franco battiato

“IN QUALE ALTRO MONDO È ANDATO AD ABITARE FRANCO BATTIATO?” – MARCELLO VENEZIANI: “DI LUI NON SI SA PIÙ NULLA DA ANNI. È ENTRATO IN UN MISTERIOSO NASCONDIGLIO, UNA SPECIE DI PENOMBRA SACRA, FORSE DI OSCURAMENTO DELLA MENTE, CHE LA PIETÀ DEI SUOI CARI PROTEGGONO DA OGNI SGUARDO CURIOSO. NON È LA MORBOSITÀ DI SAPERE CHE CI SPINGE A SCRIVERE DI BATTIATO” – LA SICILIA, L’ESPERIENZA IN POLITICA E LA BIOGRAFIA DI ALDO NOVE

 

 

 

Marcello Veneziani per “la Verità”

franco battiato

 

Ma in quale altro mondo è andato ad abitare Franco Battiato? Di lui non si sa più nulla da anni, ha intrapreso un viaggio in quel paese che gli somiglia tanto, per citare una sua canzone con le parole di Manlio Sgalambro che fanno il verso a Charles Baudelaire.

 

Dopo un paio d' incidenti è entrato in un misterioso nascondiglio, una specie di penombra sacra, forse di oscuramento della mente, che la pietà dei suoi cari proteggono da ogni sguardo curioso.

 

marcello veneziani franco battiato

 

 

Anche Aldo Nove, che gli ha dedicato ora una bella biografia che è poi un atto d' amore (Franco Battiato, Sperling & Kupfer), pare reticente sul passaggio all' ombra di Battiato, per rispettare il suo silenzio, per non oltraggiare la sua solitudine. O forse neanche lui sa davvero cosa sia successo.

 

 

 

FRANCO BATTIATO - DI ALDO NOVE

 

Non è la morbosità di sapere che ci spinge a scrivere di Battiato, ora settantacinquenne: ma è per rendere onore a un cantautore d' eccezione, «un essere speciale»; una voce davvero unica, diversa, nel panorama della canzone.

 

E non sto parlando solo di gusti musicali ma di una rarità assoluta: quello di Battiato è un canto spirituale. So quante ironie ha destato il suo linguaggio e la sua buffa stravaganza, a cominciare dai suoi conterranei, da Fiorello che ne fece gustose parodie all' antico re della tv, Pippo Baudo. Tre cannoni siciliani, anzi catanesi, di provincia.

 

Ma l' aura delle sue canzoni, il tono della sua voce, l' atmosfera della sua musica, hanno un fascino evocativo, luminoso e arcano, che ti portano in un altrove.

 

PIPPO BAUDO FRANCO BATTIATO

Sono esperienze spirituali, alcune si cimentano col mondo reale, con gli amori, la vita, il proprio tempo, i sentimenti e perfino la rabbia e lo sdegno; ma si avverte anche in quelle canzoni una presa di distanza, un passo diverso, come un respiro di altri mondi.

 

A dividere e congiungere il sacro e il profano c' è in Battiato la sottile linea dell' ironia, che si fa talvolta auto-ironia, e stempera il tono ieratico nel tono ludico, si fa beffe dell' avida frenesia e ignoranza dei contemporanei.

franco battiato il silenzio e l' ascolto

 

Sappiamo il retroterra di Battiato: René Guénon e Georges Gurdjieff, i sufi, i dervisci. C' è un suo libretto, Il silenzio e l' ascolto (Castelvecchi), in cui conversa con Raimon Panikkar, Alejandro Jodorowsky, Gabriele Mandel e Claudio Rocchi. Ma altre pubblicazioni recano la sua impronta e accompagnano insieme alla sua pittura, come ali leggere, il suo cammino musicale.

 

franco battiato nella sua casa di milo villa grazia 2

Tra i mondi che abita Battiato c' è pure quello magico della sua Sicilia. Fu proprio il filo della nostalgia per l' infanzia che mi fece conoscere Battiato.

 

Lo seguivo da anni, avevo pubblicato come editoriale su l' Italia settimanale il testo di Povera patria. Ma fu la sua lettura di un mio libro dedicato alla nostalgia dell' infanzia che mi avvicinò a lui.

 

Venne a presentarlo a Roma insieme a Giorgio Albertazzi e Pupi Avati. Arrivò per ultimo, in volo da Catania, e appena finì il suo intervento riprese il volo. Come se avesse parcheggiato l' aereo ancora rombante fuori dalla sala...

 

franco battiato da giovane

Ritrovai poi consonanze d' infanzia e ricordi di controre d' estate al Sud nel suo film autobiografico Perdutoamor. Difficile dire a quale canzone di Battiato si è più legati... Il centro di gravità permanente, Il vuoto, L' ombra della luce, l' Oceano di silenzio, Lode all' Inviolato, Pasqua etiope, E ti vengo a cercare, Le nostre anime, l' incanto multiplo dei Fleurs... E la più bella canzone d' amore che io conosca, La cura, che commuove alle lacrime Aldo Nove, e non solo lui.

 

Poi le voci straordinarie che a lui si accompagnano, di Giuni Russo, di Alice, di Antonella Ruggero. Se Lucio Battisti esprime l' incanto perenne dell' adolescenza e Mina evoca la potenza struggente degli amori sfioriti, Franco Battiato canta la grazia dell' altrove, in una visione oltre la vita. «Via via via da queste sponde/ portami lontano sulle onde».

franco battiato nella sua casa di milo villa grazia 3

 

Mi pento di aver ironizzato anni fa su un suo intervento sconcertante in tv da Lilly Gruber nella sua breve parabola di assessore alla Cultura della regione siciliana; un dialogo dada, per non dire demenziale, con pause e malintesi imbarazzanti che forse era la spia di uno stato mentale che stava alterandosi. Il suo impegno in politica fu un errore e non perché abbia scelto quel versante. La via dei canti di Battiato è al di là della destra o della sinistra, e succedanei.

franco battiato con il fratello michele

 

A spiegare la sparizione di Battiato ci soccorre Sgalambro che scriveva in Teoria della Sicilia, premessa al libretto dell' opera di Battiato Il cavaliere dell' intelletto: «La volontà di sparire è l' essenza esoterica della Sicilia. Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere; la storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori».

 

La notazione di Sgalambro forse non vale per tutti i siciliani, in cui la tendenza a sparire gareggia con la tendenza teatrale a ostentare, anche il dolore e la magnificenza. Ma certo vale per lui e per Battiato. Forse fu quella la molla del loro incontro tra siciliani «a latere».

 

franco battiato con la royal philharmonic concert orchestra 4

 

Un cantautore che frequentava altri orienti, in sintonia col mistico coautore Giusto Pio, s' incontra col filosofo più nichilista ed empio dei nostri tempi. «Mi capitò tra i piedi Battiato», raccontava Sgalambro da Lentini, «ed è stato uno di quegli incontri che ti portano fuori strada».

 

Me li ricordo insieme a cena dopo un suo strepitoso concerto a Segesta. Erano le tre di notte, eravamo sul mare a San Vito Lo Capo, ero a tavola di fronte a lui e Sgalambro che fingevano di mangiare, entrambi con lenti nere e silenzi tombali. Alle tre di notte.

 

Franco Battiato

Di recente è arrivato dal suo iperuranio un corpo celeste in forma di canzone, dal titolo evocativo e l' atmosfera struggente, Torneremo ancora, che allude all' Eterno ritorno, alla reincarnazione, al tempo circolare e alla potenza evocativa del tornare. Ritorni presto l' era del Cinghiale Bianco.

franco battiato nel 1972franco battiatoFranco BattiatoFRANCO BATTIATO AL PARLAMENTO EUROPEO FLEUR JAEGGY DI FRANCO BATTIATO DERVISCIO CON ROSA DI FRANCO BATTIATO la casa di milo di franco battiato villa grazia 2FRANCO BATTIATO CADE DAL PALCOMEDIORIENTE DI FRANCO BATTIATO franco battiato e pino massara fetusfranco battiato nella sua casa di milo villa grazia 1 1FRANCO BATTIATO CADE DAL PALCOfranco battiato l'era del cinghiale biancola casa di milo di franco battiato villa grazia 1franco battiato milofranco battiato nella sua casa di milo villa graziafranco battiato 2franco battiato la famiglia di franco battiatofranco battiato 5franco battiato 1franco battiato 3franco battiato da giovane

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”