INTRIGHI DA STREGA - SFUMATO IL DUELLO RADICAL-MUFFO TRA MICHELE SERRA (AVREBBE RIFIUTATO) E FRANCESCO PICCOLO (VOGLIA GRANDE): TORNA FABIO VOLO, TUTTO E’ PERDONATO!
Raffaella De Santis per âLa Repubblica'
Tutti a cercare il duello. Lo Strega senza battaglia finale non è la stessa cosa. Non esistono ancora le candidature ufficiali e già è iniziato il toto premio. Ma come spesso accade le indiscrezioni hanno vita corta. Così a poche ore dall'ipotesi della sfida tra Francesco Piccolo (Il desiderio di essere come tutti, Einaudi) e Michele Serra (Gli sdraiati,
Feltrinelli), l'eventualità sembra già rifluire.
Certo la gara sarebbe piaciuta alle case editrici, agli organizzatori del premio, ai giornali. E sarebbe stato curioso vedere fronteggiarsi due amici, due scrittori che condividono un percorso comune giocato tra pagina scritta e televisione: entrambi autori di Sanremo e di programmi di Fabio Fazio (Piccolo nella squadra autoriale di Vieni via con me e Serra in quella di Che tempo che fa).
Dalla Fondazione Bellonci fanno sapere che al momento non ci sono candidati ufficiali. Allo Strega possono partecipare i libri pubblicati entro il 31 marzo, mentre la scadenza entro cui presentare le candidature è fissata per la metà di aprile. La Feltrinelli non conferma e non smentisce, ma, mentre si gode il successo editoriale de Gli sdraiati
(250 mila copie vendute e otto ristampe a due mesi dall'uscita), va già sondando altre possibilità .
Tra i papabili ci sarebbe Giuseppe Catozzella, il cui libro Non dirmi che hai paura è la storia di un'atleta somala che sogna le Olimpiadi di Londra. Se Serra declinasse, come sembra ormai sicuro, non sarebbe una prima volta. Si ricordano i «no, grazie» di Andrea Camilleri e di Alberto Arbasino, che nel 2011 ha declinato l'invito con una garbata lettera alla Fondazione Bellonci: «In qualità di vegliardo, sarei ovviamente onorato e incantato per un eventuale premio alla mia lunga operosità letteraria. Ma mi parrebbe fuori posto una eventuale gara con competitori che hanno la metà dei miei anni».
Si prospetta dunque un'edizione con Francesco Piccolo come super-favorito, per quanto Einaudi ancora non si pronunci ufficialmente e nonostante Il desiderio di essere come tutti
sia un romanzo anomalo che si muove tra saggio e narrazione, raccontando la storia della sinistra italiana in una miscela di vita pubblica e privata.
Dovesse vincere, non sarebbe certo il primo ad imporre sul podio un memoir di fattura spuria: è stato così nel 2011 con Storia della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi e nel 2012 con Qualcosa di scritto(Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi, battuto per soli due punti (126 contro 124) da Inseparabili di Alessandro Piperno (Mondadori). E in fondo anche il vincitore della passata edizione, Resistere non serve a niente di Walter Siti (Rizzoli), era una narrazione atipica sul mondo della finanza.
Un paio di mesi e sapremo con certezza chi sono i concorrenti. Il gruppo Rcs, fresco di vittoria con il marchio Rizzoli, potrebbe partecipare con i Viaggiatori di nuvole di Giuseppe Lupo (Marsilio), storia di uno stampatore di origine ebraica del XV secolo già accolta entusiasticamente dalla Civiltà cattolica.
Certa anche la partecipazione di Bompiani, indecisa tra più possibilità , mentre per il gruppo Gems circolano voci sulla candidatura di La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (Ponte alle Grazie). Tra i piccoli potrebbe esserci Emanuele Santi (Il portiere e lo straniero, L'Asino D'Oro) e sicuramente Elisa Ruotolo per Nottetempo (Ovunque, proteggi in uscita in questi giorni). In più si vedrà il debutto di una graphic novel, Unastoria
di Gipi (Coconino- Fandango), e si parla di un premio per i giovani: un modo per movimentare le acque, in mancanza di duello.






