FORMIGLI SCALPITA PER AVERE LA PRIMA SERATA DEL GIOVEDÌ SERA - RADIOUNO CRESCE NEGLI ASCOLTI - MENTANA VINCE FACILE CON LE MARATONE TV MA NON PERDE OCCASIONE PER INVITARE SOLO I COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA

Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

SANTORO FORMIGLISANTORO FORMIGLI

 

FORMIGLI SI VESTE DA SANTORO A LA7

Ancora un giorno e Urbano Cairo scoprirà le carte sulla prossima stagione autunnale di La7. L’emittente è reduce da 9 mesi più che positivi. Nei quali si sono distinti Maurizio Crozza e Giovanni Floris in prima serata, Myrta Merlino e Tiziana Panella nella tarda mattinata, Enrico Mentana negli speciali. Hanno tenuto le posizioni il tiggì, Otto e mezzo, Omnibus, Piazzapulita e anche la Gabbia, dopo che è tornata al mercoledì.

 

Le delusioni sono arrivate da Michele Santoro e soprattutto da Daria Bignardi. Entrambi nella prossima stagione non saranno in palinsesto. Da rivedere invece la striscia di Floris. Con qualche accorgimento può tentare un’altra chance. Corrado Formigli invece sta facendo di tutto per conquistare il giovedì.

CROZZA IMITA RENZI CROZZA IMITA RENZI

 

È in pole e dovrebbe farcela. Confermate le prime serate di Floris (martedì), Paragone (mercoledì) e naturalmente Crozza (venerdì). Se Piazzapulita dovesse andare in onda al giovedì si apre un buco per il lunedì sera. Se si trova la quadratura del cerchio potrebbe toccare a Myrta Merlino (che da mesi è in preallarme per un programma serale in aggiunta all’Aria che tira del mattino).

 

IN ONDA LO SHOW

È bastata una sola settimana ai conduttori di In Onda (Gianluigi Paragone e Francesca Barra) per collezionare più articoli di quelli scritti su Lilli Gruber in un’intera stagione di Otto e mezzo (togliendo quelli sulla sua malattia). Polemiche, battibecchi più o meno finti, interruzioni e linciaggi. Lo share è arrivato al 5%.

FRANCESCA BARRA FRANCESCA BARRA

 

Un risultato ottimo. Cairo è contento. Ad agosto andranno in ferie lasciando il posto a Tommaso Labate e David Parenzo, una coppia senza dubbio più ingessata, nonostante l’imprevedibilità del co-conduttore de La Zanzara. Una cosa è fare l’ospite, un’altra il conduttore. Giannini docet.

 

LA SECONDA GIOVINEZZA DI RADIO1 RAI

Mentre i canali all news raccolgono briciole di share, a Radio1 Rai l’informazione a tamburo battente fa bene. E l’emittente diretta da Flavio Mucciante cresce negli ascolti, come risulta  dai rilevamenti Eurisko Radio Monitor che la confermano al sesto posto della classifica dei network nazionali e in costante trend  di crescita.

 

flavio muccianteflavio mucciante

Anche nell’indagine relativa al primo semestre 2015: 4 milioni 203mila ascoltatori nel giorno medio, un aumento del 6,3% rispetto a luglio-dicembre 2014, pari a 248mila ascoltatori, che diventano oltre 400mila in più dall’avvio del nuovo palinsesto (nell’aprile dello scorso anno).

 

L’aumento è il più alto in termini percentuali tra le radio nazionali. Crescita superiore al 6% anche per il quarto d’ora medio, riferimento degli inserzionisti per la pianificazione delle campagne pubblicitarie (più 4,4% rispetto al secondo semestre 2014).  Ma non tutte le radio che puntano tutto sull’informazione vanno forte come Radio1. Radio 24 è stabile negli ascolti, mentre Radio Capital è in flessione. Mucciante ha ripristinato il giornale radio delle ore di mezzo. In pratica viene trasmesso un notiziario ogni mezz’ora.

 

GIORGIO ZANCHINI GIORGIO ZANCHINI

Sono 35 nell’intera giornata. Anche i gr regionali hanno un’edizione in più (alle 18:30). Ci sono tre rassegne stampa curate da Stefano Mensurati e Paolo Salerno e programmi di punta tutti rinnovati come Radio Anch’io di Giorgio Zanchini, la Radio ne parla con Ilaria Sotis, Restate scomodi con Noemi Giunta e Francesco Graziani, Bianco e nero con Giancarlo Loquenzi. Ma Mucciante è riuscito a riportare a Radio 1 Emanuela Falcetti, una delle voci più amate dagli ascoltatori. Italia sotto inchiesta è il programma che conduce al pomeriggio. e che le ha permesso di riabbracciare il suo pubblico.

 

A MENTANA PIACE VINCERE FACILE

enrico mentana, alessandra sardoni, urbano cairoenrico mentana, alessandra sardoni, urbano cairo

Enrico Mentana è ormai come la massaia della porta accanto. Se hai dimenticato di comprare i limoni basta suonare per averne uno. Quando c’è un evento lui c’è. E con lui c’è pure la sua immancabile maratona televisiva. Ovviamente sull’evento ci sono anche i tre canali all news ma gli ascolti sono ben differenti, seppure la qualità, in qualche caso, può anche essere migliore di quella di Mentana e della sua regia birichina. La Rai invece dorme sonni tranquilli.

 

Prima di buttare giù un palinsesto passano ore. Soprattutto se siamo in estate e ci sono le repliche da mandare in onda (altrimenti perdono un passaggio). Mediaset fa lo stesso. Ma il Biscione non fa servizio pubblico come dovrebbe fare Viale Mazzini. Che potrà obiettare dicendo che esiste RaiNews. Giusta osservazione. Peccato che il canale all news lo vedano quattro gatti. E qui sta il problema.

MENTANA DURANTE LA MARATONA TV PER LE REGIONALIMENTANA DURANTE LA MARATONA TV PER LE REGIONALI

 

A che cosa servono le reti dell’informazione h24 se le guardano solo gli addetti ai lavori? La risposta potrebbe essere la stessa anche da Cologno. Visto che il TgCom24 televisivo non lo vedono manco i gatti. A Mentana, dunque, piace vincere facile (anche perché non ha avversari) e le sue maratone conquistano share superiori al target di rete. Una manna dal cielo, soprattutto per il pomeriggio di La7 (la media finale dei 400 minuti di trasmissione è stata di 6,45% con poco meno di un milione di telespettatori).

 

Tuttavia c’è pure il lato B del disco. Il direttore non perde occasione per invitare tutti i compagnucci della sua parrocchietta. Il solito parterre, con l’eccezione di qualche direttore che nobilita la scena. Per contro SkyTg24 continua a ospitare Mario Monti. A che titolo? Forse il professore vuole portare la troika anche ad Atene? Magari con la Fornero pronta a tagliare pure le pensioni greche. Non prima però di aver versato lacrime di coccodrillo per i sacrifici. Il Tg1 va in onda in seconda serata.

 

MENTANA CROZZAMENTANA CROZZA

A fuochi quasi spenti, con le piazze che si stanno già svuotando. Conduce Giorgino che ospita un parterre per metà renziano e per l’altra metà istituzionale. Ci sono Tajani (che domenica era onnipresente) di Ue e Ppe; Filippo Taddei del Pd; l’economista molto nota (così l’ha presentata il conduttore) Veronica De Romanis (la moglie del renziano Bini Smaghi) che conosce pure le lavande preferite dalla Merkel. Tifosi di Tsipras nessuno. Gli ascolti sono decenti (13,88%) ma la straordinaria del Tg5 condotta da Cesara Buonamici viaggia ad alta velocità (2.092.000 spettatori di media, share 15,29%). Morale della favola: meglio guardare la replica del Costanzo Show. 

 

SABATINI, IL GOL DELL’EX

SANDRO SABATINISANDRO SABATINI

L’ex ha già fatto il primo gol. La trasmissione sul calciomercato realizzata dal nuovo canale Sport Premium non ha nulla da invidiare a quella di Sky Sport, condotta da Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio, diventata ormai un cult per gli appassionati. Ma Sandro Sabatini è molto preparato. Conosce il calciomercato da oltre 25 anni, da quando lo seguiva  per Tuttosport e per il Tempo. E poi a Sky è stato una delle colonne della redazione sportiva. Ora fa il fuoriclasse a Premium. Non c’è che dire: Alberto Brandi ha fatto un ottimo acquisto.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…