annamaria bernardini de pace ilaria salis

“ILARIA SALIS DEVE RESTARE IN UNGHERIA. E’ ANDATA A FAR CASINO IN CASA D'ALTRI” - PARLA L’AVVOCATO ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE: “LA SIGNORA È ANDATA IN UNGHERIA APPOSITAMENTE PERCHÉ C’ERA UNA MANIFESTAZIONE DI DESTRA. HA TROVATO LÌ UN MANGANELLO E DOPO NON SI PUÒ LAMENTARE SE LA TRATTANO SECONDO LE REGOLE DI QUEL PAESE – MATTARELLA MI HA DELUSO DOVEVA RESTARE NEUTRALE. LA SCELTA DELLA SCHLEIN DI CANDIDARLA IN EUROPA RENDE LA SINISTRA COMPLICE DELLE AGGRESSIONI DELLA SALIS AGLI UNGHERESI. ILARIA NON È L’ORIANA FALLACI DEI NOSTRI TEMPI, SI È COMPORTATA MALISSIMO…"

Giulia Sorrentino per mowmag.com- Estratti

 

annamaria bernardini de pace 11

Il caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, continua a far discutere, soprattutto dopo le immagini che l’hanno vista nuovamente incatenata e dopo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in risposta al padre Roberto Salis. C’è chi pensa che sia giusto che venga processata laddove ha commesso il fatto e chi, invece, ne chiede fortemente il rientro in Italia.

 

Nell’ultima udienza che si è tenuta presso il tribunale di Budapest sono stati negati gli arresti domiciliari alla 39enne, la cui richiesta era di passare dal carcere al domicilio forzato in Ungheria.

 

Abbiamo chiesto all’avvocato Annamaria Bernardini De Pace come valutasse il caso, essendo stata sempre dalla parte dei detenuti, una radicale fin dai tempi di Marco Pannella, ma la sua risposta ci ha spiazzato: “La Salis non si può lamentare se la trattano secondo le regole di quel paese”. E su Mattarella: “Mi ha deluso”. Poi le abbiamo chiesto delle condizioni in cui versa Ilaria Salis nell’istituto penitenziario, quale sarebbe il problema se rientrasse in Italia, e ci ha parlato della Schlein che la vuole candidare per le elezioni Europee.

 

ilaria salis

E su Chico Forti?

Ogni paese ha il diritto di gestire la propria giustizia e le proprie regole. La signora, maestra, chiamatela come volete, è andata in Ungheria perché c’era una manifestazione di destra. Ha trovato lì un manganello e ha partecipato alla manifestazione e dopo non si può lamentare se la trattano secondo le regole di quel paese.

annamaria bernardini de pace 1

 

Quindi non trova giusta la mobilitazione dell’Italia nei suoi confronti?

No, non trovo giusto che ci sia il padre che scrive a Mattarella, che dice che bisogna educare il governo, che pretende che la figlia torni. Dobbiamo preoccuparci delle nostre problematiche in materia di giustizia. C’è un poveretto che è stato ventotto anni in carcere perché i giudici hanno sbagliato a condannarlo. Occupiamoci di lui che ha avuto solo 28.000 euro di risarcimento, quando lo stato italiano dovrebbe dargli molto di più. Altro che Ilaria Salis, parliamo di una persona che si è fatta ventotto anni di carcere nelle nostre carceri.

 

Secondo lei i nostri problemi sono altri. Ma questo non ci impedisce di pensare anche a Ilaria Salis

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

Ci rendiamo conto che dobbiamo occuparci di una manifestante di sinistra che è andata lì appositamente contro la destra? Ha scelto lei di andare in un paese che, pur facente parte dell’Unione Europea, sappiamo che ha un governo con cui sicuramente la manifestante non era d’accordo. Ha scelto lei e chiunque faccia una scelta nella vita rischia di avere delle conseguenze e se ne fa carico. Questa è la libertà, questo vuol dire vivere in un’Italia democratica. Se vai in Ungheria dove la libertà evidentemente non esiste è un tuo problema, non nostro.

 

Ma dov’è il problema se torna quantomeno nel proprio paese?

ilaria salis 3

Io preferisco che resti dov’è. È una persona inutile che fa casini. Io amo le battaglie, ma si assuma le proprie responsabilità. Prima di tutto non è una maestra ma una supplente e poi è stata dodici anni fuori corso prima di laurearsi. Il padre dice al governo di farsi l'esame di coscienza, ma se lo dovrebbe fare lui, visto che ha una figlia pelandrona all'università e attiva a manganellare all'estero. A quarant’anni non ha costruito niente se non il vittimismo, motivo per cui è giustamente in carcere.

 

(...)

 

Sta dicendo che è stata avvantaggiata dal fatto che è di sinistra?

Se la stessa cosa l’avesse fatta una di destra contro una manifestazione di sinistra tutti starebbero zitti. Quando, invece, viene toccata una persona di sinistra, la sinistra si solleva, che è la cosa che sa fare meglio di tutte. Loro non sanno governare, ma sanno far sollevare il popolo e indignarsi in continuazione. La scelta della Schlein di candidarla in Europa rende la sinistra complice delle aggressioni della Salis agli ungheresi.

ILARIA SALIS IN TRIBUNALE

 

Una vergogna. Mi dispiace molto perché sono stata una grande estimatrice di Togliatti e Berlinguer, poi sono diventata una liberale per altri motivi, ma apprezzavo moltissimo il loro modo di parlare e di come difendevano le classi deboli. Oggi non riesco a sopportare questo comportamento disordinato e aggressivo della sinistra. Sono sempre contro e non sono in grado di costruire. Adesso dichiariamo pure guerra all’Ungheria?

 

Però anche il Presidente Mattarella è intervenuto in merito, non lo avrebbe fatto se non fosse una questione importante

Mattarella mi ha deluso. Doveva restare neutrale. Spero che i nostri politici non si sbraccino per darle una mano e che rispettino la normativa degli altri paesi.

 

anna maria bernardini de pace 4

Però non ci sono al momento prove che incastrano la Salis

E infatti devono ancora processarla, non è mica condannata a vita. Ma il processo deve essere fatto dalla magistratura ungherese. Non è l’Oriana Fallaci dei nostri tempi e non facciamola diventare ciò che non è, perché si è comportata malissimo, non certo da insegnante.

 

Non ne posso più del finto moralismo, perché se hai avuto il coraggio di fare qualcosa, allora devi avere anche il coraggio di ciò che ne consegue. Pensate, piuttosto a quel poveraccio di Chico Forti, che per 24 anni non ha fatto la vittima e che veramente secondo me era innocente. Apprezzo persone Marco Mazzoli, che si è interessato per tanti anni di una persona che non era neppure suo figlio, piuttosto che la gente che si lascia impietosire dalla Salis.

LE CATENE AI PIEDI DI ILARIA SALIS

 

Mi ha parlato di rispetto e lei è sempre stata dalla parte dei detenuti. Ha visto in che condizioni è detenuta la Salis? Condizioni definite disumane, con topi, scarafaggi e cimici dei letti in cella, l'assenza di assistenza medica, di carta igienica, saponi, prodotti per l'igiene mestruale e spesso anche di cibo.

ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE

Non mi muovo a pietà in nessun modo. La prossima volta ci pensi prima di andare a fare casino a casa degli altri.

ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE ROBERTO E ILARIA SALIS ilaria salis

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)