2025divano0905

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA ABBIAMO PARECCHI FILM DA VEDERE O RIVEDERE. COME “MIXED BY ERRY” E IL GRANDE SUCCESSO IPERFEMMINISTA “ANATOMIA DI UNA CADUTA”. BELLO ANCHE L’HORROR PIUTTOSTO SORPRENDENTE “THE VISIT” - MA IL FILM CHE PUÒ SVOLTARVI LA SERATA È “99 LUNE”, DUE ORE DI SESSO, AMORE, PASTICCHE E MUSICA TECHNO. IL FILM INIZIA CON UN’AVVENTURA DI SESSO VIOLENTO ALQUANTO PESANTE E SADOMASO - OCCHIO ANCHE ALLO STREPITOSO “PASSION” DI JEAN-LUC GODARD… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

MIXED BY ERRY

Che vediamo stasera? Devo dire che in chiaro abbiamo parecchi film da vedere o rivedere. Come “Mixed by Erry”, progetto innovativo di Sydney Sibilia con Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo, Francesco Di Leva, Cristiana Dell'Anna, Rai 2 alle 21, 20, storia del mitico dj di Forcella Enrico Frattasio, che si firmava “Mixed by Erry”, che assieme ai fratelli dominò il mercato delle audiocassette al tempo degli walkman arrivando a produrre qualcosa come 60 mila pezzi al giorno occupando il 27% dell’intero mercato nazionale.

 

MIXED BY ERRY

Lo facevano per soldi, ovviamente. Ma anche per passione. E le compilation di Mixed by Erry, “falsi orginali” e “falsi del falso originale”, esistevano pure quelli, arrivavano dove non c’era possibilità di comprare e sentire musica nuova e nuovissima. Tutti i dj, mi dice Dago, che lo faceva, a fine esibizione, vendevano le cassette. Era la regola. Erry e i suoi fratelli, che nel film, sono interpretati da tre bravissimi attori napoletani mai visti prima, Luigi D’Oriano, Emanuele Palumbo e Gino Arena, lo fanno scientificamente, mischiando la pratica familiare delle bottiglie di whiskey contraffatte piene di tè, con la tecnologia.

 

MIXED BY ERRY

Ma i soldi per produrre così tante cassette se li devono fare prestare dalla camorra. Li vediamo crescere a Forcella tra il 1976 e i primi anni ’90, quando le cassette audio verranno sostituite dai cd, e si perderà tutto il lato romantico della creazione della compilation per le ragazze, gli extra a fine cassetta.

 

E’ vero che i Frattasio sono mariuoli, è vero che sono inseguiti dalla guardia di finanza, un arcigno Francesco Di Leva con parrucchino coi ricci e occhiali neri che sembra estratto da “Napoli violenta” di Umberto Lenzi o da un film di Merola di Alfonso Brescia, ma sono solo un naturale proseguimento dei piccoli venditori di sigarette. Non pensano neanche di compiere un crimine. Nel film non si capisce fino in fondo che rapporti hanno con la camorra e con le famiglie.

 

MIXED BY ERRY

Li vediamo scontrarsi coi tunisini, con un boss che finisce fulminato dalla guerra delle famiglie, ma il più losco è proprio il loro ricco socio milanese Arturo, un ottimo Fabrizio Gifuni, che gli vende le cassette vergine con enorme guadagno sia per loro che per lui. Sibilia e i suoi sceneggiatori, la musicologa napoletana Simona Frasca (“Il Manfiesto”) e Armando Festa, non insistono più di tanto sul rapporto fra i Frattasio e la malavita organizzata. Tendono a fare dei tre fratelli, delle loro donne, Chiara Celotto e Greta Esposito, dei genitori, Adriano Pantaleo e Cristiana Dell’Anna, sempre bravissima, un mondo a parte. Un po’ truffatori, ma brava gente, di buon cuore.

anatomia di una caduta

 

Cielo alle 21, 20 propone invece un grande successo iperfemminista come “Anatomia di una caduta” di Justine Triet con Sandra Hüller, Samuel Theis, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Jehnny Beth. Pur difficile da etichettare come mistery o giallo, è comunque un complesso, tortuoso, crudele mistery/giallo un filo lunghetto ma di grande intelligenza e sottigliezza, che si serve del genere per raccontare però ben altro.

anatomia di una caduta

Tutto ambientato in quel di Grenoble, poggia interamente sulla prova magistrale della sua protagonista, Sandra Hüller, protagonista già di “The Zone of Interest” di Jonathan Glazer e del fortunato “Toni Erdman” di Maren Ade, nei panni della scrittrice di successo Sandra, accusata di aver ucciso il marito, scrittore anche lui ma in crisi, che è stato trovato sotto il loro chalet, con la testa fracassata, dal loro figlioletto Daniel, bambino non vedente di undici anni che girava col suo cane per la montagna.

 

Ma come si sentirà dire a un certo punto durante il lungo processo che vedrà sotto accusa Sandra, visto che era la sola persona presente in casa e non si capiscono bene le motivazioni di un possibile suicidio, mentre ce ne sono di più, forse, per l’omicidio, per il figlio Daniel, che ha già subito una menomazione forte perdendo la vista e ha scatenato i complessi di colpa del padre, è meglio convivere con l’idea di una madre assassina o con quella di un padre suicida?

anatomia di una caduta

 

Ovviamente, durante il processo, come spesso capita nei gialli, viene fuori di tutto e tutto porta alla descrizione di una famiglia ancora una volta tossica. Partiamo con i tradimenti di Sandra con qualche ragazza, le discussioni pesanti del giorno prima tra marito e moglie che si dicono di tutto, una prova di suicidio di lui, romanzi scritti un po’ da l’uno e dall’altra, alla Elena Ferrante, che rimandano a una serie infinita di panni sporchi mal lavati in famiglia.

THE VISIT

 

Bello anche, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, l’horror piuttosto sorprendente “The Visit” di M. Night Shyamalan con Ed Oxenbould, Erica Lynne Marszalek, Kathryn Hahn, Olivia DeJonge, Benjamin Kanes, dove capiamo che a volte è meglio non mandare i nipotini a trovare i nonni. “Puoi entrare nel forno per pulirlo?” chiede la nonnina cattiva a una nipotina come fosse la strega di Hansel e Gretel. “Stavo pulendo il fucile”, si scusa il nonnino che è stato trovato dalla nipotina con le canne in bocca pronto a far fuoco.

 

the visit 1

Con questo piccolo horror sulla settimanella di terrore che due nipotini passano in visita ai nonni, The Visit, costato solo 5 milioni di dollari, M. Night Shyamalan è tornato a essere il grande regista che era ai tempi dei suoi primi capolavori. Per riottenere il completo controllo dei suoi film, e soprattutto il director’s cut finale, Shyamalan ha messo tutto quello che aveva guadagnato con la regia del modestissimo After Earth con Will Smith in questo progetto a basso costo con attori sconosciuti.

 

the visit

Ne viene fuori un horror costruito alla Blair Witch Project, cioè con le riprese delle telecamere dei due nipotini in visita dai nonni, ma dove questo elemento serve solo per sviluppare paura, mentre il vero interesse del regista è nella costruzione psicologica dei personaggi più giovani, nel loro adattamento e sviluppo all’interno di una situazione non facilmente gestibile e nel confronto con le menti turbate dei vecchi.

THE VISIT

 

La storia vede due ragazzi di 13 e 15 anni, Becca e Tyler, interpretati da due piccoli attori australiani, Olivia DeJonge e il meraviglioso Ed Oxenbould, inviati dalla mamma, Kathryn Hahn, a trovare i suoi vecchi genitori in una fattoria della Pennsylvania. La mamma non li vede da quindici anni, da quando cioè scappò per amore da casa loro e mai più tornò. I ragazzini, quindi, li vedono adesso per la prima volta.

THE VISIT

Ma la nonna e il nonno non sono due simpatici vecchietti. Lei si alza di notte e gira nuda per casa, grattando le porte o brandendo un coltello. Lui ha improvvisi scatti d’ira e riempie un casotto esterno coi suoi pannoloni sporchi. Se la notte è il momento più terribile per tutti, visto che la nonna soffre di “Sundowning” (doveva essere il primo titolo), cioè di follia senile derivata dall’arrivo del buio, il giorno non è tanto meglio. Ma non solo i nonni hanno delle stravaganze.

wesley snipes blade

 

Per il restio, Cine 34 alle 21 passa “le comiche 2” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Roberto Della Casa, Paul Müller, Loredana Romito. Canale 20 alle 21, 05 “Blade”, primo film della serie, diretto da  Stephen Norrington con Wesley Snipes, Stephen Dorff, Kris Kristofferson, N'Bushe Wright. Tv2000 alle 21, 10 propone “Fratello sole, sorella luna” di  Franco Zeffirelli con Graham Faulkner e Judi Bowker che fanno San Francesca e Santa Chiara, Valentina Cortese, Leigh Lawson, Alec Guinness, Massimo Foschi.

fratello sole sorella luna 2

 

Curiosamente Al Pacino fece il provino sia come Billy The Kid, ma non sapeva andare a cavallo, sia come San Francesco, ma gli sembrò troppo teatrale. Venne provinato anche Caetano Veloso (sarebbe stata una scelta favolosa). Il ruolo andò invece all’esordiente Graham Faulkner, che sostituì all’ultimo minuto Frank Grimes. Non ho mai perdonato a Zeffirelli la versione italiana. Totalmente diversa da quella inglese, più corta di 14’, con le canzoni di Claudio Baglioni al posto di quelle perfette di Donovan.

rock hudson gina lollobrigida torna a settembre

 

Rai Movie alle 21, 10 passa invece una commedia Universal come “Torna a settembre” di  Robert Mulligan, che diventerà un regista importante, con Rock Hudson, Gina Lollobrigida, Bobby Darin, Sandra Dee, Walter Slezak, dove un industriale americano torna nella sua villa italiana di Portofino e fa una serie di scoperte, tra la fidanzata che lo vuol mollare, il maggiordomo che affitta la villa a giovinastri yeye. Gina sosteneva che Rock, a quanto ne sapeva lei, non era per nulla gay.

 

wild wild west

Iris alle 21, 15 propone il poliziesco “Corda tesa”, firmato dallo sceneggiatore Richard Tuggle, ma in realtà diretto grandemente dal potente produttore e protagonista Clint Eastwood. Ci sono anche Geneviève Bujold, Dan Hedaya, Alison Eastwood, la figlia di Clint, al suo esordio. Tutto girato a New Orleans.  Canale 27 alle 21, 20 ripropone il divertente western-comedy “Wild Wild West” diretto da Barry Sonnenfeld con Kevin Kline, Will Smith, Kenneth Branagh, Salma Hayek.

 

rambo iii.

Rai4 alle 21, 20 passa il fantascientifico svedese “Last Man Down” diretto da Fansu Njie con Daniel Stisen, Olga Kent, Daniel Nehme, Stanislav Yanevski, Madeleine Vall. Sembra sia terribile. Italia 1 alle 21, 20 passa “Rambo III”, iniziato e girato per due settimane da Russell Mulcahy e poi rimpiazzato dal nientedeché Peter McDonald, dove americani e talebani sono uniti in Afghanistan per combattere il nemico comune, i russi. Rambo-Stallone deve liberare il colonnello Trautman, Richard Crenna, caduto nelle mani dei russi.

 

40 sono i nuovi 20

Spiros Focas interpreta addirittura il mitico Masoud, leader della resistenza afgana contro i russi, poi ucciso dai talebani. Nella celebre scena di tortura le uniche parole che dice Rambo al colonnello russo per rispondere alla domanda chi sei?, sono: “Il tuo peggior incubo”. I russi videro bene di andarsene dall’Afghanistan quattro settimane prima che il film uscisse in sala togliendo un bel po’ di senso propagandistico al film. La5 alle 21, 40 propone “40 sono i nuovi 20” diretto da Hallie Meyers-Shyer con Reese Witherspoon, Michael Sheen, Pico Alexander, Nat Wolff, Jon Rudnitsky, Lake Bell.

liam neeson un uomo sopra la legge

 

Passiamo alla seconda serata con “Un uomo sopra la legge” di Hallie Meyers-Shyer con Reese Witherspoon, Michael Sheen, Pico Alexander, Nat Wolff, Jon Rudnitsky, Lake Bell. Rai Movie alle 23, 10 propone la commedia “Mother's Day”, ultimo film diretto da Garry Marshall, celebrato regista di “Pretty Woman”, con Jennifer Aniston, Kate Hudson, Julia Roberts, Jason Sudeikis, Britt Robertson. Storie legate alla festa della mamma. Perfetto.

99 lune 5

 Cielo a mezzanotte passa il film che potrebbe farvi svoltare la nottata, lo svizzero “99 lune” diretto da Jan Gassmann con Valentina Di Pace, Dominik Fellmann. Finalmente un film scandalo come si deve. Venne descritto da “Variety”, come “il più sexy arthouse dai tempi di La vie d’Adéle”. Due ore di sesso, amore, pasticche e musica techno. Il film inizia con un’avventura di sesso violento alquanto pesante e sadomaso.

 

99 lune 4

A lei, la Bigne di Valentina Di Pace, ricercatrice universitaria di comportamento animale, con dotto studio sui movimenti delle capre sull’Etna quando sta per arrivare un’eruzione che può essere utile per prevenire l’arrivo degli tsunami (non ridete, perché è così, non mi invento nulla), piace infatti essere leccata da uomini mascherati, ma solo dopo che gli stessi uomini l’hanno assaltata per violentarla. Ognuno ha le sue stranezze, no?

99 lune 2

 

Ci casca con tutte le scarpe e la mascherina il povero Frankie, Dominick Fellman, sorta di gigolo con baffo nero e capello biondo tinto, scopatore, superpippato che gestisce anche un localaccio di musica metal, sesso e MDMA a gogo. Ma dopo il primo incontro, lui, chissà perché, si è un po’ innamorato. Forse anche lei, perché torna per altre sedute di finto stupro con leccata mascherata, senza mutande. Il problema, serio, è la cucina di lui, veramente un cesso, sporca e piccola.

99 lune 3

 

Scoperanno per terra o in bagno, ma non è che siano messi tanto meglio. Lei lo vorrebbe sposare, ma lui è uomo libero. Così fanno un’orgia a tre con un’amica di lui, mentre lei si fa di qualsiasi pasticca. E la musica pompa. Umpa. Umpa. Passano varie lune, almeno 99, da questo il titolo, e lei torna che si è sposata un professore mollaccione davvero inscopabile. Magari ha messo la testa a posto. Ma quando Frankie la ritrova in un ristorante sul lago dove fa il cameriere mentre gli svizzeri cantano in tedesco “Jamme Jamme…”, lui se la tromba violentemente in macchina e a lei riparte la passione. La storia va avanti tra amore e scopate selvagge. Cultissimo.

 

passion film di jean luc godard

La5 all’1, 40 passa “Succede” della brava Francesca Mazzoleni, la regista di Supersex, con Margherita Morchio, Matilde Passera, Matteo Oscar Giuggioli, Brando Pacitto. Fuori orario/Rai Tre all’1, 55 propone lo strepitoso “Passion” di Jean-Luc Godard con Isabelle Huppert, Michel Piccoli, Hanna Schygulla, Jerzy Radziwilowicz, dove seguiamo un regista che sta facendo un film composto da grandi ricostruzioni di quadri celebri, "La ronda di notte" di Rembrandt, poi Goya, Ingres, Eugène Delacroix, El Greco, Watteau. Da registrare assolutamente.

passion film di jean luc godard

 

Leggo che Godard doveva girare il film con Vittorio Storaro, che gli aveva consigliato non Bertolucci, ma Coppola. Prima di iniziare lo sostituì con Raoul Coutard, col quale non lavorava da vent’anni. Storaro si vede però in un corto realizzato durante la lavorazione del film.

 

contretemps

Verso le 2 di notte dovete scegliere fra “American Graffiti” di George Lucas con Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat, Charles Martin Smith, Cindy Williams, Iris alle 2, 05, e “I barbieri di Sicilia” di Marcello Ciorciolini con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Giorgia Moll, Daniela Giordano, Enzo Andronico, Cin e 34 alle 2, 35. Rai Tre alle 3, 20 propone un film del geniale e sfortunato Jean-Daniel Pollet “Contretemps”, che nel 1988 rielabora le sue opere maggiori spezzandole dentro quest’opera. Solo per ultracinefili.

quel caldo maledetto giorno di fuoco 1

Chiudo con due gloriosi spaghetti western. Il primo è “Quel caldo maledetto giorno di fuoco” di Paolo Bianchini con Robert Woods, John Ireland, Claudie Lange, Evelyn Stewart, Rete 4 alle 3, 40, curioso film di spionaggio quasi fantascientifico ambientato durante la Guerra di Secessione molto amato da fan d’eccezione come Quentin Tarantino. Bianchini non se ne ricorda quasi per niente. Ma, probabilmente, finge. Perché il film è davvero ben girato, con delle riprese laboriose e situazioni originali. C’è anche chi tira il coltello coi piedi!

 

quel caldo maledetto giorno di fuoco 3

Robert Woods, invece, parla molto bene sia del film, che di Bianchini, che del suo antagonista John Ireland, che si presenta con la barba. Fu proprio Woods, appena messo sotto contratto da Amati, che volle come regista Bianchini stimandolo molto. “È uno dei miei western preferiti, è stato venduto molto bene in America allora. Qui per la prima volta lavoro con John Ireland, che per me era come un fratello. Ho fatto altri due film con lui. Riguardo alle attrici ricordo che Ida Galli era la fidanzata del produttore, Edmondo Amati. Rada Rassimov era bella, ma in una maniera strana. Aveva questa faccia così dura.”

 

shango, una pistola infallibile

Il secondo western della nottata è “Shango, la pistola infallibile” di Edoardo Mulargia con Anthony Steffen, Eduardo Fajardo, Giusva Fioravanti, Cine 34 alle 4, 05. Per Mario Bianchi, allora aiuto regista, il protagonista, Anthony Steffen, “si atteggiava a divo, si sentiva un po’ Clint Eastwood... (..) era uno di quelli che ci metteva tre ore per mettere la barbetta finta, mezz’ora per il cappello e, per carità, faceva pure bene, però era uno che se la tirava un po’...” (da “Cinema 70”).

 

Il film non vanta grande critica positiva né un culto particolare, ma Alex Cox ne rivela, pur dentro un contesto di western molto povero e di personaggi e situazioni convenzionali, “un’aurea non realistica, strana anche per un western italiano”. Da vedere. Buona notte.

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