beatrice venezi aldo grasso

CHE BACCHETTATE! LA DIRETTRICE D'ORCHESTRA “BEATROCE” VENEZI, NEOCONSIGLIERA PER LA MUSICA DEL MINISTRO SANGIULIANO, REPLICA AD ALDO GRASSO CHE L’AVEVA DEFINITA “GRANDE STAR DI SPOT TRICOLOGICI” E AVEVA STRONCATO LA SUA PROPOSTA DI ISTITUIRE UN ALBO PER I CRITICI: “UN BARONE DEL GIORNALISMO CHE CERCA DI RIDICOLIZZARE LA MIA CARRIERA. LA TRICOLOGIA? UN'ESPERIENZA DI CUI VADO FIERA PERCHÉ..." – LA CONTROREPLICA DI GRASSO: “LA LIBERTÀ DI PENSIERO INSEGNA COME SI STA AL MONDO DA CRITICI E NON DA MANUTENGOLI”

ALDO GRASSO VS BEATRICE VENEZI

https://m.dagospia.com/aldo-grasso-contro-beatrice-venezi-le-consiglierei-di-vedere-ratatouille-dove-un-vecchio-333607

 

 

Lettera del M° Beatrice Venezi al “Corriere della Sera”

 

beatrice venezi

Esimio Dott. Grasso, è evidente che con la mia proposta abbia toccato un Suo nervo scoperto. La Sua irritazione si evince dalla Sua reazione scomposta e da alcune definizioni ignobili e offensive da Lei utilizzate, quale ad esempio «manutengoli», termine che Le chiedo pubblicamente di esplicitare in considerazione della gravità dello stesso.

Manutengoli di chi, per l'esattezza?

 

Su una cosa ha ragione: la critica è morta, e proprio da questa riflessione nasce la mia proposta. Per quanto Lei cerchi di strumentalizzarla, le mie parole sono chiare: ridare valore alla critica di qualità attraverso persone qualificate e competenti che possano trovare il giusto spazio nei quotidiani e nelle riviste specializzate. Una critica competente, avulsa da rapporti di forza o di convenienza e supportata da una congrua formazione. Nelle mie parole, per quanto Lei si sforzi di mistificarle, non può trovare traccia di alcuna volontà di censura; ognuno è e sempre sarà libero di scrivere le proprie opinioni sui social, su un blog o altro, ma ritengo sia giusto ridare dignità alla figura del critico musicale o artistico, così come avviene nella stragrande maggioranza dei Paesi che frequento per lavoro in Europa e al di fuori.

beatrice venezi 19

 

Lei, dall'alto della Sua posizione di barone del giornalismo italiano, cerca di sminuire e ridicolizzare il mio valore e la mia carriera addirittura con frasi sessiste (citazione tricologica); ma noi giovani siamo per natura irriverenti e Le rispondo che i suoi patetici tentativi di gettare discredito non mi intimoriscono, né mi feriscono, anzi, rafforzano in me la convinzione della bontà della proposta. Questo è un bell'autogol, egregio Dott. Grasso, e la prova che il livore confonde l'intelletto.

 

beatrice venezi bioscalin 357271 2

Inoltre, non ho mai avuto il piacere di vederLa ad un mio concerto, pertanto Le chiedo: su che cosa si basa la Sua critica nei miei confronti, oltre alle offese? Ed ancora, Lei in quanto critico televisivo ha anche competenze musicali nello specifico mondo della lirica e della sinfonica o recensisce solo il Grande Fratello e gli influencer? Io ho esperienza del mondo musicale al di fuori dei confini nazionali e proprio il confronto con altre realtà internazionali mi porta a fare proposte che possano aiutare il nostro Paese a migliorare lo stato dell'arte.

 

Quanto alla tricologia, è un'esperienza di cui vado fiera perché mi ha consentito di mantenere me stessa e i miei studi senza chiedere niente a nessuno. E anzi La ringrazio per la citazione perché il Suo intervento ha aumentato sicuramente le mie quotazioni e quelle dell'azienda.

In conclusione, forse dovrebbe informarsi meglio prima di scrivere un articolo, a meno che non confonda questo pressapochismo astioso e ridicolo con il diritto di critica che tanto si affanna a difendere.

ALDO GRASSO

 

Risposta di Aldo Grasso

Esimio maestro Beatrice Venezi, mi spiace molto che lei non abbia un amico o un'amica cui far leggere una lettera prima di inviarla a un giornale.

beatrice venezi 16

Forse avrebbe potuto evitare alcuni inconvenienti, come confondere l'ironia con l'astio, il diritto di critica con il discredito. La sua lettera, così violenta e «irriverente», dimostra innanzitutto che lei ha letto con superficialità il Padiglione di domenica scorsa (succede ai «giovani»), che lei non sa bene in cosa consista l'esercizio della critica, che lei confonde problemi oggettivi con insofferenze personali. Se scrivo che la libertà di pensiero insegna come si sta al mondo da critici e non da manutengoli (etimo: tenere mano) non mi riferisco a lei ma a un problema generale. Curioso poi che lei riconosca tutte le persone che vengono ai suoi concerti, non devono essere molte.

 

Confesso: non sono mai venuto ma l'ho vista più volte in tv, spot compresi, e non intendo certo occuparmi di critica musicale né ho mai espresso alcun giudizio sul suo lavoro. Si ritenga fortunata che non c'è più Paolo Isotta. Altrettanto, però, potrei dire di lei: non conosce che mestiere faccio, non conosce i miei libri, nemmeno quelli dedicati specificatamente al tema della critica. Un'amica o un amico l'avrebbero aiutata a evitare tanta mal posta veemenza e tanto pressapochismo, ora che ricopre una carica istituzionale.

beatrice venezi 18beatrice venezi 17beatrice venezi 15beatrice venezi bioscalin 357271ALDO GRASSObeatrice venezi 1beatrice venezi 13aldo grassoaldo grasso beatrice venezi 14beatrice venezi 16

Cordialmente

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...