1. LA NOMINI E SUBITO LA RICORDI SEMINUDA ACCANTO ALLA BANDIERA DELLA “MAGGICA” ROMA A FESTEGGIARE LO SCUDETTO. OPPURE PENSI AL SUO CALENDARIO DI ‘MAX’, ANNO 2000, CHE BRUCIÒ TUTTI I PRIMATI DI VENDITA CON 1 MILIONE DI COPIE. O RIPENSI A QUEL SUO DÉCOLLETÉ TRABOCCANTE DIVENTATO PATRIMONIO DELLA MEMORIA COLLETTIVA, IL SUO FISICO POTEVA METTERE IN OMBRA IL RESTO SE NON FOSSE CHE A SABRINA FERILLI ASSOCI PURE DUE AGGETTIVI: VERACE E NAZIONALPOPOLARE 2. VIRZÌ: “CREDO CHE SAREBBE IN GRADO DI FONDARE UN MOVIMENTO POLITICO CHE POTREBBE CONTENDERE LA MAGGIORANZA RELATIVA ANCHE AL PD. STIA ATTENTO RENZI!” 3. NERI PARENTI (CINEPANETTONI): “È UNA DONNA CHE SAREBBE DOVUTA ESSERE UN UOMO” FERILLI FA 50! L’UNICA IN GRADO DI FONDARE UN MOVIMENTO POLITICO. STIA ATTENTO RENZI!”

Cristina Rogledi per Oggi.it

 

un knownun known

«Credo che sarebbe in grado di fondare un movimento politico che potrebbe contendere la maggioranza relativa anche al Pd. Stia attento Matteo Renzi!». Paolo Virzì, uno dei registi che l’ha aiutata a diventare l’attrice che è, scherza ma non troppo. Sabrina Ferilli compie 50 anni il 28 giugno e fare un’incursione nella sua vita raccogliendo i ricordi, i racconti e i commenti di chi ha lavorato con lei, aiuta a conoscerla da vicino e ad aggiungere delle parole a quelle istantanee delle Ferillona nazionale che noi, come pubblico, abbiamo impresse nella memoria.

 

La nomini e subito la ricordi seminuda accanto alla bandiera della “Maggica” a festeggiare lo scudetto. Oppure pensi al suo calendario di Max, anno 2000, che bruciò tutti i primati di vendita con 1 milione di copie appese in giro per lo Stivale. O ti viene in mente una delle mogli sexy che ha interpretato nei quattro cinepanettoni di Neri Parenti o nei film di Vanzina. La rivedi nello spot del sofà (peccato). O in una delle donne delle sue fiction (ben 33) con cui è riuscita a farci sorridere, ma anche piangere.

 

Ripensi a quel suo décolleté traboccante diventato patrimonio della memoria collettiva, agli zigomi alti (e un po’ sospetti) e a quel suo sorriso solare che la rende così “italiana”. Il suo fisico poteva mettere in ombra il resto se non fosse che a Sabrina associ pure due aggettivi: verace e nazionalpopolare.

 

sabrina ferilli 19sabrina ferilli 19

Talmente nazionalpopolare che il nostro giornale le ha dedicato ben 31 copertine (compresa questa). E così verace che a proposito dei suoi 50 anni ha dichiarato senza troppi giri di parole: «Sarebbe ipocrita dire che sono contenta di invecchiare, ma vivo bene. Dal punto di vista fisico, il mio è un mestiere che ti aiuta a non avere età, annulla il dato anagrafico». 

 

Virzì, che l’ha diretta in La bella vita, Ferie d’agosto e Tutta la vita davanti, la descrive così: «Dietro la sua maschera di divinità sensuale, Sabrina nasconde tante personalità: la secchiona perché è una donna rigorosa, la battutara, la pasionaria, la sognatrice, la sciantosa, la pacata berlingueriana, la plebea iraconda, la bonona focosa e altre personalità che sono un segreto tra lei e chi la conosce bene. Per i suoi 50 anni, che poi sono anche i miei, le mando il solito abbraccione, con l’affetto che ci legherà per sempre come fratello e sorella», dice il regista del Capitale umano.

sabrina ferilli8sabrina ferilli8

 

dal papà ha preso il dna comunista

«La sua interpretazione in La grande bellezza è stata magistrale. Il film ha avuto successo grazie a Roma, ma anche grazie alla Ramona fatta da Sabrina», dichiara convinto Christian De Sica, suo partner di cinque film e amico di una vita. «Ci siamo conosciuti nel 1989 sul set di Night club e non ci siamo mai persi. Insieme ridiamo tanto, tra qualche giorno partiremo con le nostre famiglie per Capri. Mi piace stare con Sabrina: sul set è un soldato, sempre preparatissima, nella vita è una donna molto acuta, generosa e romantica. Per dire: eravamo a Las Vegas e siamo andati a vedere un concerto di Cher. La cantante entrò in scena in gondola, io mi girai verso Sabrina per dirle: “Ammazza che cafonata!” e lei, invece, aveva gli occhi pieni di lacrime. Si era commossa...».

 

E a proposito del calendario di Max, 12 pose che fecero epoca, ancora oggi è il più ricercato tra i collezionisti. Paolo Bonanni, allora direttore del mensile, ricorda: «La Ferilli fu una piacevole sorpresa. La portammo su e giù per l’Italia, sull’isola di Cavallo e poi a Marrakech, e lavorò con quattro fotografi diversi senza che ci fosse mai un problema. Il calendario andò a ruba in pochi giorni e fu anche un bel successo economico».

 

imagesimages

Nata a Roma, contrariamente a quanto riportano le biografie ufficiali, è cresciuta a Fiano Romano, papà Giuliano era dirigente del Partito comunista e mamma Ida, casalinga. Ha un fratello, Pierpaolo, imprenditore, e una sorella, Cristina, laureata in Psicologia. Nel suo curriculum c’è pure un “chiodo fisso”: la Ferilli da anni si batte affinché anche i single e le coppie non sposate possano adottare.

 

«Sono cresciuta in un paese di 400 mila anime, con poche attrazioni, ma quelle giuste», ama raccontare di sé stessa. «Prima di arrivare alla recitazione ho passato tanto tempo al cinema con De Sica, la Magnani, Totò, Stanlio e Ollio, poi ho iniziato a fare spettacoli con la compagnia teatrale del paese, quindi, spinta da Peppe De Sanctis, il regista di Riso Amaro che abitava lì, a 100 metri da casa mia, sono andata al Centro Sperimentale di Roma, ho cominciato a leggere cose più profonde, poi ho avuto fortuna ed eccomi qua».

 

images 2images 2

Qua, in realtà, ci è arrivata dopo essere stata bocciata all’esame di ammissione del Centro Sperimentale, niente che l’abbia scoraggiata, comunque. Una delle sue prime particine arriva con Caramelle da uno sconosciuto, regia di Franco Ferrini, 1987. Nel 1993 gira il film che la fa conoscere al grande pubblico: Diario di un vizio, di Marco Ferreri.

 

L’anno dopo vince il primo di tre Nastri d’Argento con il film di Virzì, La bella vita. Nel 1996 Pippo Baudo la chiama a condurre Sanremo e avviene la sua consacrazione al grande pubblico: «Dopo averla vista a teatro in Alleluja brava gente, la invitai a Domenica in», racconta con l’orgoglio del talent scout Baudo. «Volevo farle presentare il Festival in coppia con la Mazza perché rappresentavano due tipi diversi di donna: l’eccezionale “burina” Sabrina, disinvolta, con un infallibile senso della battuta, e la paludata Valeria, abituata alle passerelle di moda. Sabrina provò pochissimo e andò benissimo, si rivelò una consumata esperta del teleschermo. Lei è una vera diva del popolo, lo avevo capito subito. La apprezzo per la sua schiettezza, è una donna che non ha mai tradito le sue radici», riflette Baudo.

 

Neri Parenti che la conosce bene per averla diretta nei classici film di Natale (da Natale a New York a Vacanze di Natale a Cortina) racconta di lei: «È una donna che sarebbe dovuta essere un uomo. Sotto la sua apparenza fragile e sexy, ha un carattere di ferro. È facile lavorare con lei: arriva preparata, cura molto il suo aspetto fisico, è amica di tutta la troupe, si presta senza fare capricci e non si riguarda nel monitor. Ecco, tanto De Sica è un monitorista - muore se non va subito a rivedere la scena che ha girato - quanto Sabrina è disinteressata», racconta il regista toscano.

images 1images 1

 

Che per i 50 anni le augura questo: «Di concludere la carriera facendo Miss Marple perché significa che lavorerà ancora tantissimo!». E a proposito dell’indole della Ferilli, si racconta che papà Giuliano a un compleanno le regalò un gallo d’argento dagli artigli sguainati con questo biglietto: «A mia figlia Sabrina, più gallo che gallina».

 

Che cosa c’entri la Ferilli con Maria De Filippi è un mistero antropologico, eppure il sodalizio dura da 15 anni: sono talmente amiche, che la Ferilli ha dichiarato che se mai dovesse sposare il suo Flavio (Cattaneo, ex direttore generale della Rai di cui lei si innamorò mentre girava Dalida, nel 2005, dopo la fine del suo matrimonio con Andrea Perone) vorrebbe che a officiare le nozze fosse proprio la De Filippi. Maria, del resto, nonostante la sua proverbiale ritrosìa alle manifestazioni pubbliche, probabilmente lo farebbe volentieri.

 

le sue muse sono la magnani e la loren

ferilli1gl9ferilli1gl9

Tanto che si presta a formulare degli auguri speciali per la sua amica e ci scrive: «Per me lei non compie mai gli anni perché c’è ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno. Sabrina sa esserti vicina con le parole giuste, con parole importanti e sa anche farti sorridere. Sa prendermi in giro e riportarmi alla realtà quando magari “mi faccio i film”. Sa anche farmi vedere il bicchiere mezzo pieno quando io lo vedo vuoto. Sa spiegarmi il senso delle piccole cose che sono importanti. Per questo e per altri mille motivi, le voglio bene e per me lei non ha età», si espone un’insolita, affettuosissima De Filippi.

 

«Qualche anno fa giravamo un film a Lecce», ricorda Carlo Vanzina, «lei uscì dalla roulotte e al suo passaggio la folla dei curiosi si aprì per farle largo. Una perfetta scena da star, una cosa che non avevo mai visto in vita mia. Il mio augurio per questo compleanno speciale è che diventi la nuova Anna Magnani del cinema italiano», conclude il regista che sa bene quanto la Ferilli abbia sempre amato Nannarella (e Sophia Loren).

unknownunknown

 

«È la più bella 50enne che abbia mai conosciuto», aggiunge Maurizio Costanzo, «anche se il suo aspetto migliore è il carattere». Persino Aldo Grasso, che non le manda a dire a nessuno, per lei spende parole buone: «È una vera forza della natura oltre che una donna bellissima. È un’attrice spontanea che appartiene alla classica tradizione italiana, bravissima nei ruoli in cui fa se stessa. Il mio augurio è che possa trovare il regista che faccia di lei una moderna mamma Roma».

 (hanno collaborato Mauro Gaffuri e Rossella Ivone)

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO