marta donà

LE MANI DI MARTA’ DONA’ SU SANREMO! RITRATTO DELLA MANAGER CHE HA VINTO GLI ULTIMI 3 FESTIVAL (MENGONI, ANGELINA MANGO E OLLY. CON LEI STAVANO ANCHE I MANESKIN CHE TRIONFARONO NEL 2021) – LA NIPOTE DI CLAUDIA MORI E ADRIANO CELENTANO, EX UFFICIO STAMPA SONY, NON SBAGLIA UN COLPO MA C’E’ CHI SUI SOCIAL LA ACCUSA DI MANOVRARE NELL'OMBRA PER FAVORIRE I SUOI CANTANTI AL FESTIVAL – L’INVITO DI SELVAGGIA A USCIRE DAL "COMPLOTTISMO": "MARTA DONA' NON E' UNA CORRUTTRICE, E' SOLO BRAVA..."

B. V. per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

marta dona 33

Tre vittorie consecutive, quattro in cinque anni.

 

Dietro agli ultimi trionfi sanremesi, Olly incluso, c’è un denominatore comune che non passa inosservato ed è la presenza di Marta Donà, manager dei record. È lei, classe 1983, fondatrice di LaTarma Management dopo un passato da ufficio stampa alla Sony, a seguire il cantautore genovese e ad averlo accompagnato alla vittoria:

 

(...)

 

Fra i suoi artisti figurano anche Angelina Mango, vincitrice dello scorso anno, e Marco Mengoni, trionfatore (per la seconda volta) nel 2023.

 

E con Donà stavano anche i Måneskin quando vinsero nel 2021 con «Zitti e buoni» e trionfarono poi all’Eurovision (cambiando management poco dopo).

 

 Un successo dietro l’altro, senza mai sbagliare un colpo, al punto che c’è chi, sul web, grida al complotto e fantastica su strategie «pilotate».

marta dona olly

 

Ma forse il segreto di Donà, laureata in Scienze della comunicazione a Verona, nipote di Claudia Mori e Adriano Celentano, convinta dallo stesso Mengoni nel 2011 a mollare tutto e fargli da manager, è quello che ipotizza proprio Olly: «Credo sia semplicemente molto brava a percepire dove c’è del talento».

 

 

LE IRONIE SUI SOCIAL

 

Osho: Scommettiamo che il prossimo Papa sarà un cardinale di Marta Donà? Guarda eh

Spinoza: Intanto Elly Schlein sta cercando il numero di Marta Donà

Ma perché i Jalisse non assumono Marta Donà?

Ci vediamo quando Olly farà la fine di Angelina Mango ovvero spremuto come un limone e poi buttato via in favore del prossimo

Selvaggia: Uscite dal complottismo riguardo la vittoria di Olly. Non siete generazione Zeta per questo non l’avete visto arrivare. Era favorito dall’inizio, bookmakers compresi

 

 

olly marta dona 11

 

MARTA DONÀ E IL SOLITO ODIO NEI CONFRONTI DELLE DONNE DI POTERE

Selvaggia Lucarelli per https://selvaggialucarelli.substack.com - Esttatti

 

Quando ho sentito proclamare il nome del vincitore di Sanremo 2025 da Carlo Conti, e cioè Olly, la prima cosa che ho scritto a un mio amico è: questa vittoria, sui social, la avveleneranno. E così è (parzialmente) stato. Da domenica mattina, ininterrottamente, sui social (su Twitter in particolare) c’è un discreto numero di account (anche legati a fanbase di altri cantanti) che spammano ovunque insulti, false notizie e teorie del complotto sulla manager di Olly, ovvero Marta Donà. La sua colpa è quella di aver vinto, con i suoi cantanti, 4 festival negli ultimi 5 anni: Maneskin, Mengoni, Angelina e ora Olly.

 

(...)

 

selvaggia lucarelli

E quindi, sui social della manager, si leggono commenti ferocissimi e volgari, da “mafiosa” a “un bella indagine così finisci a Rebibbia”. Su Twitter mi è toccato leggere pure che io non indago (su cosa?) perchè sono sua amica (l’ho incontrata per la prima volta di sfuggita a Sanremo) e vado in vacanza con lei.

 

La prova schiacciante è un mio “segui” su Instagram alla sua pagina. In effetti anche Justin Baldoni ha il mio segui, domani gli chiedo se ci facciamo una settimana insieme a Gallipoli, a luglio. Ma il livello di aggressività e follia dei commenti, credetemi, è comprensibile solo leggendo con i propri occhi. Anche sulla pagina di Olly, mescolati per fortuna a migliaia di commenti benevoli, ci sono pure migliaia di “hai rubato”, “ha vinto la tua manager” e cattiverie assortite.

 

marta dona 1

(...)

Capisco che le generazioni oltre la Zeta non lo abbiano visto arrivare, ma posso assicurare che i giovani e gli addetti ai lavori nel mondo della musica lo hanno visto arrivare eccome. Non ha vinto un outsider, ha vinto un favorito, tant’è che basta googolare i primi articoli su Sanremo di gennaio per leggere già il nome “Olly” associato” all’aggettivo “favorito”.

 

Piccola parentesi: i boomer possono recuperare alcune sue esibizioni dal vivo su TikTok e capiranno che il cantante non è esattamente un timido pischello alle prime armi, ma un talentoso animale da palcoscenico. E questo va riconosciuto pure se la sua musica non piace. A me per esempio la sua musica non interessa, non sono il suo target, ma non ho problemi nel riconoscere che sia bravo. E capire perchè piaccia alla generazione Zeta non mi costa particolare fatica. Non devo pensare al complotto, per darmi una spiegazione della sua vittoria.

 

Così come non devo pensare che Marta Donà sia una corruttrice per spiegare la catena impressionante di vittorie, perché la spiegazione più ovvia è che sia brava. Molto brava. E non lo dico io, lo dice chiunque conosca il suo lavoro. Magari non è simpatica a tutti, ma nessuno negherà che sia capace, che abbia fiuto, che lavori senza sosta al successo dei suoi cantanti.

 

selvaggia

Olly è entrato nella sua scuderia un anno fa e ha vinto Sanremo. Mengoni è stato l’uomo che le ha suggerito di fare la manager, facendola diventare la sua manager. I Maneskin, con lei hanno vinto non solo Sanremo, ma pure Eurovision. E quando loro hanno deciso di sostituirla con un altro manager, lei ha scritto un post sentimentale di “buona fortuna” ai ragazzi che aveva contribuito a far diventare famosi nel mondo.

 

Per la cronaca, i Maneskin oggi sono praticamente sciolti.

 

 

Il motivo per cui Marta Donà avrebbe così tanto potere da riuscire a far vincere i suoi cantanti (non tutti però, ricordiamolo) è, secondo molto geni della rete e non solo, che è nipote di Claudia Mori, moglie di Celentano. Ora, con tutto rispetto per la famiglia Celentano, non mi sembra che al momento sia in una posizione attiva e dominante nel mondo della musica. Tra l’altro, nella musica è pieno di figli di, cugini di, mogli di, parenti di, ma non tutti - a quanto pare- riescono a inanellare vittorie come Donà.

 

(...) per il televoto non ci sono poteri forti che tengano. Forse ci si può spingere a ipotizzare l’influenza delle etichette su giornalisti e radio, ma Olly la finale l’ha vinta col televoto. È stato il più votato da casa dopo Brunori nella terza serata, il secondo più televotato nella prima fase della finale e il più televotato nella cinquina finale.

 

Attribuire a Marta Donà il superpotere di far votare centinaia di migliaia di persone per Olly mi sembra decisamente ridicolo. 

marta dona angelina mango

 

 

Detto ciò, la violenza con cui si sta accusando Donà di manovre occulte è sconvolgente. 

 

(...)

 

 

 

marta dona maneskinmarta donamarta dona angelina mango 5marta dona marta dona marco mengonimaneskin marta donàmarta dona marco mengoni

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…