santanche

I PERVESTITI DEL SOTTO-SCALA – SUI SOCIAL IMPAZZANO I MEME DELLA SANTADECHE’ CON IL SUO VESTITINO “NATALE OGGI” – QUANDO NON TROMBA, EFE BAL ROMPE LE TROMBE: SI BUTTA NELLA BUCA DELL’ORCHESTRA DELLA SCALA IN GLORIA DELLA PROSTITUZIONE

SCALA! SANTANCHE - SALLUSTISCALA! SANTANCHE - SALLUSTI

Alberto Dandolo per Dagospia

 

A vedere l’enorme spiegamento di forze dell’ordine, tiratori scelti e teste di cuoio che ieri sera “sovraintendevano” piazza della Scala a Milano non si può non fare una riflessione su quanti denari pubblici Angelino Alfano abbia buttato nel cesso in un solo colpo.

 

Ebbene si! Sono stati difatti investiti un po’ di soldini per garantire la ‘’massima sicurezza” agli ospiti della prima meneghina. Ma qualcuno avverta il nostro Ministro degli Interni che semmai qualche guerrigliero ISIS de’ noantri fosse entrato ieri nel foyer della Scala, non solo si sarebbe reso conto che in realtà avrebbe attentato alla vita di cadaveri deambulanti e “mummie” in uno stato di già avanzata decomposizione, ma che di fronte alla “mise” della Santanchè, alla cofana della Di Capua e al culone di Valeria Marini i terroristi se ne sarebbero, per lo spavento, fuggiti a gambe levate e forse avrebbero optato anche per una repentina conversione.

SCALA! SANTANCHE - SALLUSTISCALA! SANTANCHE - SALLUSTI

 

Eh si! Ieri sera alla Scala, come ogni anno, si è consumato l’evento più cafonal della città di Pisapia. Litri di botulino, quintalate di silicone, kili e kili di ciglia posticce hanno fatto da padrone a quella che è la vetrina più mediatica della Milano “bene”.

 

Ormai è fatto oggettivamente conclamato che dello spettacolo in sé non frega un cazzo a nessuno. Alla prima della Scala si “deve” andare perchè se non ci sei vuol dire che in città conti come Claudio Amendola al Grande Fratello.

SCALA! SANTANCHE - SALLUSTISCALA! SANTANCHE - SALLUSTI

 

E allora ecco uscire dalla naftalina le star dei salotti milanesi: da una “iper-cromata” Daniale Javarone, ai coniugi Artom, Passera e Teso e alla burrosa e altera Diana Bracco.

 

Si sono palesati persino due ballerini in pensione: l’etera Carla Fracci e Robertino Bolle fresco di separazione dal suo adorato chirurgo estetico amante della Tv.

Due le coppie più criticate. In primis quella formata dal sovraintendente Alexandre Pereira e la sua bombastica consorte brasiliana. Le dame dei salotti meneghini prima si genuflettevano al potente Pereira e poi una volta andato via iniziavano a dirne pesta e corna della moglie: “ma dove avrà raccattato quella lì? Sicuro in qualche favela...! Ma vedi come è buzzurra la moglie di Alexander...”  e via maldicendo.

SCALA! SANTANCHE - SALLUSTISCALA! SANTANCHE - SALLUSTI

 

L’altra coppia assai “gettonata” era il duplex Santanchè –Sallusti. Danielona si è per-vestita da amazzone del basso Lambro con “farfallina” e pellicciotto verdi. Sicuramente il rude Salvini avrà gradito le scelte cromatiche della pitonessa e neo-proprietaria di Novella 2000.

 

Ad animare questa allegra brigata di fancazzisti c’erano anche tre “trans”: Efe Ball (uno dei pochi veri uomini presenti alla serata), Patti Smith (da trans sta diventando definitivamente uomo) e Agnese Renzi (lei invece sta vivendo la transizione definitiva da “Agnese” a Vladimidimir Luxuria).

 

SCALA! SANTANCHESCALA! SANTANCHE

Non poteva ovviamente mancare l’onnipresente Livia Pomodoro, la stilista in avanzato stato di decomposizione Raffaella Curiel, l’ormai mummificato Renato Balestra e la coppiettina Pisapia e consorte che secondo alcuni piuttosto che vedersi “Giovanna D’Arco” si sarebbero andati a tracannare un vino novello nel circolo Arci di Sesto San Giovanni.

 

Non poteva poi mancare l’attrice per mancanza di ruoli Sabina Negri (fu Calderoli) che si è presentata esponendo ai flash tatuaggi improbabili  dalla mezza luna rossa alla croce cristiana (la signora esce una sola volta l’anno e ha bisogno che qualcuno se ne accorga) e una Valeria Marini stranamente sobria e puntuale.

 

Ma più che le presenze hanno pesato le grandi  assenze. Penserete: Mattarella? Macchè! Mancava tutto il gruppo gaio milanese: da Lorenzo Riva, a Cristiano Malgioglio alla vispa Alfonsina la Pazza.

SCALA! SANTANCHE - SALLUSTI  9SCALA! SANTANCHE - SALLUSTI 9

 

EFE CHE BAL!

Corriere.it

 

C’è stato anche un fuori programma alla Prima della Giovanna D’Arco alla Scala. Alla fine dell’opera, durante gli applausi, la nota transessuale e prostituta Efe Bal ha tirato fuori un cartello con scritto «regolarizziamo la prostituzione per un’Italia giusta ed equa» e si è buttata nella buca dell’orchestra. A quanto pare ha anche rovinato la campana di una tromba.

 

«Ho pensato a cosa potevo fare senza disturbare»

efe balefe bal

«Ero in fila A e di fianco a me c’erano due agenti in borghese, per tutta l’opera - racconta Efe Bal - ho pensato a cosa potevo fare senza disturbare, nell’intervallo ho guardato quanto era alta la buca dell’orchestra e quando alla fine tutti erano in piedi ad applaudire mi sono buttata giù, poi sono arrivati i poliziotti e non ho fatto resistenza. Chi era in platea non ha nemmeno visto cosa ho fatto, ma dai palchi sì, comunque non ho fatto niente di irrispettoso o volgare, ho guardato opera come uno spettatore normale, poi alla fine mi sono buttata giù e mi sono fatta anche male».

sallusti santanchesallusti santanche

 

L’azione era ovviamente pianificata

L’azione era ovviamente pianificata: «Avevo nascosto il fazzoletto con la scritta nelle mutande, ci tenevo a portare avanti il mio messaggio: siamo in un paese laico, io lavoro e pretendo i miei diritti, compreso pagare le tasse».

 

Biglietto costato 2.200 euro

Efe Bal, che ha precisato di aver pagato il biglietto della prima 2200 euro, era vicina alla Lega ma da qualche tempo ne ha preso le distanze: «io amo Salvini ma non sono più leghista perché nella Lega non sono tutti come lui». Per quanto riguarda la sua professione, la prostituta ammette che questa sera alla prima della Scala «c’erano diversi clienti in sala» e aggiunge: «all’intervallo un signore mi ha avvicinata e mi ha detto che mi verrà a trovare».

efe bal scalaefe bal scala

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?