luca sardella

“ARRIVAI A MILANO DALLA PUGLIA IN AUTOSTOP. CHIESI A UN PASSANTE COSA FOSSE LA METRO E LUI MI DOMANDÒ: "TERRONE?". NON CAPIVO, RISPOSI: "NO, SARDELLA" – L’AGRONOMO DELLA TV (E CANTAUTORE) LUCA SARDELLA SI RACCONTA, DAL BRANO “MI RODE, MI SCOPPIA”, IL PRIMO REGGAE ITALIANO, A PIPPO BAUDO: “AVEVA LE FORMICHE IN CASA, LE FECI SPARIRE E MI INVITÒ IN TV. MI DISSE CHE AVREI DOVUTO PENSARE A UN LOOK CHE MI RENDESSE SUBITO RICONOSCIBILE. E COSÌ È NATA LA COPPOLETTA. ORA NE HO 358” – I LIMONI PER MICHAEL JACKSON, RE CARLO, LE CANZONI DI MOGOL E IL NO A “LA PROVA DEL CUOCO” – VIDEO

 

Chiara Maffioletti per corriere.it - Estratti

 

luca sardella

A suggerirgli di indossare la coppola, è stato Pippo Baudo. «Ero all’inizio della mia carriera e lui mi disse che avrei dovuto pensare a un look che mi rendesse subito riconoscibile. E così è nata la coppoletta». Da allora Luca Sardella non l’ha mai abbandonata: «Ne ho 358, perché due le ho regalate. E ogni cappellino è abbinato a una camicia della stessa stoffa. È la mia divisa, tolgo il cappello solo la domenica, quando vado in chiesa».

 

La sua carriera è unica: è un agronomo, ma anche uno dei primi a parlare di piante in tv ed è pure cantautore.

«Ho fatto arricchire di verde i balconi e i terrazzi degli italiani. Sono stato un precursore: parlo di questi temi da 37 anni. La gente per strada mi ferma e mi ringrazia».

 

(...)

Tentò la fortuna a Milano.

luca sardella

«Finiti gli studi ho messo le mie cose in un sacchetto di plastica e, dalla Puglia, sono arrivato a Milano in autostop. Il camionista che mi aveva portato mi regalò qualche centesimo, perché non avevo un posto dove andare. Speravo di iniziare una carriera musicale, ma anche allora, avevo al tempo stesso il sogno di diventare il custode della natura, il botanico del mondo».

 

E quindi, come andò?

«Il mio primo ricordo di Milano fu l’insegna della metropolitana. Credevo fosse una chiesa e lo domandai a un passante. Lui, come nulla fosse, mi chiese: terrone? E io, che non avevo mai sentito quella parola, risposi: no, Sardella. La prima notte l’ho passata con un senzatetto che si era mostrato molto gentile con me. Non ero triste, volevo raggiungere i miei obiettivi. Iniziai subito a lavorare alla Innocenti Auto e, nel mentre, mi presentai alle case discografiche: mi proposero di fare il Cantaveneto. Nel 1980 ho inciso Mi rode, mi scoppia, il primo reggae italiano».

 

Come arrivò la tv?

luca daniela sardella

«Sempre grazie a Pippo Baudo. L’ho conosciuto durante quegli eventi musicali: dietro le quinte sentivo che si lamentava perché a casa sua aveva un problema di formiche. Così ho preso coraggio e gli ho detto: avvocato, io potrei risolverlo. Lui, dopo avermi guardato con un po’ di curiosità, mi aveva detto di andare a trovarlo a Morlupo. Mi venne a prendere in motorino e, con dei prodotti naturali, feci sparire le formiche».

 

Fiducia conquistata.

«Esatto. Da qual momento mi propose di andare ospite nelle sue trasmissioni, ma a un patto: non avrei mai dovuto lasciare il mondo delle piante. Aveva ragione. Con i primi soldi ho comprato una casa per i miei genitori, a San Severo. Ce l’ho ancora».

 

È stato semplice far capire che aveva senso parlare di verde e natura in tv?

«Ho incontrato le persone giuste. Dopo Baudo ho conosciuto Guardì: si era accorto che ogni volta che parlavo io gli ascolti si alzavano. Sono arrivati i primi programmi, Una pianta al giorno, Verdissimo. Il successo cresceva fino al culmine nel 1998 con La vecchia fattoria, una mia invenzione in cui si trattava di agricoltura, ecologia, ambiente e alimentazione. Hanno cercato di copiarla in tanti, nessuno riusciva a batterla, penso che desse fastidio, per questo l’hanno tolta. Poi mi avevano proposto di fare La prova del cuoco, ma ho rifiutato».

 

Proposero a lei per primo di condurre il programma di Antonella Clerici?

luca sardella

«Sì, mi chiamò Agostino Saccà. Forse ho sbagliato a dire no, ma a me piaceva la mia trasmissione, dove facevo già gare di cucina, tra l’altro. Con Antonella Clerici non abbiamo mai parato di questo, ma lei è bravissima e io nel frattempo faccio altro. Sono un creativo, non mi piace ripetermi, seguo una strada mia. Ma posso dire che tutto quello che ho fatto ha funzionato».

 

Cosa piace di lei?

«Sono credibile. I miei consigli pratici funzionano».

Ad esempio?

«Se si dorme male, suggerisco di mettere una pianta di Aloe vera in camera: è l’unica che produce ossigeno».

 

Bisogna parlare alle piante: vero o falso mito?

«Quello che è vero è che le piante parlano tra di loro, quindi hanno bisogno di stare vicine. Una pianta in casa da sola soffre. Ne servono almeno tre o quattro assieme».

 

(...)

 

Ha una pianta preferita?

luca sardella

«Ho una collezione di rose napoleoniche a cui tengo molto. E vado fiero del mango che cresce sul mio terrazzo romano, una cosa molto difficile. È una pianta a cui siamo legatissimi in famiglia».

 

In tv lavora anche con sua figlia Daniela.

«Lei è una avvocata, criminologa, ma innamoratissima di quello che faccio. Ha quindi studiato anche diritto ambientale, sono orgoglioso di lei. Insieme conduciamo in Rai Green Lovers, in cui parliamo molto con i giovani e di giovani e regaliamo bombe di semi di fiori, idea di un filosofo giapponese contro l’eccessiva urbanizzazione».

 

Sente che il suo lavoro è stato del tutto riconosciuto?

«No, non del tutto. Credo che dovrebbe esserci più attenzione per quello che porto avanti, forse anche da parte della politica, o da chi gestisce la tv: mi piacerebbe coordinare i programmi che si occupano di natura, dare una linea più scientifica. Vorrei che gli spazi aumentassero. Per il resto, sono soddisfatto: sono stato trattato bene in Rai, benissimo a La7, con Cairo che intuì più di tutti il potenziale di quello che facevo. E anche a Mediaset ero amato».

 

E la musica?

«Sto lavorando all’ultimo cd. Mogol ha scritto delle canzoni per me: abbiamo fatto amicizia perché sua moglie gli aveva fatto sentire Spettacolare Ghiacciato, la canzone dello spot del Vecchio amaro del Capo: non credeva fosse mia».

 

È vero che ha conosciuto anche Michael Jackson?

Luca Sardella

«Certo, perché mia figlia faceva parte del fan club italiano più importante, era in contatto con lui. Era venuta a sapere che voleva costruire una parete di piante spettacolare a Neverland ma non riusciva, così lei gli aveva detto che suo papà era un medico delle piante. Ho realizzato lì un muro di limoni rampicanti bellissimo, da cui spuntavano delle fragole. Lui ne era entusiasta e per ringraziare aveva dato a mia figlia alcune sue canzoni inedite, ma per rispetto non le renderemo note mai».

 

Altri «clienti» illustri?

LUCA E DANIELA SARDELLA-2

«Re Carlo. Una persona del suo entourage mi conosce e così gli ho dato delle idee importanti per risolvere problemi con delle piante di Buckingham Palace. Lui mi ha invitato alla sua incoronazione. Mi ha stretto la mano. Ma non è un uomo di tante parole».

Luca SardellaLUCA SARDELLA NELLO SPOT PER I 35 ANNI DI STRISCIA Luca Sardella LUCA SARDELLA Luca SardellaLuca e Daniela Sardella

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”