RAI1 NON VALE PIÙ UNA MAZZA - SE LA PRIMA RETE AFFONDA TRAVOLTA DAI FRIZZI SENZA LAZZI SCELTI DA GIANCARLO LEONE, ARRIVA A GUBITOSI L’AUTOCANDIDATURA DI PAOLO DE ANDREIS, EX CAPOSTRUTTURA CHE I PROGRAMMI DI SUCCESSO LI SAPEVA FARE: “MI OFFRO A COLLABORARE PER UN ANNO A TITOLO GRATUITO” - ALDO GRASSO: “RAI1 DEV'ESSERE PROPRIO A CORTO DI IDEE PER ANDARE A RIPESCARE UNA TRASMISSIONE NEL FONDO DEL MAGAZZINO”…

1 - LETTERA DI PAOLO DE ANDREIS AI VERTICI RAI...
Gent.le Dott.ssa Anna Maria Tarantola,
Preg.mo Dott. Luigi Gubitosi,

Dopo trenta anni in Azienda ad altissimi livelli e con il più basso trattamento economico anche per la tardiva promozione a Dirigente, innamorato di una Azienda eccezionale, contraccambiato da tutti gli artisti, tecnici, funzionari, impiegati e da più dirigenti, in ottimo stato di forma, mi offro a collaborare per un anno a titolo gratuito (soltanto rimborso taxi) a fianco del Dott. Angelo Teodoli in una struttura che può scegliere e decidere i programmi di intrattenimento di Raiuno e delle altre reti, ma, anche limitatamente a Raiuno, sempre che il Dott. Teodoli sia disponibile.
Mi auguro che la mia offerta venga accolta favorevolmente nell'interesse esclusivo dell'Azienda e della raccolta pubblicitaria.
Distinti Saluti
Paolo De Andreis

2 - IL FLOP DI FRIZZI FA LITIGARE I VERTICI RAI...
Maria Volpe per il "Corriere della Sera"

Inizio di stagione piuttosto caldo, in Rai. Lo show di Frizzi è stato un flop, «Affari tuoi» non funziona, tira brutta aria tra il direttore di Rai1 Mauro Mazza e il direttore dell'Intrattenimento Giancarlo Leone.

«Il programma di Frizzi non durerà per tutta la vita, ma la prossima settimana andrà in onda». Ha risposto così, con una battuta, Mazza (che è a Torino per il Prix Italia) ad una domanda sul futuro di «Per tutta la vita...?», andato in onda mercoledì sera, condotto da Fabrizio Frizzi e Natasha Stefanenko (la coppia che lo condusse con successo nel '97.... il vintage non sempre piace) e che questa volta ha totalizzato il 10,4% di share, con 2.598.000 di spettatori.

Mazza è partito sì con una battuta, ma presto è passato alle polemiche. Velenose. «Il programma - ha sottolineato - ci è stato proposto ed è stato realizzato dalla direzione Rai Intrattenimento diretta da Leone. Ci aspettavamo molti elementi di novità in più rispetto alle altre edizioni». Dunque ancora una puntata, poi si chiude. E tra due settimane? «I programmi non si improvvisano - ha replicato Mazza -. Ma c'è uno show di riserva».

E Leone, in tutto questo che fa? «Non sono abituato a discutere pubblicamente di questioni squisitamente interne all'azienda - commenta -. Preferisco un tavolo di lavoro interno che non mancherà di esserci nei prossimi giorni».

Ma perché tanta frizione tra i due? Il punto caldo sembra essere Sanremo. Se gli si chiede di parlare del prossimo Festival, Mazza commenta freddamente: «Su Sanremo ho poco da dire. Da quest'anno sarà realizzato da Rai Intrattenimento, come deciso dall'ex dg Lorenza Lei». E ha aggiunto: «Rai1 è informata in progress sulle scelte e talvolta a decisioni già prese. Se vengo informato ex post, come successo per Fabio Fazio (conduttore del prossimo Sanremo, evidentemente non scelto da Mazza, ndr), non posso che prenderne atto. Mi auguro che abbia successo come le ultime tre edizioni (sottinteso: realizzate da Rai1, ndr). Anche su Saviano a Sanremo non so nulla».

E Mazza mette sotto accusa anche «Affari tuoi» con Max Giusti, in onda subito dopo il Tg delle 20 (il cosiddetto «access prime time») «È in sofferenza - spiega -. Per questo stiamo immaginando un format che possa alternarsi con "Affari tuoi". È in preparazione il numero zero, e la conduzione dovrebbe essere affidata ad un interno Rai e dovrebbe essere maschile».

Ma c'è anche qualche buona notizia, che il direttore di Rai1 vuole dare pubblicamente con orgoglio personale. La prima è che all'inizio del 2013 dovrebbe andare in onda uno show di Roberto Benigni, la seconda è il ritorno in video di Raffaella Carrà.

3 - SE TORNA LA COPPIA E VINCE LA BANALITÀ...
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

Che senso può avere riproporre, più di dieci anni dopo la sua prima edizione, un programma che si era dimostrato già molto modesto al suo esordio televisivo? Rai1 dev'essere proprio a corto di idee per andare a ripescare nel fondo del magazzino «Per tutta la vita...?», un vecchio format incentrato su vita di coppia e matrimonio, e affidarlo alla stessa coppia di conduttori che l'ha tenuto a battesimo negli anni 90, Fabrizio Frizzi e Natasha Stefanenko (mercoledì, ore 21.25). La grande innovazione sta tutta nell'aver aggiunto un punto interrogativo alla fine del titolo, a simboleggiare l'insostenibile precarietà dei sentimenti ai tempi della crisi.

Ma c'era proprio bisogno di una pletora di autori per partorire un programma che più vecchio, slabbrato e noioso non si potrebbe? L'idea di partenza è questa: ci sono due coppie di fidanzati pronti a convolare a nozze, che decidono di raccontare la loro storia di fronte alle telecamere (accompagnati da alcuni parenti) e sottoporsi alla valutazione di tre coppie «vip», in questo caso i prezzemolini Francesco Pannofino (!), Emanuele Filiberto (!!) e Antonio Caprarica (!!!), con relative consorti (!!!!).

In palio un viaggio ai Caraibi. L'intento dovrebbe essere quello di raccontare la costruzione di un amore, ma i problemi sono due. Il primo è di ordine linguistico. Il racconto dei sentimenti in tv sembra ormai funzionare in due forme: quella del docu-reality, per intenderci i format molto in voga sui canali tematici «mini-generalisti».

Oppure, sulla generalista, nell'emotainment di Maria De Filippi. In entrambi i casi, alla base c'è un'importante lavoro di scrittura che trasforma la materia grezza in racconto. Proprio quello che manca a «Per tutta la vita». Il secondo problema, molto più grave, è l'abisso di banalità che attorciglia i concorrenti, il loro vissuto, il loro essere coppia, le loro dichiarazioni d'amore.

 

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