cristiana lauro finche' c'e' trippa

FINCHE’ C’E’ TRIPPA... - FRATTAGLIE, ANIMELLE, MEMBRO DI TORO E RICETTE SOSTENIBILI NEL LIBRO USCITO IERI DI DIEGO ROSSI (CHEF DI TRIPPA A MILANO) E BARBARA GIGLIOLI – CRISTIANA LAURO: "LE FRATTAGLIE SONO TRADIZIONE PER LA CUCINA REGIONALE ITALIANA, UNA CUCINA POVERA, NON DI CERTO BORGHESE O NOBILIARE COME QUELLA FRANCESE. SARÀ MICA PER QUESTO CHE LA NOSTRA È PIÙ BUONA?"

Cristiana Lauro per Dagospia

 

 

La scrittrice e giornalista Sara Porro ha presentato a Milano il libro di Diego Rossi e Barbara Giglioli “Finché c’è trippa” (Ed. Guido Tommasi - 2019).

finche c e trippa diego rossi e barbara giglioli

 

Diego Rossi, chef di Trippa a Milano - una delle migliori trattorie italiane - viene da una formazione stellata ed è un mostro di precisione e competenza. Ovvero uno dei migliori chef professionisti in circolazione. La sua cucina utilizza in prevalenza frattaglie (il famoso quinto quarto) con un’attenzione sensibile alla sostenibilità, tema sul quale non possiamo più fare orecchie da mercante.

 

Pasta fatta in casa con ragù di cortile, rognoni, fegato, trippa, animelle, membro di toro (sì, hai capito bene) frattaglie anche di pesce. Il successo indiscusso di una sfida coraggiosa nei confronti della percezione del pubblico, spesso sfiorata da preconcetti, per diretta conseguenza di un’ informazione carente. Se non addirittura di scarsa sensibilità agli sprechi.

cristiana lauro

 

La sostenibilità e l’economia del ristorante dovrebbero diventare concetti traducibili anche a casa nostra. Ci si arriva per gradi, un po’ alla volta. Al frequente corto circuito di posizioni oltranziste dell’ultimo minuto - quindi destinate a un rapito silenzio o rinnegate dalla tendenza modaiola successiva - sarebbe meglio contrapporre un’estensione di pensiero sostenibile che sia agibile per tutti. Parlo della diffusione per piccoli passi di uno stile alimentare che sia privo di inutili estremismi. Mi pare l’unico modo per tirare dentro più persone possibile. Altrimenti si fa nicchia e si taglia fuori tutto il resto. Ma il pianeta non è per pochi.

diego rossi

 

 

Diego Rossi: “Dietro a ogni cartoccio col cellophane nel frigo del supermercato c’è una bestia che andrebbe rispettata. Invece non ci ricordiamo più com’e fatta da intera. Come leggerete nel libro, faccio una cucina che utilizza tutte le parti dell’animale e quella bestia deve aver avuto un buon ciclo vitale e non essere morta da piccola. Io dell’agnello uso solo le parti che gli altri scartano, che butterebbero via, ma sono buonissime”.

 

cristiana lauro

Sembra poco ma intanto non è per colpa di Diego Rossi se si continuano ad uccidere agnelli che, vorrei ricordare, sono dei cuccioli. Potremmo farne a meno, o no? Questo concetto è già una bella porzione del successo di Diego Rossi e della cucina di Trippa a Milano.

 

Le frattaglie sono tradizione per la cucina regionale italiana. La trippa ad esempio si prepara in molte regioni e in maniera sempre diversa.

 

“Finché c’è trippa” è anche un libro di ricette di una memoria sostenibile che in fondo - un tempo per necessità - è già nella nostra tradizione. Sara Porro ricorda che a un certo punto per i nostri nonni smettere di mangiare frattaglie era sinonimo di benessere. Erano gli anni Sessanta, ma oggi dobbiamo capire che il valore a tavola non dipende più dalla materia povera, ma dal sapore.

vitello animella

 

La nostra cucina regionale in fondo è povera, non di certo borghese o nobiliare come quella francese. Sarà mica per questo che la nostra è più buona? Questo lo dico io, non l’ha detto Sara Porro.

 

Un libro con illustrazioni belle e raffinate (Gianluca Biscalchin), fotografie intense a luce drammatica (Marco Varoli) e ricette facilmente ripetibili. (Ed. Guido Tommasi)

CRISTIANA LAURO 2Cristiana Laurocristiana lauro 6Cristiana Lauro

diego rossipollame cuoricini di pollo alla brace 2vitello fegato con cipolle e gorgonzoladiego 6barbara gigliolitrippa lampredotto carciofi e mentafrattaglie erotiche membro

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)