ben affleck e jennifer lopez casa

L'AMORE FINISCE, E CASA… SI VENDE! – È SEMPRE PIU’ VICINO IL DIVORZIO TRA BEN AFFLECK E JENNIFER LOPEZ? I DUE HANNO MESSO IN VENDITA LA LUSSUOSA VILLA DI BEVERLY HILLS, COMPRATA DOPO IL MATRIMONIO – LA MAGIONE E’ STATA PAGATA 60 MILIONI DI DOLLARI ED È SUL MERCATO (A SOLI 65 MILIONI). "JLO" E L’ATTORE CI RIMETTERANNO QUALCHE MILIONCINO, CIOÈ I SOLDI SPESI PER LA RISTRUTTURAZIONE E IL... - VIDEO

 

Alessandra Baldini per l’ANSA

 

casa dI BEN AFFLECK E JENNIFER LOPEZ

Ben Affleck e Jennifer Lopez hanno messo sul mercato la lussuosa villa di Beverly Hills comprata assieme dopo il matrimonio. Lo riporta il sito di gossip Tmz, fornendo così un ulteriore indizio che la coppia sarebbe ormai irrimediabilmente avviata verso il divorzio. JLo e Ben avevano acquistato la casa un anno fa per farne la loro residenza comune, ma varie fonti a conoscenza della situazione hanno detto a Tmz che l'agente immobiliare Santiago Arena di The Agency e' stato incaricato di vendere l'enorme magione pagata circa 60 milioni di dollari dopo aver cercato casa per oltre due anni e aver visitato oltre 80 proprieta' prima di decidersi.

 

ben affleck jennifer lopez

Sono settimane che il matrimonio e' in crisi: Ben ha lasciato la villa di Beverly Hills e si e' trasferito in affitto nel quartiere di Brentwood dove la ex moglie Jennifer Garner vive con i tre figli, mentre JLo starebbe cercando un'altra sistemazione. Arana, secondo Tmz, avrebbe cominciato a far vedere la casa due settimane fa: la richiesta e' di 65 milioni di dollari, il che comporterebbe una perdita di qualche milione se si mettono in conto le spese di registro e una nuova tassa sugli immobili di superlusso, piu' quelle affrontate dalla coppia per i lavori di ristrutturazione.

 

Jen e Ben si sono sposati due anni fa a Las Vegas. E' dai primi di maggio che circolano voci di una crisi, confermate quando lei si e' presentata da sola al Gala del Met e poi, due settimane fa, quando ha annunciato l'addio alla tournée, tra deludenti vendite dei biglietti ma anche "il bisogno di stare con i figli, la famiglia, gli amici". Dai rotocalchi la vicenda era approdata sulle pagine del New York Times:

 

JENNIFER LOPEZ BEN AFFLECK

"Un nuovo amore e' delicato nelle migliori circostanze, ma specialmente quando e' un ritorno di fiamma. E quando la coppia e' composta da due celebrita' dii prima grandezza l'attenzione diventa ancora piu' forte", aveva scritto il giornale, osservando che "al momento solo loro due sanno se sono veramente avviati al divorzio, ma ogni minimo segnale sara' d'ora in poi sotto gli occhi del mondo".

 

Intanto e' da marzo che Jen e Ben non vengono fotografati assieme con l'eccezione di quando, all'inizio di giugno, sono stati circondati dai paparazzi mentre lasciavano assieme una partita di basket di un figlio di lui a Santa Monica e, in quell'occasione, si erano scambiati un pudico bacio sulla guancia: bacio ben diverso da quello appassionato di tre anni fa al Gala del Met che aveva rivelato al mondo il riaccendersi di un'antica passione. Ben e Jen si erano conosciuti sul set del film 'Amore estremo - Tough Love' ('Gigli' del 2003) ed erano stati in coppia una prima volta tra 2002 e 2004 arrivando sul punto di sposarsi, ma il matrimonio era stato cancellato a soli quattro giorni dalla cerimonia, ufficiosamente a causa della "eccessiva attenzione dei media".

jennifer lopez e ben affleck 9jennifer lopez e ben affleck 7jennifer lopez e ben affleck 2jennifer lopez e ben affleck 5

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…