gesu rock

NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DEL ROCK - IL CARDINAL RAVASI METTE IN FILA IL RAPPORTO TRA DIO E LA MUSICA, DAL ''LORD'' DI BOB MARLEY ALLA "PREGHIERA IN GENNAIO" DI DE ANDRÉ, PASSANDO PER LENNON, GUCCINI, LUCIO DALLA, MINA, ELVIS, I POOH, BAGLIONI, LIGABUE E BONO VOX

Gianfranco Ravasi per “Il Sole 24 Ore

 

RAVASI TWEET BOWIERAVASI TWEET BOWIE

La maggior parte dei lettori ricorda la tragica fine di John Lennon, assassinato da un fanatico a New York a soli 40 anni l' 8 dicembre 1980. Per quasi trent' anni la compagna Yoko Ono ha tenuto nascosto un brano che questo famoso membro dei Beatles aveva registrato poche settimane prima, il 10 novembre di quell' anno. È una sorta di sorprendente testamento spirituale che sconfina in un' invocazione orante: «Aiutami, Signore, aiutami, Signore, sì, ti prego, aiutami, Signore, aiutami ad aiutare me stesso!».

NANCY BRILLI E CARDINALE RAVASINANCY BRILLI E CARDINALE RAVASI

 

Questa implorazione drammatica - Help me to help myself - era preceduta da una confessione: «So nel mio cuore che noi non ci siamo mai lasciati ... Dicono che Dio aiuta chi aiuta se stesso e allora faccio questa domanda nella speranza che tu sarai buono con me, perché nel mio intimo profondo io non mi sono mai sentito soddisfatto».

 

Perché propongo questa testimonianza? Lo faccio perché due lettori si sono dichiarati positivamente sorpresi per una mia recensione nella quale tempo fa evocavo la Preghiera in gennaio del primo long playing di De André (1967) e la Smisurata preghiera, una delle sue ultime canzoni (1996), ispirata alla Desmedida plegaria dello scrittore colombiano Álvaro Mutis.

 

RAVASI TWITTA LOU REEDRAVASI TWITTA LOU REED

Raccolgo un' ulteriore loro sollecitazione, convinto come loro che alcuni cantautori costituiscono per le giovani generazioni gli unici poeti che essi ascoltano: i due lettori, infatti, mi chiedono di svelare qualche altra mia sintonia musicale in questo orizzonte così differente da quello che si immagina più consono a un cardinale.

 

Fermo restando che il mio orecchio è ben più disposto e attrezzato ad ascoltare altra musica, sono stato sempre attratto anche da un orizzonte così diverso, memore del programma che san Paolo propone nel suo primo scritto, indirizzato ai cristiani di Tessalonica: «Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è kalós [buono/bello]» (I,5,21).

 

 

GESU ROCKGESU ROCK

È una sorta di variante del celebre motto dell' Heautontimoroumenos di Terenzio, motto ripreso da Cicerone e Seneca ma anche da s. Agostino e s. Ambrogio: Homo sum: nihil humani a me alienum puto. Ho, così, pensato subito a Lennon, ma mi sono anche accorto che avrei potuto raccogliere una lunga lista di cantautori in cui mi sono imbattuto e che si sono accostati al tema religioso in forma provocatoria (ad esempio Lou Reed), e persino quando sembravano alieni da simili interessi, a differenza, ad esempio, di un Battiato o di un Ron.

GESU ROCKGESU ROCK

 

Inoltre bisogna riconoscere che talora affiora negli autori anche più "laici" una spiritualità implicita, affidata all' intensità di certe interrogazioni radicali umane: penso a Guccini o a Gino Paoli coi quali ho avuto occasione di interloquire durante un "Cortile dei Gentili", cioè un incontro tra credenti e non credenti all' università di Bologna.

 

VATICANO Gianfranco Ravasi VATICANO Gianfranco Ravasi

La stessa osservazione vale, ad esempio, per un Lucio Dalla che, però, nel 2007 aveva intitolato una sua canzone con un esplicito I.N.R.I., acronimo dello Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum del cartiglio di condanna affisso sulla croce di Cristo, e che riconosceva: «Di cercarti io non smetterò, abbiamo tutti voglia di parlarti».

 

Ma Dio ha tempo di badare a noi dall' alto della sua trascendenza, come ironicamente lo provocava Ligabue nella canzone Hai un momento Dio del 1995?

 

Ravasi bishop Ravasi bishop

Egli, infatti, era desideroso di sapere dal Creatore «se il viaggio [della vita] è unico e se c' è il sole di là». È la stessa attesa che appariva - sempre in tono ironico - in Wake up dead man (1997) della band irlandese U2: «Gesù aiutami, non solo in questo mondo... So che tu stai vegliando su di noi. Forse, però, le tue mani non sono libere. Tuo Padre ha fatto il mondo in sette giorni, ma ora si occupa del cielo. Puoi mettere una buona parola per me?». Anche la grande Mina in Accendi questa luce (2010) scongiurava Dio così: «Non puoi lasciarci qui da soli, non siamo liberi dal male se tu non ci sei».

 

yoko e john con il certificato di matrimonioyoko e john con il certificato di matrimonio

Già nel 1990 con Uomini soli i Pooh ricordavano al «Dio delle città e dell' immensità» che noi «quaggiù non siamo in cielo e se un uomo perde il filo è soltanto un uomo solo». Un tema che verrà ripreso da un cantante popolarissimo come Jovanotti, una figura a mio avviso molto interessante per conoscere il linguaggio e il mondo dei giovani di oggi, nonostante anagraficamente sia ormai cinquantenne. In Questa è la mia casa (1997) pregava così: «O Signore dell' universo ascolta questo figlio disperso che ha perso il filo e non sa dov' è e che non sa neanche più parlare con te».

 

POOHPOOH

E ancora questa idea dello smarrimento dell' uomo contemporaneo, privo di una stella polare e di una meta verso cui orientare i suoi passi, emerge nella cantante pop canadese Céline Dion, divenuta famosa per la colonna sonora del film Titanic con My heart will go on. A lei dobbiamo una Prayer (1999) in cui invoca Dio così: «Prego che tu sia i nostri occhi e ci protegga lungo il cammino ... Quando perdiamo la strada, guidaci alla meta con la tua grazia ... La fede che hai acceso in noi sento che ci salverà».

 

claudio baglioni capitani coraggiosiclaudio baglioni capitani coraggiosi

C' è, dunque, la consapevolezza di un deficit di senso nell' esistenza, di un procedere che è più simile a uno sbandamento, di un viaggio fuori pista, come confessava Claudio Baglioni in Per incanto e per amore (2003): «Fa' che il viaggio di un uomo non sia la bugia di una meta, ma la verità della strada che è lunga e segreta».

 

E l' approdo malinconico non può essere solo quello che Guccini rappresentava in modo folgorante in un disco del 1976, Via Paolo Fabbri 43: «Ognuno vive dentro ai suoi egoismi, vestiti di sofismi, e ognuno costruisce il suo sistema di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali scordando che poi infine tutti avremo due metri di terreno» (Canzone di notte n. 2).

 

francescoguccini 1 1350746494francescoguccini 1 1350746494

La mia è, dunque, solo una libera e frammentaria evocazione di voci tra le mille che risuonano nell' orizzonte musicale affollatissimo dei nostri giorni.

 

Voci che sono certamente superate negli stadi o nelle discoteche dalle esplosioni del rap o del rock più duro amato dalle giovanissime generazioni. Per loro il Bob Dylan di Blowin' in the Wind è forse remoto quanto Buxtehude...

bob marleybob marley

 

Quelle voci custodivano talora al loro interno un anelito quasi mistico. Per concludere, scelgo solo due esempi di personaggi "mitici". Innanzitutto Elvis Presley, che in Chi sono io? (Who Am I?) descriveva l' Incarnazione e la Redenzione in termini cristologici corretti: «Dio ha abbandonato la sua gloria ed è venuto a me, ha vissuto con gli essere insignificanti come me. Per me e in vece mia ha preso su di sé vergogna e umiliazioni. Essere oggetto di simili attenzioni! Chi sono io? Per me il Re è morto versando il suo sangue. Chi sono io? Egli ha pregato per me».

The King of Rock N Roll con fucile The King of Rock N Roll con fucile

 

E un altrettanto mitico Bob Marley, morto nel 1981 a 36 anni, emblema del reggae giamaicano, nel 1970 esprimeva il suo Thank you Lord così: «Grazie, Signore, per quello che hai fatto per me; grazie, Signore, per quello che fai ora; grazie, Signore, per ogni piccola cosa ... Io amo pregare». Un vero e proprio mini-salmo moderno di ringraziamento a Dio.

 

GESU ROCKGESU ROCK

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…