
“IO E LILLI GRUBER SFIORAMMO IL FLIRT” – AMORI E BOLLORI DI MAURIZIO FERRINI CHE SI CONFESSA A “GENTE”: “C’ERA FEELING CON LILLI, MA ERAVAMO ENTRAMBI IMPEGNATI. È UNA GRAN DONNA, A ME PIACCIONO LE DONNE CHE HANNO TESTA. LA BELLONA MI IRRITA" - "MAI AVUTO MOLTE FIDANZATE, ORA SONO SINGLE DA UNA DECINA DI ANNI. E IL SESSO? È SOPRAVVALUTATO. E POI È UNA COSA TUTTA MENTALE" – ARBORE, FAZIO, I NO AI CINEPANETTONI E A SERGIO LEONE (DI CUI POI SI E’ PENTITO): “AVEVO LA FAMA, MIO MALGRADO, CHE ERO UNO FUORI DI TESTA. E COSÌ NESSUNO MI HA PIÙ CHIAMATO” – VIDEO
Maria Elena Barnabi per https://www.gente.it/people/gossip/a64717747/maurizio-ferrini-intervista-signora-coriandoli/ - Estratti
Quando entro nella sala del bar dell’albergo dove mi sta aspettando Maurizio Ferrini, lo trovo seduto al tavolo con Walter Veltroni.
Mi chiedo perché l’ex sindaco di Roma stia bevendo un caffè con la geniale signora Coriandoli (lo dico subito: ho un debole per lei), e mi spiegano che i due sono amici da millenni, si conoscono dai tempi di Quelli della notte – del resto sono due vecchi militanti del Partito comunista – e che si erano ritrovati la sera prima seduti al tavolo di Che tempo che fa di Fabio Fazio, dove Ferrini è una presenza fissa e travolgente da anni, ormai.
Non è una sorpresa: da sempre Ferrini è uno che fa parte di quel “giro” di esponenti della cultura della sinistra storica in Italia: amico fraterno di Renzo Arbore (fu lui a scoprirlo), di Nino Frassica, di Gianni Boncompagni e anche di Antonio Ricci, Ferrini è uno che nella vita non ha mai fatto compromessi con il “capitale”, inteso come volgarizzazione della cultura per fare soldi.
MAURIZIO FERRINI – SIGNORA CORIANDOLI
E infatti ha detto più volte no ai cinepanettoni di De Laurentiis e ha anche detto no a Sergio Leone, anche se di quest’ultimo rifiuto poi si è pentito.
Veltroni va via e rimaniamo io, Ferrini e la sua agente, Sara Guglielmi, che su Wikipedia e in ogni pagina online viene definita come sua moglie o, in alternativa, compagna spirituale. «Niente di tutto ciò» precisa lei.
«Siamo come fratello e sorella, siamo una specie di famiglia», le fa eco lui. E lei riprende: «Io vivo a Roma e lui a San Marino. Ho due figli, uno dei quali è autistico e ha 12 anni, mentre il più grande ne ha 19 e fa lunghe chiacchierate con Maurizio su cinema e lingue. Andiamo in vacanza assieme, ci sentiamo cinque volte al giorno, lavoriamo sulla signora Coriandoli.
Io e mia cugina insieme abbiamo creato il suo nuovo look, una continua citazione dell’alta moda. Ma io e Maurizio non siamo marito e moglie, no». E lui aggiunge: «Mai sposato io».
Ma come Ferrini, Wikipedia dice che è stato sposato dal 1985 al 1994 con la conduttrice e giornalista Carla Urban.
«Allora approfitto per smentire: non ci siamo mai sposati. Una storia difficile, sofferta».
E adesso è single?
«Da una decina d’anni. Ma non ho mai avuto molte fidanzate».
Non le manca il sesso?
«Il sesso è sopravvalutato. E poi è una cosa tutta mentale».
È vero che c’è stato qualcosa con Lilli Gruber?
«Diciamo che ci sarebbe potuto essere. Sfiorammo il flirt. Quando venne a Roma per il Tg1, ci conoscemmo. C’era feeling, ma eravamo entrambi impegnati. È una gran donna: intelligente, colta, bella. A me piacciono le donne che hanno testa. La bellona mi irrita».
Non le pesa essere single?
«Allora: col tempo si impara a essere felici da soli. Per me la giornata bella è quando sono a casa: piova o non piova guardo la tv svaccato sul divano, guardo moltissimi gialli, moltissimi telefilm, moltissime serie. E poi leggo. Ma non romanzi: saggi di storia, di politica, di viaggi, di geografia».
La geografia gliel’ha insegnata suo papà.
«Mi ha cresciuto a pane e geografia: a due anni e mezzo sapevo le capitali di 60 Stati. Ancora adesso so tutti i fiumi della Siberia».
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maurizio ferrini gianni boncompagni
Altre cose di cui è esperto?
«Sono interprete d’inglese, con diploma Cambridge. E poi so sostenere una conversazione un po’ su tutto in spagnolo, francese e tedesco. Il russo lo capisco e un po’ lo parlo, ma poco: so dire dove vivo, contare i numeri, mi piace la tal cosa, eccetera. Però so a memoria l’inno dell’Unione Sovietica, quello classico dell’epoca comunista, e quando lo canto c’è sempre qualche russo o qualche vecchio compagno che piange. Ho iniziato a studiare il cinese e il giapponese lo so masticare: mi diverto a cuccare i cuochi cinesi tarocchi che fanno finta di essere giapponesi. Ma io per le lingue sono portato».
Cosa direbbe la signora Coriandoli?
«Una delle sue ultime frasi che preferiscono di più è: “Oggi sono tutti intelligenti, non si trova più un ignorante per fare due chiacchiere”».
MAURIZIO FERRINI - LA SIGNORA CORIANDOLI
Ci spiega il successo di questa arzilla signora con il gusto del macabro e anche un po’ cattivella?
«C’è stato qualche letterato che ha detto che la gente crea dei pensieri collettivi. Chi attinge a questa nuvola ha beccato il tesoro. Ecco, io sto attingendo a una nuvola che appartiene a tutti. La Coriandoli è un prodotto dell’inconscio collettivo nel quale io ho avuto la fortuna di inciampare».
È tornata da Fazio nel 2019, ma in realtà era da tantissimo che non la vedevamo.
«Circa 20 anni. A fine Anni 90 feci una pubblicità Amadori: raddoppiò il fatturato da mezzo miliardo a
un miliardo. Poi il silenzio. Quando è ricomparsa, l’abbiamo cambiata».
Ed era come se non fosse mai andata via.
«Sono stato fortunato, ho beccato un personaggio giusto e l’abbiamo fatta evolvere, diventare moderna. Ed è passata dall’essere una signora di provincia vestita di nero a indossare il diadema, ad avere degli abiti ricercati.
La Coriandoli è una donna di mondo perché in Romagna seguiamo le mode molto più che a Milano, tutti i vestiti si producono qui. E poi mi sono messo da solo ad analizzare lei: chi è la Coriandoli? Sono un attore, ho fatto un lavoro sul personaggio».
E cosa ha scoperto?
MAURIZIO FERRINI E RENZO ARBORE
«Ho deciso di aprire al nuovo, sto esplorando lati che non conoscevo, è una giungla che vado a scoprire. È una signora anziana. Cosa potrebbe fare? L’investigatrice alla Miss Marple? No, perché la criminale è lei, la Coriandoli è colei che commette crimini. E Fabio Fazio mi ha dato la possibilità di esplorare il suo dark side. Scriviamo gli sketch assieme, è un lavoro corale».
La Coriandoli poi è una femminista.
«La Coriandoli è la vittoria dell’intelligenza delle donne, che sono esseri superiori rispetto ai maschi in un’epoca in cui c’è il tramonto dell’uomo, che ha solo la violenza per imporsi. E ha quella consapevolezza tipica delle donne mature. Ma c’è speranza anche per gli uomini, anche noi cresciamo. E infatti io sono più forte adesso, anni fa non avrei saputo dare questi contenuti al mio personaggio».
Anni fa era finito senza soldi.
«Ah be’, non lavoravo! All’inizio spendevo tutto in libri e viaggi. Poi ho provato a fare la formichina. Ma non è bastato».
Giravano voci cattive su di lei a Roma.
«Qualcuno ha preso male i miei no e hanno cominciato a dire cose di me non vere: avevo la fama, mio malgrado, che ero uno fuori di testa, un inaffidabile. Io che lavoro 24 ore al giorno. Un paio di persone poi si erano proprio fissate. E così nessuno mi ha più chiamato».
Ma perché ha detto no ai cinepanettoni?
«Ma perché non mi andava, non mi piacevano. L’ho detto in modo ingenuo, da nordico, come dire: “Non mi va, passiamo ad altro”. E invece».
Chi l’ha aiutata?
«Renzo Arbore e Nino Frassica. Mi hanno fatto lavorare e mi hanno dato dei soldi. E anche un po’ Antonio Ricci».
MAURIZIO FERRINI A SABATO ITALIANO
Tra Antonio Ricci e Renzo Arbore chi è più geniale?
«Different people (sono persone diverse, ndr). Ricci è un uomo di grande cultura, un dandy raffinatissimo. Ama Georges Brassens (cantautore francese, ndr), i grandi chansonnier francesi, si circonda di cose belle, è un collezionista di chitarre. Arbore è più noto, diciamo che non posso dire nulla di Renzo perché tutto ciò che è Renzo lo sappiamo tutti. Entrambi mi sono amici, li considero miei familiari».
nino frassica maurizio ferrini aldo grasso renzo arbore
E il suo migliore amico chi è?
«Nino Frassica. L’animo più nobile che io abbia mai conosciuto, vorrei che lo sapessero tutti. È capace di altruismo, e non dà valore a sé quanto lo dà agli altri. Potrebbe essere un tedesco, un tedesco dall’animo romantico, un personaggio di Goethe. Frassica ha un’etica, una moralità altissima che non fa vedere.
nino frassica maurizio ferrini
Non la mena, lui fa delle azioni. Sono felice di fare con lui il programma Festivallo (dal 29 aprile su Raiuno, ndr): interpreto una giornalista tedesca innamorata di Giancarlo Magalli. E in serbo ho tanti altri personaggi da tirare fuori».
ferrini arbore quelli della notte
maurizio ferrini
MAURIZIO FERRINI A SABATO ITALIANO