maria grazia cucinotta

"HO INCONTRATO PERSONE CHE MI DICEVANO 'AH, MA SEI ANCHE INTELLIGENTE'. E IO MI CHIEDEVO 'MA PERCHÉ HO PROPRIO LA FACCIA DA DEFICIENTE?" - MARIA GRAZIA CUCINOTTA A RADIO2: "SONO APPENA TORNATA DALLA CINA. ECCO COME SONO DIVENTATI COVID-FREE. LA MIA CARRIERA? E' INIZIATA PER CASO. 'INDIETRO TUTTA' LA PRIMA GRANDE OCCASIONE. IL FILM 'IL POSTINO' E LE ULTIME ORE DI MASSIMO TROISI -  IL #METOO? LOTTO CONTRO LE VIOLENZE DI GENTE CHE..” - VIDEO

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/

 

 

maria grazia cucinotta foto di bacco

Maria Grazia Cucinotta è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta anche su Rai2 dalla mezzanotte e trenta alle due (circa).

 

La Cucinotta ha raccontato di essere tornata da poco dalla Cina: "Come sto? Bene, sono appena ritornata dalla Cina dopo quasi due mesi e mezzo. Felice di essere tornata a casa, speriamo questo sia l'ultimo momento di sacrifici e che poi si torni a respirare un po' tutti. In Cina è tutto finito. All'inizio stentavo a crederci.

cucinotta

 

maria grazia cucinotta

E' anche vero che quando sono arrivata mi sono fatta 21 giorni di quarantena, ma non a casa, ti prelevano dall'aereo, ti disinfettano, disinfettano i tuoi bagagli, poi vieni rinchiusa in una camera di un albergo covid in cui ti portano da mangiare tre volte al giorno, ti prendono la temperatura due volte al giorno, ti fanno i tamponi una volta a settimana e alla terza settimana ti rilasciano un codice sul telefonino con il quale poi puoi andare in giro. Sono molto severi nei controlli, ma il tracciamento che fanno rende poi le persone libere di andare in giro. Io ho girato tutta la Cina, è veramente covid free. Sono stati bravi. Se noi italiani ne usciremo migliori?

MARIA GRAZIA CUCINOTTA

 

Non lo so. Sicuramente un po' distrutti. Il cinema, l'arte, tutto quello che è a contatto con il pubblico, ha sofferto e continua a soffrire. Non credo che la sofferenza porti a un miglioramento, ti porta a dover ripartire da zero quando avevi costruito un qualcosa che comunque andava. Non so se la sofferenza migliori le persone. Forse le porta ad apprezzare di più la vita. Ci siamo resi conto di essere tutti molto vulnerabili. Riapprezzeremo la possibilità di andare al cinema, a cena, a teatro. O anche semplicemente di abbracciarci".

 

Sul suo rapporto con la notte: "Adoro la notte, è il mio momento, mi dedico a me stesso, mi coccolo con un film, con un libro. Adoro svegliarmi anche prestissimo, verso le quattro, le cinque, c'è il silenzio assoluto. Ed è bello".

leonardo pieraccioni maria grazia cucinotta i laureati

 

Sulla Maria Grazia bambina: "Ero non troppo diversa da adesso, non sono mai cresciuta troppo. Ero una sognatrice, immaginavo, avevo tutti i miei mondi, in cui mi immergevo. Ero curiosa, non mi fermavo mai, povera mamma, una ne pensavo e mille ne facevo. Non sono mai stata una tranquilla, ho sempre cercato di vivere ogni secondo della mia vita".

 

MARIA GRAZIA CUCINOTTA

Sulla nascita della sua carriera: "E' nata per caso, avevo fatto il concorso di Miss Italia arrivando in finale. Durante le selezioni avevo incontrato una agenzia di Milano, avevo un fratello più grande che viveva in Lombardia, una volta finita la scuola superiore sono andata con la scusa di visitare lui, ma invece andai in agenzia. Mi presero subito e mi fecero fare il provino per 'Indietro tutta'. Così è iniziata la mia carriera e la mia vita. Sono passati più di 35 anni, ma non mi sono più fermata"

 

la cucinotta bacia il marito

Sul film 'Il postino': "Non mi stanco mai di parlarne, è un modo per essere grati a chi mi ha dato l'opportunità della vita. Sul set all'inizio non ci rendevamo conto che stavamo facendo una cosa così importante. Troisi? Sempre ironico, scherzoso, non si è mai pianto addosso. Ci siamo dovuti fermare perché la sua situazione di salute è peggiorata, ma lui ha rifiutato di fermarsi, ha detto che voleva finire il film con il suo cuore. E così è stato. Abbiamo finito il film la sera alle dieci e lui si è addormentato il giorno dopo alle due del pomeriggio. Mi ritrovavo con un filmone che ha emozionato il mondo intero, anche molto impreparata. Il successo quando arriva ti fa anche molta paura. Ero troppo giovane, forse non avevo accanto le persone giuste. Perché le persone da una parte ti mano, da un'altra parte ti detestano. Mi ha salvato l'America. Ero talmente ragazzina, talmente impreparata, che non capivo nemmeno quello che mi stava capitando. In America ho ricominciato da zero, ho studiato, mi sono preparata. In America non giudicano, hanno una cosa fantastica che si chiama meritocrazia, ti aiutano a raggiungere i progetti giusti, a crescere, a migliorarti. Dovevo capire cosa fosse veramente il cinema e in America l'ho fatto. Ho scelto di tornare in Italia perché l'Italia è creatività, arte, bellezza".

 

maria grazia cucinottaMARIA GRAZIA CUCINOTTA

Sul momento che stanno vivendo le donne: "Parità di genere? Siamo ancora molto distanti. Ho creato insieme ad altre donne una associazione che si chiama 'vite senza paura' e mi rendo conto ogni giorno che bisogna continuare a lottare perché siamo ben distanti dalla parità di genere. Dobbiamo iniziare dalla cultura, dall'educazione dei bambini. Il catcalling? Incredibile, c'è ancora qualcuno che urla alle donne in mezzo alla strada. I fischi, le urla, cose così, non sono complimenti".

 

il postino

Sul rapporto con la sua bellezza: "Da ragazzina pensavo di avere mille difetti, ho capito com'ero attorno ai quarant'anni e ho finito di capirlo forse adesso. La bellezza comunque è un'arma a doppio taglio. Quando la tua immagine è troppo forte, le persone stentano a credere che dietro ci sia anche un cervello. Ho incontrato persone che mi dicevano 'ah, ma sei anche intelligente'. E io mi chiedevo 'ma perché ho proprio la faccia da deficiente?' Non capisco dove possa esserci un limite tra le bellezza e l'intelligenza".

cucinotta 3

Sul #metoo: "Io non ne ho mai parlato, lotto contro le violenze di gente che non può scegliere e che si ritrova a subire violenza senza poterne uscire". 

 

2015 claudia gerini manuela moreno mariagrazia cucinotta e caramellamaria grazia cucinotta foto di bacco (2)maria grazia cucinotta MASSIMO TROISI IL POSTINO MASSIMO TROISI IL POSTINO CUCINOTTAMASSIMO TROISI IL POSTINO MASSIMO TROISI IL POSTINO mariagrazia cucinotta cmaria grazia cucinottamaria grazia cucinotta foto di bacco

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....