matteo renzi giorgia meloni donald trump

“OGGI IL PONTE DI GIORGIA È CROLLATO” – MATTEO RENZI INCALZA LA MELONI, CHE SI ERA AUTO-PROCLAMATA “PONTIERA” TRA USA E UE SULLA QUESTIONE DAZI: “L'ACCORDO TRA STATI UNITI ED EUROPA SUI DAZI NON È UN ACCORDO: È LA RESA INCONDIZIONATA DELL'EUROPA AL SOVRANISMO DI TRUMP. E I FRATELLI D'ITALIA SONO ORMAI TOTALMENTE ALLINEATI AL TRUMPISMO” – ELLY SCHLEIN: “È UNA RESA ALLE IMPOSIZIONI AMERICANE” - IL PREMIER UNGHERESE, ORBAN, IRRIDE VON DER LEYEN: “TRUMP SE L’È MANGIATA A COLAZIONE”

DAZI: RENZI, 'ACCORDO E' RESA INCONDIZIONATA EUROPA A SOVRANISMO TRUMP'

MATTEO RENZI DURANTE LA PARTITA DEL CUORE

 (Adnkronos) - "L'accordo tra Stati Uniti ed Europa sui dazi non è un accordo: è la resa incondizionata dell'Europa al sovranismo di Trump. La verità è che i sovranisti fanno male al mondo.

 

E se oggi il governo americano festeggia, accordi coloniali di questo genere porteranno sul medio periodo gli Stati Uniti a perdere la propria forza morale ed economica.

 

Con il piano Marshall l'America ha guidato il mondo per decenni, con le tariffe l'America fa del male innanzitutto ai propri alleati europei".

 

MEME SU DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI BY EMILIANO CARLI

Così Matteo Renzi su la E-News. "Il sovranismo fa male all'Italia, fa male all'economia, fa male alla libertà. E sul medio periodo persino agli americani. Per uno come me, cresciuto con il mito degli Stati Uniti democratici di Kennedy e Clinton, è arrivato il momento di rimpiangere persino la destra di Ronald Reagan, i cui discorsi contro i dazi, non a caso, sono tornati di moda in queste settimane.

 

La destra liberale e liberista non avrebbe mai potuto partorire un obbrobrio economico e giuridico come quello di queste ore. E la destra europea di Kohl, Chirac, Berlusconi, Aznar e ovviamente della Thatcher non avrebbe mai accettato un accordo del genere", prosegue.

 

"Ho provato a spiegarlo giovedì al question time intervenendo in Aula con il Ministro Lollobrigida, ma niente: i Fratelli d'Italia sono ormai totalmente allineati al trumpismo. Giorgia Meloni del resto pubblica i libri in America con la prefazione di Trump jr, non disturba il manovratore, si era presentata come il ponte tra Stati Uniti ed Europa.

 

matteo renzi barack obama

Oggi il ponte di Giorgia è crollato. Dove sono i 25 miliardi che Meloni aveva promesso per il sistema produttivo in caso di dazi al 10%? - sollecita Renzi - I dazi sono al 15% eppure Palazzo Chigi studia la partecipazione di Meloni a Sanremo e addirittura un film a Hollywood come si vede in questo articolo uscito ieri del bravo Giacomo Salvini.

 

L'economia italiana è in crisi e la Meloni si rimangia i 25 miliardi promessi, ma studia la partecipazione a Sanremo".

 

"Voi direte: eh, ma toccava all'Europa trattare. Certo. Erano stati i sovranisti italiani a dire che Giorgia Meloni avrebbe risolto il problema, visto il rapporto con Trump. Nessuno di noi ci aveva creduto, ma loro lo avevano detto.

 

meloni trump g7 canada

E adesso è chiaro che questa era solo una fake news, un'arma di distrazione di massa, era una delle tante veline dell'influencer, ripetuta all'ossesso dai Tg Rai, dalla Mediaset di Pier Silvio Berlusconi, rilanciata dai quotidiani della destra tutti zitti.

 

Tutti a dire: facciamoci andare bene questo 15%. È una follia - rimarca il leader Iv - come è una follia obbligarci a comprare gas per tre anni a quei prezzi, come è una follia pagare le armi americane. Se l'Europa accetta di essere strutturalmente dipendente su armi (a pagamento) e su gas (mai stato in passato), siamo al colonialismo. Punto. Il resto sono chiacchiere. L'alleanza strategica Stati Uniti Europa è diventata colonialismo".

 

IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI

"Colpa di Trump? Certo. Ma colpa anche dell'Europa. Mai vista una leadership così insulsa e dannosa come quella di Ursula von der Leyen. Mandare Ursula von der Leyen a trattare con Trump è come mandare Cappuccetto Rosso a dialogare con il lupo. E la responsabilità è innanzitutto del Partito Popolare Europeo che ha scelto per due mandati quest'algida burocrate già responsabile di aver distrutto la manifattura con il Green Deal e ora impegnata a dare il colpo di grazia all'economia europea.

 

Dite che sono troppo pessimista? Purtroppo sono realista. Che fossero dazi amari lo sapevamo, ma non pensavamo fossero così amari. Credo che questo sia un momento difficile per l'Italia: un Paese che vive di globalizzazione costretto a essere guidato da sovranisti incapaci di dire no a Washington.

 

Ma credo anche - conclude - che sia uno dei momenti culturalmente più bassi per l'Europa, che firma un accordo capestro negoziato da dirigenti incapaci con una leadership burocratica priva della minima visione politica".

 

VIKTOR ORBAN DONALD TRUMP

DAZI: ORBAN, TRUMP SI È MANGIATO VON DER LEYEN A COLAZIONE

(LaPresse) - "Questa non è stata una trattativa", "Donald Trump ha mangiato von der Leyen a colazione". Lo dice il premier ungherese Viktor Orban, all'indomani dell'accordo raggiunto tra Usa e Ue sui dazi al 15%, nel corso di una diretta Facebook, come riportato su X dal portavoce del suo governo, Zoltan Kovacs. Orban ha definito Trump un peso massimo nei negoziati e von der Leyen un peso piuma, osservando che l'accordo simile raggiunto tra Stati Uniti e Regno Unito è di gran lunga migliore di quello raggiunto con l'Ue. "Sarà difficile spacciare questo accordo per un successo", sottolinea.

 

DAZI, SCHLEIN: ACCORDO È RESA A IMPOSIZIONI USA, NAZIONALISTI SUBALTERNI A TRUMP

ELLY SCHLEIN SUL PALCO - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE -

(GEA) - “Quello raggiunto dall’Ue con Trump non è un buon accordo come sostiene il governo Meloni".

 

Così la segretaria del Pd Elly Schlein. "Ha i tratti di una resa alle imposizioni americane, dovuta al fatto che il governo italiano insieme ad altri governi nazionalisti totalmente subalterni a Trump, hanno spinto per una linea morbida e accondiscendente che ha minato l’unità europea e indebolito la posizione negoziale dell’Ue - aggiunge -. Il 15% di dazi senza alcuna reciprocità sulla stragrande maggioranza dei prodotti italiani, unito alla svalutazione del dollaro, porterà a danni da stimare attentamente ma secondo le prime stime superiori ai 20 miliardi di export e a oltre centomila posti di lavoro a rischio.

 

meloni trump g7 canada

A questo aggiungiamo l'impegno per maggiori acquisti europei di energia e di armamenti in Usa pari a 750 miliardi, più 600 miliardi di investimenti delle imprese europee in Usa".

URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

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