1- C’E’ UN BISCIONE CAMUFFATO DA PRETINO NEL GOVERNO MONTI E SI CHIAMA PASSERA 2- TRAVAGLIO SPUTTANA IL MINISTRO DI LETTA-BANANA: “CHI MENTE? PASSERA O AGCOM?” 3- L’AGCOM SUGGERIVA A PASSERA DI ABROGARE IL BEAUTY CONTEST, E NON DI CONGELARLA. L’ENNESIMO FAVORONE A MEDIASET CHE COSÌ POTRÀ FARE AMPI RICORSI AMMINISTRATIVI? 4- SENZA POLEMICA E CON MOLTA CHIAREZZA, PERFINO IL CORRIERE DELLE BANCHE OSSERVA CHE LE BANCHE SONO STATE RISPARMIATE DALLE SEDICENTI LIBERALIZZAZIONI. AVRANNO DEI BUONI LOBBISTI, PIÙ DISCRETI ED EFFICACI DI QUEI CAZZO DI TASSISTI MILIARDARI 5- PROBLEMI DI VISTA A “REPUBBLICA-ROMA”: IL DAGO-REPORT SU TURBOLENTE “CANCELLATO”

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- IL BISCIONE CHE C'E' IN PASSERA
"Chi mente? Passera o l'Agcom?". Marco Travaglio ricapitola la storia delle frequenze tv e sfida in prima pagina sul Cetriolo Quotididiano Airone Passera, il papa nero di questo governo dei Sapientoni. "Due mesi fa la patata bollente passa al governo Monti. Il ministro Passera tentenna fino al 21 gennaio, poi sospende per tre mesi il beauty contest, dicendo che così gli ha suggerito l'Agcom".

Ma Travaglio ora gli sventola una lettera dell'Agcom che aveva suggerito a Passera di abrogare la legge beauty contest, e non di congelarla. L'ennesimo favorone al Biscione, che così potrà fare ampi ricorsi amministrativi?

E a proposito di "mercato" e libertà di informazione, andatevi a leggere il bellissimo comunicato della redazione del Corriere della Sera, pubblicato a pagina 27, in cui svergognano i fallimenti dei loro manager strapagati e i loro penosi tentativi di rimediare facendo cassa con gli immobili. Ma saranno mica dei bancari?

2- LA VERA LOTTA DI CLASSE
"Divario salari-prezzi al record dal 1995, le retribuzioni sono ai minimi da 12 anni. Nel 2011 aumenti medi in busta paga all'1,8%. Nello stesso periodo il costo della vita è cresciuto del 2,8%. Gli italiani lavorano sempre di più solo per coprire le spese base. Casa, auto, bollette e alimentari" (Repubblica, p. 4). "Potere d'acquisto ai minimi dal '95. Mai così distanti prezzi e salari. Guadagnano di più i militari, statali in coda. Nell'industria stanno meglio i chimici" (Corriere, p. 13). "Italiani sfiduciati, fra i giovani il 60% pensa di emigrare" (Stampa, p. 9). Come si vede che non c'è più il Sire di Hardcore al potere.
Tutto vero e lo si sapeva da anni, anche se lo si legge con un certo rilievo solo ora. Per completezza statistica, però, l'aumento dei salari andrebbe accostato anche all'incremento della produttività. Almeno un po'.

3- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Vertice Monti-Fornero. Sul lavoro si va avanti ma senza un documento" (Corriere, p. 1). Ma Senza un documento vuol dire in nero, come gli edili? "In aumento rapine, furti e bancarotte. L'effetto della crisi. A Milano più casi di estorsione" (Corriere, p. 17). Nel dato sulle estorsioni, non calcolate le richieste repentine di rientro sui fidi accordati.

4- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
Senza polemica e con molta chiarezza, perfino il Corriere delle banche armate osserva che le banche sono state risparmiate dalle sedicenti liberalizzazioni. E l'onesto Nicola Saldutti mette in fila i (minimi) fastidi ai veri padroni del governo Monti-Passera che erano contenuti nella bozza del decreto e poi alla fine sono spariti ("Quei passi indietro sulle banche", p. 1-3). Avranno dei buoni lobbisti, più discreti ed efficaci di quei cazzo di tassisti miliardari.

5- I FATTI SEPARATI DALLA BAVA (T'ADORIAM MONTI DIVINO)
"La rivoluzione dei certificati. Basta attese per i documenti pubblici", plaude Repubblica a tutta prima, manco fosse Italia Oggi. Dentro, a pagina 2, "Certificati in tempo reale. Via oltre 300 leggi inutili e torna la social card. Semplificata così la vita di cittadini e imprese". Ma adesso che non c'è più il Mago Tremontino, la social card è buona? Non è più lo stigma del poveraccio, come urlavano i republicones? Si illustra anche il Corriere, andando a intervistare un bel mondialista-moralista: "Soros: bravi "Mario & Mario". Ora bond garantiti dall'Europa"(p. 8, a occhio almeno il doppio della P4).

6- MARTONCINO, ESAMINO SFIGATINO?
Sul Cetriolo Quotidiano, Caterina Perniconi ricostruisce il brillante esame di Michel Martone, viceministro al Welfare di se stesso. "Cattedra (poco) sfigata. Il viceministro Martone presentò al concorso per docente all'Ateneo di Siena una sola pubblicazione". Un membro della commissione di allora, sentito dal Secolo XIX, "E' un raccomandato" (p. 8). Poi dicono che la ministra Frignero non gli fa toccare palla. L'avrà esaminato anche lei.

7- I CANTIERI PRIMA DI TUTTO
"Strategie para-terroristiche". Arresti per ventisei No Tav. I pm: manuale per l'assalto alla polizia" (Corriere, p. 18). Sui vari giornali impazzano veline e virgolettati anonimi degli inquirenti, e sulla Stampa c'è addirittura un avvocato come Carlo Federico Grosso (p.1) - grande amico del procuratore generale Marcello Maddalena e del compianto Maurizio Laudi - che sembra dispiaciuto del fatto che Giancarlo Caselli abbia avuto la saggezza di non contestare il reato associativo. Saranno contenti i giornalisti del gruppo Espresso-Repubblica, che hanno Grosso come difensore.

Tra i vari pezzi un po' appecoronati, fa eccezione per equilibrio e autonomia di giudizio quello di Marco Imarisio per il Corriere della Sera: "Il barbiere di Bussoleno, il capo di Aska e il politico locale. I volti della guerriglia" (p. 19). E sul Cetriolo Quotidiano si legge un passaggio illuminante sulle inchieste che riguardano anche i pestaggi da parte della Celere lamentati da alcuni pacifici dimostranti, in gran parte donne.

Caselli Bellicapelli dice. "Stiamo trattando le denunce in proposito, se emergeranno elementi di eventuale responsabilità penale, perseguiremo i responsabili indipendentemente da chi essi siano" (p. 7). Ben detto! E a quale corpo di polizia sono affidate queste indagini?

8- LE MODERNE SCHEDATURE
"Addio curriculum, la Rete parla per te. I cacciatori di teste: "Valutiamo anche su Facebook e Twitter il profilo del candidato perfetto" (Stampa, p. 25). Meditate, ragazzi, meditate. Vi state facendo schedare gratis.

9- MA CALTA-PAPA' NON SBAGLIA MAI UN COLPO?
"Caltagirone vende Mps e compra Unicredit. L'imprenditore cala all'1% a Siena e lascia il cda. Rastrellati i diritti di piazza Cordusio. Il costruttore, deluso dagli anni a Siena, potrebbe trovare posto in cda a Piazza Cordusio" (Repubblica, p. 30). Caltariccone in piazza Cordusio? Ma quanto godrebbe il vecchio Cesarone Geronzi?

Sulla Stampa, sottolineano che "l'addio alla seconda carica di Siena è stato giustificato con una norma del salva-Italia" (p. 27). A questo punto ribattezzabile anche "Salva-culo". Sul Messaggero, riportato il comunicato di Calta-padrone e un comico "no comment da parte di fonti del gruppo" su una sua crescita in Unicredit. Il Messaggero è suo, ma la clausola di stile ("editore di questo giornale") resta nella tastiera dell'ignoto tastierista (p. 21)

10- DISECONOMY (COMPAGNI, ABBIAMO UN'ALTRA ASSICURAZIONE?)
"Grande Unipol, c'è l'ostacolo delle azioni di risparmio. Fonsai, nel week-end il via libera alle nozze" che premono tanto a Mediobanca, affossata nella fanga ligrestiana. "Lo statuto prevede cedole molto ricche e si teme che la mano delle Coop freni le sinergie. I numeri degli aumenti di capitale". Il Giornale (p. 22) di Mediolanum segue con preoccupazione la partita.

11- FREE MARCHETT
"Vuitton, la prima maison in un cinema storico. La sede a Roma nell'antico Etoile". Attacco del pezzo di Flavia Fiorentino per il Corriere: "Il lusso incontra il cinema". Ma anche il "giornalista" (p. 31).

12- CHAPEAU!
"L'idea è semplice: c'è un mondo diviso in buoni e cattivi in cui è necessario schierarsi. I buoni cercano di difendere tutto quel che di più caro ciascuno possiede: la famiglia, gli amici, i figli, la casa. I cattivi, indifferenti, agli affetti che ciascuno ha eletto a suo riferimento, menano fendenti su quel presepe". Su Repubblica, Paolo Griseri ha il coraggio e l'intelligenza di analizzare "L'Italia del fare" secondo Marchionne, nello spot del Lingotto per la nuova Panda" (p.28). Anche ai curatori di questa modesta rassegna non piacciono i presepi, specie se utilizzati per vendere qualcosa. Una sola domanda: ma la famiglia, gli amici, i figli si possono "possedere"?

13- RICOPIONI IN REDAZIONE
Prima pagina del Giornale: "A noi Schettino a voi Auschwitz". Anche Sallustioni legge il becero sito Dagospia: "Torna ad Auschwitz, cazzo!" e ammettiamo che ci sono seguaci dei quali andiamo più fieri.

14- CIECHI IN REDAZIONE
Su Repubblica-edizione romana scrivono a proposito del portavoce del sindaco Alemanno, Simone Turbolente: "Ieri mattina Dagospia pubblica una succosa indiscrezione, cancellata tuttavia nel pomeriggio...". Ohibò, bastava andare a pagina 2, alle 12.54 ed ecco il nostro report. Oppure, digitare il Dagotroa, please.

 

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