1. DOMENICA PROSSIMA, A BORSA CHIUSA, VERTICE STRAORDINARIO DELL’RCS MEDIA GROUP 2. L’AD SCOTT JOVANE PRESENTERà ALLA COMBRICCOLA DEI SUOI SOCI-PADRONI IL PIANO EDITORIALE LACRIME & SANGUE PER GLI OCCUPANTI LA ‘’FABBRICA’’ DI VIA SOLFERINO 3. MENO CARTA PIù DIGITALE è LA CURA DA CAVALLO PROPOSTA AL CDA, CONVOCATO GUARDACASO ALLA VIGILIA DELLO SCIOPERO INDETTO PER LUNEDÌ DAL SINDACATO DEI GIORNALISTI 4. UNA ‘’RIVOLUZIONE JOVANE’’ CON TAGLI PESANTISSIMI SIA DI TESTATE CHE DI DIPENDENTI (IL PASSIVO DI UN MILIARDO DI EURO RISCHIA DI AFFONDARE PURE LA CORAZZATA CORRIERE) BOCCIATA DAL DIRETTORE GENERALE LATTANZI CHE SI È DIMESSO E CHE LASCIA PERPLESSO PURE FLEBUCCIO DEL BORTOLI CHE HA SCRITTO UNA LETTERA AI SOCI-PATTISTI ESPRIMENDO LA PROPRIA CONTRARIETA’ ALLA VENDITA DELLA SEDE STORICA DI VIA SOLFERINO

DAGOREPORT

Domenica, maledetta domenica per gli occupanti la "fabbrica" del Corrierone.
Almeno così si annuncia il vertice dell'Rcs Media Group che si riunirà il 25 novembre in vista dell'assemblea del 19 dicembre. Appunto in un giorno festivo, domenica prossima, e a Borsa chiusa.
Il che lascia prevedere un possibile aumento di capitale dei soci che sarebbe vicino ai 900 milioni di euro.

La notizia, anticipata da "Panorama" appena arrivata in edicola: titolo "Summit tra i pupari del Corriere"), ha trovato conferme ai piani alti dell'ex Rizzoli. E la convocazione del consiglio d'amministrazione solo casualmente si officerà alla vigilia dello sciopero generale indetto per lunedì dal sindacato dei giornalisti (Fnsi).

Dopo mesi di attese deluse, nei primi nove mesi del 2012 il gruppo registrava un rosso pesante (380,5 milioni di euro), sembra arrivato dunque il momento della verità su quale sarà il futuro del "Corriere della Sera" e dei satelliti che gli girano intorno (periodici, libri, web, tv).

E domenica si assisterà anche al prevedibile show down tra il nuovo amministratore delegato, Pietro Scotti Jovane, che si gioca il posto e la faccia, e i suoi padroni-editori.
L'ex numero uno di Microsoft Italia, secondo quanto scrive Sergio Luciano su "Panorama", avrebbe predisposto un piano editoriale talmente "rivoluzionario" in cui il Corrierone sarebbe trasformato (e trapiantato con tagli pesantissimi) nel futuro cuore digitale del sistema Rcs.

Una rivoluzione che, sempre a quanto si dice in via Solferino, non piaceva al direttore generale Giulio Lattanzi, che si è dimesso su due piedi bocciando il progetto di Scott Jovane, e non sembra incontrare il consenso pieno e convinto di Flebuccio de Bortoli.

Nei giorni scorsi il direttore del Corriere ha inviato una lettera ai suoi datori di lavoro anche per scongiurare la vendita della sede storia di via Solferino. Missiva che è stata fatta solo leggere ai componenti del comitato di redazione.

Per Scott Jovane, invece, l'alienazione degli immobili in zona Solferino-San Marco ( o di una sua parte) restato una priorità irrinunciabile.
Del resto il passivo di un miliardo di euro accumulato dal gruppo spagnolo El Mundo-Recoletas, rischia di affondare pure la corazzata Corriere. E ad aprile andrà rinegoziato con le banche, il prestito - sempre di un miliardo - che a suo tempo fu concesso a Rcs a tassi a dir poco generosi. Oggi ripetere quella performance appare una chimera. Di vendere poi il "pacco" spagnolo neppure se parla con la crisi drammatica in cui versa in quel Paese l'editoria.

Dunque, mettere all'asta la faraonica sede di via Solferino-San Marco costruita dall'architetto Vittorio Gregotti e costata un occhio della testa; chiedere ai Poteri marci di mettere mano al portafogli con un sostanzioso aumento di capitale tanto non sono soldi loro ma dei loro clienti (Mediobanca e Banca Intesa); disfarsi senza altri indugi del settore periodici (il Mondo, Amica, A, Europeo etc).

Il che significherà una nuova richiesta di stato di crisi al governo così da mettere sotto cassa integrazione, o mandare in pensione anticipata, giornalisti e poligrafici.
Già, domenica maledetta domenica per gli occupanti la "fabbrica" del Corriere.

 

 

sede corriere della sera.jpgPIETRO SCOTT JOVANEcfrea05 giulio lattanzi stefano ecoRecoletas logoVITTORIO GREGOTTI FERRUCCIO DE BORTOLI Diego della valleGIUSEPPE ROTELLI

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