POSTA! - BERLUSCONI E’ IN GRAN FORMA: FRA UN PO' PROMETTERÁ TUTTO GRATIS AGLI ITALIANI, ANCHE LE OLGETTINE - RENZI CANDIDA CASINI E COSÌ LA COMMISSIONE BANCHE, DOPO AVER SORVOLATO SU SIENA, AREZZO, VICENZA, ATTERRA A BOLOGNA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

SILVIO BERLUSCONI CON LA BANDANA IN SARDEGNA

Dov'è finita la par condicio? Il berlusca recita in continuo sulle sue reti e anche su quelle pubbliche. Fra un po prometterá tutto  gratis  agli italiani, anche le olgettine

Riccio

 

Lettera 2

Caro Dago, Renzi candida Casini e così la Commissione Banche, dopo aver sorvolato su Siena, Arezzo, Vicenza, atterra a Bologna.

BarbaPeru

 

Lettera 3

pierferdinando casini

Caro Dago, tra le domande (soft) che la Gruber ha rivolto a De Benedetti, ne mancano almeno un paio che avrebbero potuto inquadrare meglio il personaggio. Dove paga le tasse? E' normale che il capo di un governo (Renzi) italiano si faccia consigliare un cittadino svizzero?

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 4

Caro, domani, 19 gennaio, ricorrono 18 anni dalla morte di Bettino Craxi. I suoi assassini, coloro che hanno svenduto le industrie di Stato, svalutato la lira del 40%, pagato l'unificazione tedesca, arricchito Soros, annichilito il Welfare State, da tempo sono al potere. 18 anni fa finì la speranza di una grande sinistra unita a carattere liberalsocialista. Adesso godiamoci la repubblica dei nipotini di Lynch.

Giancarlo Lehner

 

LILLI GRUBER E CARLO DE BENEDETTI

Lettera 5

Caro Dago, in omaggio al politically correct, nella serie tv Netflix sulla caduta di Troia Achille, Enea, Patroclo e persino Zeus sono rigorosamente neri. Speriamo non si siano dimenticati di sostituire Elena con un trans!

Lino

 

Lettera 6

Come si combattono le baby gang ? semplice: quando ne acchiappi uno di questi stronzi gli tagli la mano. Se reitera gli tagli anche l'altra; se reitera un piede e via di seguito.

basta sto buonismo del cazzo. Basta.

ANDREOTTI E GIULIA BONGIORNO

Giuseppe

 

Lettera 7

Caro Dago, la Bongiorno si candida con la lega, le mancava la poltrona dorata del parlamento. Eletta nel PDL,passa con Fini, si ricandida con Monti e ora con felpa Salvini colui che diceva "basta riciclati" senza vergogna.

Ciao Cleto 48

 

Lettera 8

Forse sarebbe bene dire al sindaco di Arezzo che la causa per danno di immagine dovrebbe farla a tutti gli amministratori che si sono alternati e arricchiti dal 2006 in poi e non solo ad un vicepresidente subentrato tra l'altro quando i principali danni erano già stati fatti. Altrimenti siamo nel ridicolo o nella malafede.

mussolini e claretta petacci

Giuseppe

 

Lettera 9

Che eroi questi partigiani fucilare una donna inerme e prostrata aggrappata alle gambe di un morto d'altronde le amanti dei compagni diventano Presidenti della Camera. Ah se non fosse stato per gli Americani.

Alberto Gentile

 

Lettera 10

Caro Dago, il mitico ing. De Benedetti ha dichiarato in un programma tv che all'invito di Berlusconi di parlarsi lui ha risposto "non faccio politica" dimenticando forse di dire..."alla luce del sole". Infatti l'Ingegnere preferisce fare politica alle 7 del mattino incontrando il premier in carica per fornirgli utili consigli, ricevendo in cambio qualche informazione riservata, all'ora di pranzo è la volta del governatore di Bankitalia e qualche direttore centrale, a cena è consuetudine incontrare la ministra Boschi e Del Rio. 

CARLO DE BENEDETTI

Per essere un pensionato ottantenne le giornate del De Benedetti sono piuttosto piene, interessanti e...proficue!

FB

 

Lettera 11

Caro Dago, Giggino Di Maio, nel futuro governo, vorrebbe un prefetto all'interno, un ambasciatore agli esteri, un economista all'economia e, pare, un imprenditore allo sviluppo economico; magari ci potrebbe aggiungere anche un contadino alle politiche agricole, un critico dell'arte alla cultura, un generale alla difesa e un barone universitario alla pubblica istruzione. E a coordinare, come presidente del consiglio, tutti questi supertecnici, che ci sarebbe? Uno che non ha mai lavorato!

BRUNO VESPA E LUIGI DI MAIO

Federico Barbarossa

 

Lettera 12

Caro Dago, per Padoan "Troppi giovani lasciano l'Italia". Se ne accorge ora che ci sono le elezioni e lo ius soli che doveva sostituirli alle urne coi migranti non è passato!

Tas

 

Lettera 13

Caro Dago con la sua "battuta" sul maiale-Claretta Petacci, Gene Gnocchi dimostra che gli antifascisti quando si impegnano sanno essere molto più intolleranti e disumani di qualsiasi tipo di fascismo.

Fritz

 

Lettera 14

Caro Dago

E bravo il nostro Carletto! Si fa dire dal nostro Matteuccio se il decreto si fa, ci guadagna sopra 600.000 euro, niente di tasse in Italia in quanto residente in Svizzera (e lì paga molto poco), ma vota alle elezioni italiane perchè è libero ed uguale.

Altro esempio di un italiano radical-chic a denominazione di origine controllata: cuore a sinistra e portafoglio stretto a destra (e guai chi me lo tocca).

Piero delle Nevi

 

Lettera 15

base Legione Niger

Caro Dago ieri, la Camera dei deputati, ha approvato la marchetta francese della missione in Niger. Inutile raccontare dei partiti che hanno votato a favore; i soliti “portatori di pace del pd”, il partito di Silvio da Arcore che quando sente aria di elezioni dice si a destra e manca, e i meloniani, i quali nel dubbio votano a favore (quando si tratta di mandare truppe in Africa, hanno una sorta di eccitante deja vu storico), poi un giorno, quando avranno capito bene di che si tratta, si lamenteranno ad alta voce delle spese inutili e bla bla bla.

 

Domandarsi quale utilità abbia questa missione è lecito. Il presidente del consiglio, il nobilhomo Gentiloni; una volta trovatosi di fronte al presidente francese, ha calato in un lampo le brache (sembra stabilendo un record europeo), ed ha dato disponibilità a preservare le industrie francesi dall’assalto delle bande che in quella zona desertica, fioriscono come tulipani in Olanda.

 

Per indorare la pillola (qualcuno ha azzardato supposta), ci è stato propinata l’ideona che con questa missione, avremmo fatto da deterrente alla immigrazione clandestina (da li passerebbero le carovane di uomini e schiavisti che, poi, sbarcherebbero da noi). Il nostro contingente, specialisti dell’esercito, dovrebbe istruire il personale militare del posto ed organizzare il tutto per rendere difficile, se non impossibile, il passaggio da quelle latitudini.

militari francesi Niger

 

Qualche obiezione si sarebbe potuta fare. Perché dobbiamo togliere le castagne dal fuoco alle industrie francesi? Il fatto che loro non vogliano “sporcarsi” le mani, per paura di ritorsioni da parte delle bande che “gestiscono” la regione, spiega facilmente il tutto. D’altra parte la Francia, gli immigrati che sbarcano da noi, non li prende nemmeno sotto tortura, quindi presentarci una situazione di socialità difensiva europea condivisa, come verità, è una fesseria che possono bere i boccaloni e non soggetti minimamente dotati di intelligenza. Quali promesse ha strappato il nobilhomo Gentiloni, per accollarsi questa patata bollentissima per conto dei cuginastri francesi? Credo che saranno domande superflue sino al momento in cui, non succederà qualche problema, magari irreparabile.

 

Sarebbe interessante, visto che siamo in periodo di promesse elettorali, mettere in difficoltà l’attuale presidente del consiglio, con domande semplici ma dirette. Potrei scommettere qualche eurino che ci saranno pochi giornalisti dotati di simile impeto avventuriero, e molti taceranno perché non si sa mai…

 

base legione Niger1

Siamo veramente messi male. Per fortuna abbiamo l’esercito che ci preserva e salva. Calamità naturale? L’esercito! Tranquillità sociale in pericolo? Strade sicure, anzi sicurissime, grazie all’esercito! Spazzatura da togliere in un fiato dalle strade e riportarci ad un contesto socio sanitario accettabile? Esercito.

 

Senza un buon esercito, non vai da nessuna parte. Ma se non hai guerre da combattere, cosa te ne fai della moltitudine che assumi ogni anno? O ti trovi una disgrazia da risolvere in casa o, giocoforza, devi trovarti impegni extraterritoriali che diano un senso al moloch ministeriale. Abbiamo una spesa da ammortizzare e qualche cosa dobbiamo inventarci. Nell’attesa, incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e cala braghe con potere! Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 16

mussolini e claretta petacci

Non ho mai potuto soffrire i comici, sedicenti tali, alla Crozza, Luttazzi, e via dicendo,e appunto quel tale Gene Gnocchi, che ha una faccia da…particolarmente evidente. Questa gente, a mio avviso, ma mi riferisco in particolare proprio al duo Crozza e Gnocchi che imperversano in tv ogni giorno e sembra facciano audience, sembra però, visto che solo quando li ospita mamma RAI ci sono spettatori, mentre quando invece vanno alle altre reti tipo sette, otto, nove e via enumerando non danno alcun valore aggiunto e, anzi, fanno cacare quanto ad audience.

 

Ciò significa - tradotto in pratica - che in realtà fanno pena e che approfittano loro della "forza" televisiva della RAI e non viceversa. Quanto alla "personalità" di lorsignori basta ricordare la figura da pirla fatta dal Crozza al festival di Sanremo, solo pochi minuti ma in grado di dare la cifra dell'uomo: un povero cristo in realtà fragile, privo di spirito che, messo di fronte allo spernacchiamento, viene annichilito, come il bambino scemo che preso a sculacciate frigna e si rende conto di essere quello che è!

 

LA TOMBA DI CLARETTA PETACCI.

Il caso del giorno però, e fortunatamente perchè avrebbe potuto passare inosservato dato che la stampa italiota è per gran parte schierata ad un sol uomo con il Male, pare essere quello del Gnocchi che, finalmente, è caduto sulla buccia di banana.

 

La sua sinistrità evidente e faziosa gli ha giocato un brutto scherzo: succede quando uno pensa di avere le spalle coperte sempre e comunque e cerca di strafare. E del resto tutte o quasi le sue performances battono lì, dove il dente sinistro duole. Spara a zero con la scusa di fare satira (in realtà non sa neanche cosa sia la satira perchè satira vuol dire coraggio, andare controcorrente, inimicarsi i potenti se serve, mica tuffarsi e seguire l'onda favorevole come fa lui) su quelli che non pensano come lui, e ovviamente come tutti i comunisti e i cosiddetti progressisti pensa di essere il verbo e gli altri nullità.

LA TOMBA DI CLARETTA PETACCI.

 

Ci sarebbe da prenderli a sberle tipi come questi perchè si fanno belli avendo alle spalle l'apparato di sinistra, la macchina da guerra che si sente avanti, vera illuminata, unica dispensatrice di progresso (quando mai..). Cose abbastanza chiare queste, mentre invece la cosa che più fa male in questa vicenda per quanto mi riguarda - infatti non occorre neanche commentare la battuta dello Gnocchi, difficile da definire nella sua mostruosità, tanto è schifosa e immorale - è l'accoglienza che ha avuto in studio da parte di Floris il quale ha avuto lo spudorato ardire di ridacchiare alla sua maniera, come se fosse una battuta. Invece trattavasi di una vera e propria malvagità, punta dell'iceberg della stupidità della battute gnocche, che andava censurata subito.

 

Qualsiasi persona che conosce la storia italiana, anche se asino, non poteva accettare una simile violenza. Purtroppo, però, la risaltina sarda, mezzo diabolica e mezzo isterica, fa pensare ai milioni di risatine dei parigrado del Floris, ossia i radical chic, le femminste, le boldrine, le cirinne, le fedeli e tutto questo mondo perduto che rappresenta appunto il nostro degrado.

IL CADAVERE DI CLARETTA PETACCI

 

La figura di Claretta Petacci - con tutti i suoi difetti e limiti (non sono fascista) - grazie a Gnocchi sfolgora di luce propria di fronte a questa massa di irridenti decerebrati. Una donna che ha avuto un coraggio e una fedeltà che gente del genere se la sogna. Certo, male impiegate queste doti, ma c'erano. Alla faccia del vero maiale che grufola e che adesso piagnucola: "io faccio satira... sono imparziale.. mi danno le botte... povero me .. aiuto i fascisti mi violentano "

Balle, tu fai solo pena!

Luciano

 

PS. anche stavolta il dagostino ha fatto il suo dovere mettendo in evidenza questa triste e squallida vicenda. Bene, però non si monti la testa perchè a Washington e Bruxelles piace Dagospia. Al posto suo mi toccherei: quelli sono ambienti bacati, marci e prima o poi il marcio viene fuori.

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