george simion calin georgescu diana sosoaca

IN ROMANIA ELIMINANO I CANDIDATI FETECCHIA MA QUELLI CHE RESTANO NON SO' FIORELLINI DI CAMPO - ESCLUSI DALLE PRESIDENZIALI CALIN GEORGESCU, CON L'ACCUSA DI ESSERE UN CAVALLO DI TROIA DEI RUSSI, E DIANA SOSOACA (EURODEPUTATA NO-VAX), L’ULTIMA CARTA DEGLI ESTREMISTI DI BUCAREST È GEORGE SIMION, LEADER DEL PARTITO XENOFOBO AUR, ALLEATO CON GIORGIA MELONI IN EUROPA - DOPO UN PASSATO PUTINIANO, ORA SI E' DATO UNA RIPULITA: “LE AZIONI AGGRESSIVE DELLA RUSSIA SONO UNA PREOCCUPAZIONE, I PROSSIMI SAREMO NOI” - L’ODIO PER L’UNGHERIA E IL VECCHIO PALLINO DI ANNETTERE LA MOLDAVIA…

1. LA ROMANIA ESCLUDE UN ALTRO CANDIDATO DELL'ULTRADESTRA

Michele Esposito per l’ANSA

 

George Simion

Dopo Calin Georgescu, Diana Sosoaca. Le presidenziali del 4 e 18 maggio in Romania, per l'ultradestra potrebbero trasformarsi in un miraggio. Al clamoroso stop dell'Alta Corte a Georgescu, dopo l'annullamento del primo turno delle presidenziali vinte dallo stesso outsider, è seguito il niet della commissione elettorale a Sosoaca, avvocato ed eurodeputata celebre per le sue teorie No Vax e per aver sventolato a Strasburgo, il volto di Gesù mentre indossava una museruola per cani e urlava contro Ursula von der Leyen.

 

CAILIN GEORGESCU

A questo punto la galassia dell'estremismo filo-russo dovrà puntare tutto su George Simion, il leader dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni, (Aur) che oggi ha annunciato di essere stato parzialmente ammesso alla corsa elettorale.

 

La decisione finale dell'Alta Corte, ha spiegato, è prevista per martedì. Se il responso finale sarà positivo Simion avrà una occasione forse irripetibile, quella di far convogliare su di sé i voti di un'ultradestra che, in Romania, è data in costante ascesa. Il partito da lui guidato, Aur, è stato la prima formazione estremista a catturare le attenzioni di media ed elettori dentro e fuori il Paese balcanico.

 

diana iovanovici sosoaca con la museruola in parlamento europeo 1

Fondato dallo stesso Simion nel 2019, nazionalista ed euroscettico, Aur alle ultime elezioni parlamentari ha sfondato la soglia del 18%, diventando il secondo gruppo dopo il i Socialdemocratici. All'Europarlamento ha conquistato 6 seggi, entrando successivamente nei Conservatori di Giorgia Meloni.

 

Simion è il vice presidente dell'Ecr Party. E proprio dai Conservatori è arrivato un netto endorsement al candidato romeno: "Qualsiasi tentativo di escludere gli avversari politici attraverso manovre amministrative o giudiziarie è una grave violazione dei principi democratici", ha attaccato Ecr.

 

GIORGIA MELONI CON GEORGE SIMION

Xenofobo, pro-Trump, No Vax, promotore dell'annessione della Moldavia - nella quale non può mettere piede -, Simion è il ritratto del leader dell'ultradestra del momento. Nella quale ha tuttavia un nemico, Viktor Orban, a causa degli slogan nazionalisti e anti-ungheresi di Aur.

 

Anzi, è stato proprio l'ingresso dei romeni in Ecr a mettere la pietra tombale sulle voci dell'unione, in Europa, di Meloni con il premier ungherese. In politica estera, Simion è nettamente anti-ucraino. Non solo: negli anni scorsi è stato più volte accusate di spionaggio filo-russo. Ed è stata proprio l'ingerenza di Mosca a determinare di fatto, prima l'annullamento del primo turno delle presidenziali vinte da Georgescu (Simion si fermò al quarto posto) e poi lo stop alla candidatura di quest'ultimo.

 

George Simion a Firenze

Dopo Georgescu, l'ultradestra sabato ha perso anche la candidata Sosoaca, leader di un altro, giovane, partito estremista: S.O.S Romania. Lo stop all'eurodeputata è giunto non solo per le sue ripetute dichiarazioni filo-russe ma anche per le sue tesi che, secondo la commissione elettorale, non rispettano i principi della Costituzione romena.

 

Gli stop ai due candidati hanno tuttavia incancrenito un ambiente politico già segnato dal moltiplicarsi di teorie cospirative. Allo stesso tempo, tuttavia, a Bucarest è scattato l'allarme tra le formazioni europeiste di centrodestra e centrosinistra, che insieme il 4 maggio sosterranno il liberale Crin Antonescu. Sabato in migliaia sono scesi in piazza per mostrare il proprio sostegno all'Ue. A prescindere dai candidato la sfida alle presidenziali sarà quella tra chi vuole restare nell'alveo dell'Europa e chi invece vuole seguire le orme di Slovacchia e Ungheria.

 

diana iovanovici sosoaca

2. «INGERENZE RUSSE? DA DIMOSTRARE MA MOSCA CI SPAVENTA, SERVE PIÙ NATO»

Estratto dell’articolo di Irene Soave per il “Corriere della Sera”

 

[…] George Simion, classe 1986, un passato da irredentista — nel 2011 fondò un’associazione per riannettere la Moldavia — ha un presente di possibilità. Dopo l’annullamento del voto di novembr […]e  e dopo l’esclusione dalle nuove elezioni anche dell’europarlamentare no-vax Diana Sosoaca, l’estrema destra di Bucarest punta su di lui. Che spera in un futuro da presidente.

 

PROTESTE A FAVORE DI CALIN GEORGESCU IN ROMANIA

Si rivota a maggio. L’elezione di novembre, vinta da Georgescu, è stata annullata dopo la pubblicazione di documenti di intelligence che mostravano pesanti interferenze di propaganda russa, in particolare su TikTok. «Io non ho letto da nessuna parte che è stata la Russia. Quei documenti parlano di “agenti stranieri”. E perché non la Cina, che TikTok lo possiede? Le interferenze dall’estero vanno respinte, ma le accuse vanno basate su prove chiare, non usate come clava politica».

 

Quei documenti sono largamente ritenuti affidabili.

«Non c’è scritto Russia».

CALIN GEORGESCU

 

Lei ha fondato il partito Alleanza per l’Unione dei Romeni, che dirige. Che partito è?

«Patriottico e conservatore. Consideriamo la Romania un membro impegnato dell’Ue; ma vogliamo sostenere meglio i suoi interessi. E i valori familiari tradizionali».

 

A Bruxelles fate parte del gruppo Conservatori e Riformisti, come Fratelli d’Italia. In che rapporti siete?

«Apprezziamo la leadership della presidente del Consiglio Meloni. Ogni Paese ha le sue sfide, ma un obiettivo comune è una Ue di nazioni forti e sovrane che cooperano nel rispetto reciproco, più che nel controllo centralizzato».

 

La Russia è una minaccia per la Romania?

SCONTRI DURANTE LE MANIFESTAZIONI PER GEORGESCU IN ROMANIA

«La Romania ha da tempo affrontato minacce alla sicurezza da Est, motivo per cui siamo un membro impegnato della Nato. Le azioni aggressive della Russia nella regione sono una preoccupazione e dobbiamo garantire che i nostri servizi militari e di intelligence rimangano forti. All’interno di una Nato forte, e che resti a carattere assolutamente difensivo».

 

Una difesa europea comune è necessaria?

«I Paesi europei devono assumersi più responsabilità per la propria sicurezza, ma questo dovrebbe integrare la Nato, non sostituirla».

 

Molti ritengono però che gli Usa di Trump vadano verso il disimpegno dalla Nato.

George Simion

«Per noi sarebbe la fine. Ho visto la burocrazia a Bruxelles, non sanno decidere la forma dei tappi per le bottiglie. Trump non se ne andrà dalla Nato, ha solo detto che dobbiamo investire di più. Io sono d’accordo, e i polacchi pure, infatti la nostra spesa per la difesa è adeguata».

 

Lei è contrario agli aiuti militari all’Ucraina. Ma se Putin vince, lo avrà dietro casa.

«La Romania dovrebbe puntare a soluzioni diplomatiche. E rafforzare economia e indipendenza energetica».

 

La Russia si atterrebbe a una soluzione diplomatica?

«Alla Russia piace il caos. Non vogliono occupare altri Paesi. Vogliono creare conflitti congelati, come in Transnistria, buco nero d’Europa, o in Georgia, o in Abkhazia. Con le armi abbiamo fallito […]. E i prossimi che Mosca prenderà di mira siamo noi, i Baltici e i polacchi. Dobbiamo trovare altre garanzie di sicurezza. Prego che Trump sappia farlo».

 

George Simion

Il suo partito si definisce sovranista e spesso ha posizioni critiche sull’Europa. Sarebbe stato meglio per la Romania non farne parte?

«Ovviamente no. Il posto della Romania è in Europa e l’adesione è stata essenziale per il nostro sviluppo. Ma gran parte dei fondi Ue è stata sprecata da istituzioni corrotte, ed è andata a vantaggio delle élite anziché migliorare gli standard di vita». […]

GEORGE SIMION - CARLO FIDANZA - ATREJUdiana iovanovici sosoaca con la museruola in parlamento europeo diana iovanovici sosoaca con la museruola in parlamento europeo GEORGE SIMION CON GIORGIA MELONICALIN GEORGESCU - VLADIMIR PUTIN

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...