lilli gruber enrico mentana concita de gregorio selvaggia lucarelli marco travaglio

IO TARZAN, TU CONCITA - L'IDEA DI PIAZZARE CONCITA DE GREGORIO A "IN ONDA" E' STATA DI ENRICO MENTANA: CON IL DISFACIMENTO DEL M5S, SERVIVA UN VOLTO PER RIEQUILIBRARE LA TENDENZA GRILLOIDE DI LA7 - NON DEVE AVERLA PRESA BENE LILLI GRUBER CHE SI RITROVA, AL POSTO DEL SUO "OTTO E MEZZO", UNA DONNA FAMOSA, AFFERMATA, UN PO' PIÙ GIOVANE E PIÙ CARINA - CHISSA' SE SI E' CONFIDATA CON L'AMICO TRAVAGLIO, PERCHE' OGGI SUL "FATTO" SELVAGGIA LUCARELLI HA RICAMATO UN BEL CAPPOTTONE A CONCITA…

1 - DAGONEWS

DAVID PARENZO E CONCITA DE GREGORIO

Dietro la scelta di Concita De Gregorio per la conduzione di "In Onda" c'è lo zampone di Enrico Mentana. Quel volpino di Chicco ha annusato il disfacimento del Movimento Cinquestelle e ha consigliato a Cairo di "riequilibrare" La7, finora tele-house organ dei grillini (da qui anche il siluramento del para-grillonzo Luca Telese).

 

Il consiglio, condiviso anche dal direttore di rete Andrea Salerno, ha scompigliato gli zigomi a Lilli Gruber che si è ritrovata, al posto del suo "Otto e mezzo", una donna, famosa, affermata, un po' più giovane e più carina. Per di più tendenza radical-sinistra, distante dalle sue suggestioni contiane.

 

marco travaglio lilli gruber

Chissà se Lilli-botox ha condiviso il suo giramento di botox con l'amico e ospite habitué, Marco Travaglio. Si sa che le confidenze volano veloci, di bocca in bocca, e si posano lì dove possono germogliare con più forza.

 

Destino vuole che la penna acuminata di Selvaggia Lucarelli oggi, sul "Fatto quotidiano", abbia ricamato un cappottino niente male per la povera Concita: "Non abbiamo visto una gatta più morta di lei neanche dopo un giro di polpette avvelenate in una colonia felina".

 

CONCITA DE GREGORIO E MATTEO SALVINI

2 - CONCITA, MOLTO PIÙ "OLOGRAMMA" DI ZINGARETTI

Estratto dell'articolo di Selvaggia Lucarelli per il "Fatto quotidiano"

 

C' era molto, forse troppo fermento a destra per il debutto di Concita De Gregorio alla conduzione di In Onda con David Parenzo. Chi era convinto che la sua presenza fosse un modo per strizzare l' occhio alle quote rosa, chi era convinto che fosse un modo per annaffiare le quote rosse, alla fine possono stare tutti tranquilli. Per ora l' unica quota rosa è rappresentata, appunto, dalla De Gregorio.

david parenzo concita de gregorio in onda 1

 

Perora l' unica quota rosa è rappresentata, appunto, dalla De Gregorio che nelle prime tre puntate ha invitato solo uomini (Fico, Salvini, De Bortoli, Floris) e riguardo le quote rosse, be', con Salvini ospite non abbiamo visto una gatta più morta di lei neanche dopo un giro di polpette avvelenate in una colonia felina. Insomma, l'unica quota che rappresenta la De Gregorio è, televisivamente parlando, la quota Palombelli: sguardo fisso in camera che sembra però mirare un punto indefinito nello spazio e nel tempo o, in alternativa, un Poltergeist.

 

concita de gregorio foto di bacco

È quello sguardo che sa di inconscio collettivo, ovvero c'è dentro tutto, dal brodo primordiale all'energia nucleare, dall' Unità ai Parioli, ma alla fine non sai più bene cosa. E c' è quella flemma alla Palombelli un po' composta e un po' conturbante, quelle parole lente, trascinate come note vocali che però puoi ascoltare a una velocità inferiore, una roba che dopo 5 minuti di In Onda ti chiedi perché. Perché dopo tanta fatica deve arrivare questa specie di variante Delta di Otto e mezzo.

 

E ci si ritrova a provare empatia per Parenzo che, dopo la milionesima stagione con Cruciani, meriterebbe una medaglia al valore militare e invece gli mollano pure Concita. Io l' avevo già capito dallo spot che buttava male. Parenzo e Concita: "Concita arriverà la quarta ondata?". "Chissà. Ma poi da dove arrivano queste ondate?". "Concita l'Italia riparte!". "Mah, qualcuno sì qualcuno no!". Roba che dopo questo spot più che di vederli in tv veniva voglia di farsi una tripla dose di AstraZeneca.

CONCITA DE GREGORIO

 

La puntata con Salvini unico ospite in collegamento è, direi, emblematica della situazione: David Parenzo replica, controbatte con vivacità. La De Gregorio, al cospetto di Salvini, può essere efficacemente descritta citando un' abile penna: la sua. Quello che scrisse dell' ex segretario del Pd Zingaretti è perfettamente attribuibile a lei, in versione In Onda: "È gentilissima, va detto.

 

Leale, tanto una brava persona. E però ogni voltache inciampa esita, traccheggia, lascia dietro di sé l' eco malinconica di un vuoto. Come un ologramma, sorride e svanisce".

Nello specifico, Salvini appare in collegamento e inizia subito la sua retorica cristiana augurando a tutti un "Buon San Pietro e Paolo". La De Gregorio esulta: "Io ne ho tantissimi in famiglia!". Che uno non capisce se parli di santi o altro, fatto sta che incalza Parenzo: "Tu ne hai di Pietro e Paolo?". E lui: "Io co' me sai sono di religione ebraica". E questo è stato il segmento dialettico della puntata.

 

concita de gregorio

Passiamo a Salvini. Matteo Salvini, al cospetto di Concita, riesce a dire del tutto indisturbato che: "Io e Prodi abbiamo idee diverse, ma è bello confrontarsi in modo civile, non sopporto la violenza!". Cioè, Salvini veste il lenzuolo bianco di Gandhi e nessuno replica. La Gruber con la sola forza dell' incazzatura avrebbe aperto un portale sullo schermo. Poi: "Lei è un po' come Conte rispetto...rispettoa Bossi.. cioè... quel che Conte è rispetto a Salvini... cioè lei è rispetto a Bossi quel che Conte è rispetto a Grillo?". Parenzo trattiene l'ilarità, la sua cravatta, per la mancata espettorazione di ilarità, va in autocombustione.

 

Arriva la domanda ficcante: "Stare fuori dal governo ha fatto avanzare la Meloni?". "Io non sto a guardare i sondaggi". La cravatta di Parenzo emette radiazioni ionizzanti. Poi: "Sì, è un governo un po' strano ma dopo 130mila morti dovevamo prenderci la nostra responsabilità". Come no, quella dei tour senza mascherine. Concita è ologramma. "Il reddito di cittadinanza è un ostacolo al lavoro!". Ologramma.

CONCITA DE GREGORIO

 

"Landini se non attacca il governo ha esaurito la sua funzione!". Ologramma.

"La disabilità è una cosa di cui si parla troppo poco!". Il giorno dopo Salvini esprimeva solidarietà alle guardie carcerarie che avevano preso a manganellate un detenuto sulla sedia a rotelle. Ma questo Concita non poteva prevederlo. Poi gli viene chiesto del ddl Zan e "Io non voglio sostenere che l'utero in affitto va bene!".

 

E qui, davvero uno si aspetta che almeno non gli venga permesso di dire falsità, visto che è questione estranea al ddl Zan. Ologramma. Salvini mostra con sdegno la foto di un ragazzo al Gay Pride vestito da Gesù con i tacchi, interviene Parenzo: "Io da cronista venivo a Pontida, è come dire che quelli che da voi giravano con le corna sono la Lega". Si passa ai porti chiusi: "Secondo lei i porti chiusi sono ancora l'atteggiamento difensivo giusto?".

 

CONCITA DE GREGORIO

Su quel "difensivo" della De Gregorio Freud avrebbe ricalibrato il concetto di "inconscio". "Con me i bambini morti annegati nel Mediterraneo si erano dimezzati, perché non partivano!". Certo, morivano a casa loro. Niente, ologramma. Poi si torna sulle migrazioni e Concita esprime un timido dissenso: "Anche i nostri nonni andavano altrove a cercare lavoro e sopravvivenza!".

 

Salvini allora si lancia in una accurata analisi storica: "Sì, ma non andavano a fare casino!". "Parenzo: "La malavita la portavamo anche noi in America!". La De Gregorio: "È come dire che se nasci in una famiglia pachistana chissà come diventi, anche la presidente dell'authority americana è una ragazza pachistana.. da immigrato puoi diventare Obama". L'integrazione secondo Concita: o sei lo zio di Saman o sei Obama, quindi. Insomma. Temevamo la quarta ondata. È arrivato In Onda con Concita.

CONCITA DE GREGORIO E MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....