IL DIVANO DEI GIUSTI – "CIÒ NA BOTTA DE SQUARAUS!" IN CHIARO È GIÀ NATALE TRA CINEPANETTONI UN PO’ AMMUFFITI, ALTRI PIÙ NUOVI MA DIMENTICATI SUBITO, COME “IMPROVVISAMENTE A NATALE MI SPOSO” E IL CIALTRONISSIMO, SCOMBINATO, TRASHISSIMO MA DIVERTENTE “UN NATALE AL SUD”, FACEVANO RIDERE LE SCORREGGE PAUROSE DI ENZO SALVI – IL FILM PIU’ STRACULT DELLA DELLA SERATA È “L’OMBRA DI CARAVAGGIO” CON SCAMARCIO COME CARAVAGGIO SCOPATORE – NELLA NOTTE, TRA TANTE REPLICHE, VI SEGNALO QUELLE DI “A HISTORY OF VIOLENCE” E DI “DELITTO IN FORMULA UNO”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Quindi, stasera che vediamo? In chiaro è già Natale tra cinepanettoni un po’ ammuffiti altri più nuovi ma dimenticati subito. Rai Due alle 21 passa “Improvvisamente a Natale mi sposo”, commedia natalizia uscita in sala ma precipitata subito nello streaming (infatti è su Amazon), diretta solo tre anni fa (ma sembrano venti) diretto da Francesco Patierno, che ha una sua linea di cinema d’autore rispettabilissima,
con Diego Abatantuono, Violante Placido, Michele Foresta, Elio, Nino Frassica, Primo Reggiani, Valentina Filippeschi e Carol Alt, sequel di un cinepanettone che ho visto ma chissà perché non ricordo bene, “Improvvisamente Natale”.
Al suono di “Finalmente se tromba!” di Enzo Salvi e delle linguette di Massimo Boldi e Biagio Izzo che si muovono come passa una chiappa femminile, Cine 34 alle 21 risponde con “Un Natale al Sud” di Federico Marsicano con i già ricordato Boldi, Izzo, Salvi e Anna Tatangelo, Paolo Conticini, Debora Villa.
Cialtronissimo, scombinato, trashissimo ma divertente, è ciò che rimane del cinepanettone o del pre-cinepanettone in versione Medusa-boldiana. C’è tutto il repertorio, le scorregge, le gag con l’alito cattivo, le puzze di piedi, i doppi sensi (“L’ha preso? Ora lo mastichi?”), le milfone infoiate da evitare, perfino le pillole che ti fanno vedere bello Boldi, il Sud estivo pugliese (ancora Polignano a Mare…) trasformato in set da vacanza natalizio.
Con l’aggiunta di sponsor imbarazzante, il dottor Mech della dieta comecazzosechiama, anche attore, il libro di certo Roberto Cerè (ma chi è?), le video chat usate come se fossimo in un film di fantascienza italiano anni ’60, che provocano soltanto la visione di Salvi al cesso mentre spinge con tanto di commento di Boldi, “Ma vai a cagare!”. Ma c’è pure Gianni Macchia, eroe dei film di Fernando Di Leo… Non era male.
Facevano ridere le scorregge paurose di Enzo Salvi (“ciò na botta de squaraus”, battuta capolavoro), buttate spesso lì senza nessun bisogno che ci siano, mi anche Massimo Boldi e Biagio Izzo che fanno i soliti mariti provoloni in cerca di divagazioni ma poi eternamente fedeli e non trombanti, mi faceva ridere l’arrivo di una star popolare della canzone come Anna Tatangelo usata come bellona alla Belen che attizza Boldi, poi il tentativo di mascherare Polignano come set alla Sharm-el-Sheik, la presenza di bellone tragate Mediaset, come tal Paola Caruso, messe lì come tappezzeria.
Rai Storia alle 21, 10 propone il film più stracult della serata, “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido con Riccardo Scamarcio come Caravaggio scopatore, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Michele Placido, Micaela Ramazzotti. Vediamo cosa ne scrissi.
“Ce so’ le baldracche”. Perfetto! Non posso che adorare questa versione tutta sangue, sesso, schiaffoni e spadate della vita di Caravaggio ideata e diretta da Michele Placido e interpretata da Riccardo Scamarcio, dove, al di là di molti difetti, il regista e il suo protagonista sembrano sposare perfettamente il corpo, la luce e la voracità artistica e sessuale del grande pittore.
Puttaniere, mezzo sodomita, violento, attaccabrighe, alla ricerca di un realismo assoluto, qui Caravaggio, ribattezzato di volta in volta Michelino, l’Arcangelo Michele, Michelangelo, offre a Placido e a Scamarcio l’occasione per scatenarsi in una sorta di ricomposizione di un cinema sanguigno post-femminista dove volano frustate e schiaffoni, Caravaggio esibisce il culo nudo a Isabelle Huppert che ne approfitta, ci si tocca il pisello in continuazione, si tira fuori la spada per un punto alla pallacorda e ci si concede perfino un’orgia alla “Games of Thrones”.
Perdoniamo a Placido l’invenzione un po’ banale di un personaggio-narratore, l’ombra del titolo, Louis Garrel con nasone risentito, che nel 1609 indaga per conto del Papa sulla vita smodata di Caravaggio per capire se deve farlo tornare a Roma condonandogli la condanna a morte per l’uccisione di Ranuccio Tomassoni. Un meccanismo alla fine un po’ ridondante, anche se, come nel “Dante” di Avati, utile per frammentare il racconto in più quadri forti.
Gli perdoniamo anche l’ossessione di ricostruire i quadri celebri con personaggi somiglianti, ma Alessandro Haber a testa in giù che fa la Deposizione di San Pietro è un momento davvero stracult, e la banalità di ripetere sempre la giusta luce “caravaggesca” ottenuta dal bravo direttore della fotografia, Michele D’Attanasio, o di dover sempre cogliere il momento della creazione artistica come si faceva nei vecchi film sugli artisti di Hollywood.
“Ecco il mio Golia!”. Perché Placido e Scamarcio ci credono. Si sentono Caravaggio. Cercano di mettere in scena quella forza. E quindi giù battute triviali e schiaffoni alla Bud Spencer alle donne. Giù elenco di figurine, a volte riuscite, penso al Giordano Bruno favoloso di Gianfranco Gallo, a volte meno, come quello di Artemisia Gentileschi, un po’ buttato lì.
La Lena Antonietti di Micaela Ramazzotti traduce in toscano da attrice e (ex) moglie di Virzì la romanità dilagante delle altre modelle-sante&puttane. “La mi’ mamma e la mi’ nonna mi portarono a Roma a 14 anni per offrirmi ai cardinali…”. Ma ha una delle battute migliori del film mentre scopa nella vasca da bagno con Scamarcio/Michele. “Eretico e erectus…”.
Canale 20 alle 21, 10 passa “Transformers: La vendetta del caduto” di Michael Bay con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, John Turturro, Isabel Lucas, Frank Welker. La5 alle 21, 10 passa un altro film ntalizio imbarazzante, “Jack Frost” di Troy Miller con Michael Keaton, Kelly Preston, Mark Addy, Joseph Cross.
Ottimo, Rai Movie alle 21, 10, il film di sommergibili “K-19: The Widowmaker” della divina Kathryn Bigelow con Harrison Ford, Liam Neeson, Peter Sarsgaard, Joss Ackland. Malgrado il grande cast di sole attrici non funzionava questa nuova versione di “The Women” diretto da Diane English con Annette Bening, Candice Bergen, Meg Ryan, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith. Ridateci George Cukor.
La7 alle 21, 15 passa un film di guerra nato da un celebre libro per ragazzi inglese, “War Horse” di Steven Spielberg con Jeremy Irvine, Emily Watson, Tom Hiddleston, David Thewlis, Benedict Cumberbatch. Fu un terribile flop “Waterworld” di Kevin Reynolds con Kevin Costner, Jeanne Tripplehorn, Dennis Hopper, Tina Majorino, Iris alle 21, 15.
Il film, che durava tre ore, venne stretto a 135 minuti da Kevin Costner, che ci aveva messo 22 milioni di dollari di suo, e dalla produzione. Costner sul set, che era già stato ribattezzato “Kevin’s Gate” e “Fishtar”, pensando a due grandi flop del tempo (“Heaven’s Gate” e “Ishtar”), litigò con il regista, suo vecchio amico, lo cacciò e completò lui stesso il film.
Lo sceneggiatore Joss Whedon racconta che seguì le ultime tre settimane di lavoro con un set impazzito, perché nessuno capiva cosa volesse fare Kevin Costner, che si limitava a scrivere poche notarelle su un foglio. Il film era nato come piccolo fantascientifico pensato per le produzioni di Roger Corman, una cosa da 60 milioni di dollari.
Fu Costner a farlo diventare un kolossal costoso, e girare in mezzo all’acqua, su un atollo finto mandò tutti ai matti. Gli attori rischiavano di affogare e erano tutti assetati. Assolutamente da vedere.
Trovavo terribile e fintissimo “Pearl Harbour” diretto da Michael Bay come fosse un film dei Transformers, con Ben Affleck, Josh Hartnett, Kate Beckinsale, Alec Baldwin, Tom Sizemore, Canale 27 alle 21, 15. Su Rai4 alle 21, 20 trovate l’horror neozelandese “The Tank” di Scott Walker con Luciane Buchanan, Mark Mitchinson, Matt Whelan, Jaya Beach-Robertson, Ascia Maybury.
Cielo alle 21, 20 ripropone un classico come “Men in Black” di Barry Sonnenfeld con Tommy Lee Jones, Will Smith, Linda Fiorentino, Vincent D'Onofrio. Tv8 alle 21, 30 propone la commedia sentimentale “La chiave del Natale” di Don McBrearty con Taylor Cole, Steve Lund, Elena Juatco, Ron Lea, Kathryn Greenwood, Brittany Drisdelle.
Passiamo alla seconda serata con la commedia del 2022 “Sposa in rosso” di Gianni Costantino con Sarah Felberbaum, Eduardo Noriega, Anna Galiena, Cristina Donadio, Roberta Giarrusso. Rai4 alle 2 propone l’horror “The Omen. L’origine del presagio” di Arkasha Stevenson con Nell Tiger Free, Ralph Ineson, Sonia Braga, Tawfeek Barhom, Bill Nighy, Maria Caballero.
Su Cine 34 alle 23, 05 arriva il cinepanettone con i cani “Natale a 4 zampe” diretto da Paolo Costella con Massimo Boldi, Maurizio Mattioli, Biagio Izzo, Paola Tiziana Cruciani, Cinzia Mascoli, Loredana De Santis. Purtroppo o per fortuna non l’ho mai visto. La7 Cinema alle 23, 20 passa la commedia di Curtis Hanson “In Her Shoes – Se fossi lei” con Cameron Diaz, Toni Collette, Shirley MacLaine, Anson Mount, Richard Burgi.
Due sorelle molto diverse in quel di Philadelphia, una mamma morta, un padre assente che si è risposta e una nonna che nessuno aveva mai visto che abita in Florida. Piuttosto divertente. Nel 2005 fu il primo film a finire subito in dvd senza passare per il vhs. In un primo tempo la coppia di commedia che si scambiano i personaggi erano Toni Colette e Sarah Michelle Gellar.
tomas milian delitto in formula uno
Tra tante repliche vi segnalo quella di “A History of Violence” capolavoro di David Cronenberg e saggio sulla violenza americana con Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes, Peter MacNeill. Su Cine 34 all’1 trovate “Delitto in Formula Uno” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Dagmar Lassander, Isabel Russinova, Licinia Lentini, Bombolo.
Su La7 Cinema all’1, 50 il preciso ma noioso “Quiz Show”, ricostruzione di un celebre programma televisivo del 1958 che vede alla regia Robert Redford e come attori un John Turturro finalmente protagonista, Ralph Fiennes, Paul Scofield, Rob Morrow, Dick Goodwin, David Paymer, Hank Azaria, Mira Sorvino, ma in piccoli ruoli trovate anche Martin Scorsese, Griffin Dunne, Barry Levinson e Douglas McGrath.
Il vero Charles Van Doren, il campione da battere che interpreta Ralph Fiennes, rifiutò il contratto di 100 mila dollari per collaborare come consulente al film. In un primo tempo doveva girarlo Harold Becker con Richard Dreyfuss protagonista. Rai Movie all’1, 50 propone lo spaghetti western “Cjamango” di Edoardo Mulargia, scritto e prodotto da Vincenzo Musolino con Sean Todd alias Ivan Rassimov, Mickey Hargitay, il marito di Jayne Mansfield, Hélène Chanel, Livio Lorenzon, Ignazio Spalla.
tomas milian delitto in formula uno
Cjamango vince un bel po’ d’oro a poker nella sequenza pre-titolo, non sapendo che proprio questo malloppo è l’oggetto del contendere di due bandi rivali. E infatti presto gli viene rubato dal bandito El Tigre e dai suoi uomini. Con l’aiuto del losco Mickey Hargitay, l’oro viene recuperato, ma El Tigre rapisce la ragazza di Cjamango, Hélène Chanel, e poi un orfanello amico dell’eroe, Giusva Fioravanti.
Il bandito lega addirittura Giusva alla dinamite. Prima Cjamango molla l’oro, poi parte alla carica, ma Mickey Hargitay porta via il bottino. Intanto El Tigre uccide la ragazza e Cjamango parte alla vendetta.
Chiudo con, Rai Movie alle 5, “Nefertite regina del Nilo” di Fernando Cerchio con Jeanne Crain, Edmund Purdom, Amedeo Nazzari, Liana Orfei. Edmund Purdom ricordava infatti il film soprattutto perché lavorò con Vincent Price.
“Dovevamo girare una scena di morte dove Vincent riceveva un pesante giavellotto nello stomaco. Sta steso lì morente. Per tutta la durata del film tutti hanno pensato che sia il perfido sacerdote che si vuole scopare Nefertite, ma si svela che non era affatto vero. Cercava di proteggerla da me, perché io ero solo un povero scultore. Così nella sua scena di morte, Vincent rivela: “Io sono tuo padre”. E spira.
Al primo ciak, non avevamo notato che Vincent si era messo la sua parrucca più avanti sulla fronte. La macchina si accende e lui dice (con voce effeminata) “Figlia, io non sono tuo padre. Io sono tua madre”. Tutti noi scoppiammo a ridere, incluso il regista. Che disse: “Stampiamola. Devo averla”. La lavorazione di Nefertite era piena di queste gag e storie ilari. Vincent era un uomo divertente”. (da “Shock Cinema”, n. 23).
Ultimo film (di tre) della Max Film di Ottavio Poggi, che riapre subito dopo come Liber Cinematografica: e infatti è prodotto da quest'ultima “Totò e Cleopatra”, che utilizza molte sequenze di “Nefertite regina del Nilo”.
the women
nefertite regina del nilo
nefertite regina del nilo 2
a history of violence 1
SPOSA IN ROSSO
quiz show
viggo mortensen a history of violence
quiz show 2
quiz show 1
delitto in formula uno
delitto in formula uno
a history of violence
SPOSA IN ROSSO
the women 2
the women 3
the omen – l’origine del presagio 3
natale a quattro zampe 2
natale a quattro zampe 3
natale a quattro zampe 1
the omen – l’origine del presagio 1
the omen – l’origine del presagio 2
the omen – l’origine del presagio 4
SPOSA IN ROSSO
in her shoes 1
in her shoes – se fossi lei
in her shoes
the tank
waterworld
pearl harbor michael bay 2
un natale al sud















