb» approvata a maggio dalla Camera riduce i finanziamenti per centinaia di miliardi di dollari che, stando alle stime dell’ufficio di bilancio del Congresso, causerebbe la perdita dell’assicurazione sanitaria per 7,8 milioni di persone entro il 2034.
elon musk e donald trump nello studio ovale
In linea con quanto promesso in campagna elettorale, Trump ha detto che la legge eliminerà le tasse sulla previdenza sociale. È falso, o quantomeno impreciso, anche questo: la legge infatti prevede un aumento delle detrazioni fiscali per gli anziani, ma non elimina del tutto la tassazione sulle prestazioni previdenziali.
Il testo attuale prevede un aumento di 4.000 dollari alla detrazione per le persone dai 65 anni in su e a patto che non abbiano un reddito superiore ai 75 mila dollari annui.
Infine, il presidente ha messo in guardia dicendo che, scadendo gli sconti fiscali approvati nel 2017, «se la legge non passa, ci sarà un aumento delle tasse del 68%».
Errato: un’analisi del think tank apartitico Tax Policy Center rileva che, se la legge non dovesse essere approvata, le tasse potrebbero aumentare di circa il 7,5% nel 2026.
2. MILLE PAGINE DI TAGLI ALLA SPESA E SGRAVI FISCALI LA «GRANDE» LEGGE CHE PESA SUI CONTI
Estratto dell’articolo di M. Per. per il “Corriere della Sera”
[…] Al momento il Bbb estende ed espande i tagli alle tasse approvati da Trump nel 2017, aggiungendo 3.700 miliardi di dollari (3,7 «trilioni») al debito nazionale in dieci anni, elimina le tasse su mance e straordinari (per i camerieri e altri lavoratori dell’ospitalità le mance sono una fonte essenziale di sussistenza), stanzia 46,5 miliardi di dollari per il completamento del muro di confine di Trump, 5 miliardi di dollari per rinforzare le dogane, 10 miliardi di dollari per una maggiore sicurezza delle frontiere, più 4,1 miliardi di dollari per l’assunzione e il mantenimento degli agenti di frontiera.
Soprattutto taglia i sussidi sanitari Medicaid per i bassi redditi, e Snap (i buoni-spesa alimentare per i poveri), sospende i finanziamenti a Planned Parenthood (rete di cliniche che tra le altre cose praticano anche interruzioni di gravidanza) e blocca i finanziamenti Medicaid per le terapie di transizione di genere per minori e adulti.
Elimina gradualmente i crediti d’imposta per l’energia pulita e l’efficienza energetica domestica. Prende di mira la burocrazia federale richiedendo ai nuovi dipendenti federali di versare contributi pensionistici più elevati.
[…] Il Bbb incontra la resistenza di alcuni repubblicani in particolare per quanto riguarda i tagli al Medicaid e l’aumento del debito. Se approvato, il disegno di legge dovrà tornare alla Camera, dove i «falchi del debito» repubblicani del Freedom Caucus minacciano di opporsi a causa dell’indebolimento delle disposizioni relative al deficit.
I sondaggi mostrano un sostegno del 38% tra gli elettori, con un 59% contrario. Così Trump ha dichiarato di essere alla ricerca di un candidato repubblicano per sfidare alle primarie il senatore della Carolina del Nord Thom Tillis.
Poche ore dopo il ribelle Tillis si è ritirato. Al suo posto potrebbe correre nel 2026 Lara Trump, la nuora del presidente.
Messaggio chiaro: chi vota contro perderà il seggio, sostituito da un fedelissimo.
I repubblicani del Senato hanno una risicata maggioranza di 53 a 47 e possono permettersi di perdere solo tre voti.